Disturbo se parlo di calcio? Grande favorito resta il Milan. A Firenze ha giocato con lo specchio in mano per un tempo, e con la mano sul freno per l’altro. La terna gli ha tolto un gol valido e un paio di rigori: i ricchi non ci sono abituati. L’Udinese ha valori forti e una rosa piccola, difficile che possa reggere la sfida italiana senza lasciare qualcosa in Europa, o viceversa. Il Napoli sta pagando la politica del doppio binario, e a differenza del golosissimo Manchester City di Roberto Mancini va meglio in Champions: ma è un «meglio» che, temo, non basterà per accedere agli ottavi.
Gli arbitri hanno favorito l’Inter e danneggiato il Napoli: il Napoli di De Laurentiis contro la Lazio di Lotito, sai che libidine (ma no, era un modo di dire). E la Juventus? Non è più solo Pirlo, ed è tornata a essere anche di Buffon: buon segno. Il Palermo, a Torino, aveva vinto le ultime tre partite: gli mancava mezzo attacco e in trasferta non aveva (non ha) mai segnato. Aumentano le tracce di un gruppo che si batte giocando e gioca battendosi. Il Marchisio attuale mi ricorda un po’ Tardelli e un po’ Lampard: fende il traffico a testa alta e segna con una facilità disarmante. Non lo avrei mai detto.
Ribadisco il giudizio: con Inter, Milan e Roma non c’è mai stato problema, neppure dopo Calciopoli, al di là degli alti e bassi fisiologici. Altro discorso, i Palermo e i Napoli: è con loro che la Juventus dovrà cambiare marcia, per liberarsi del mio pronostico (sesto posto) e dei due lugubri «settimi» che ne avevano lacerato l’orgoglio; con il Palermo l’ha cambiata.
Lunga è la strada, e infestata di serpenti, di caimani. Antonio Conte sta facendo un lavorone. Non mi illudo e non ci scommetto ancora, ma un allenatore che sa adattare il proprio verbo alle esigenze e alle risorse, avrà sempre il mio rispetto.
Gentile (o Cabrini?) Lex: un conto è la classe (lui è di un’altra categoria) e un conto è l’opinione, sempre rispettabile, sempre discutibile. La prego, non confonda le due cose. E glielo dice uno che non sempre la pensa come MT. Grazie.
Hummels, Vertonghen, Götze/Eriksen. Eh?!?!?…Che bei tre acquisti che ti consiglio per Gennaio!…..Seeeee! Col fischio che Marotta ci pensa!…….comunque a me non sembra male neanche Nainggolan del Cagliari….
Beck, lascia stare Travaglio….please….
Fra Travaglio e me, gentile signor Axl Rose, c’è la differenza che passa tra Maradona e un mancino della partita fra scapoli e ammogliati. Le sentenze si discutono, la classe no.
Assolutamente no, ma mi pare evidente che il nostro amico Travaglio, oggi, si farebbe forte di una quelle sentenze che gli piacciono tanto……quelle che condannano gli altri e a poco servirebbe fargli notare che si tratta “solo” di primo grado, anzi, come ha molte volte detto, lui abolirebbe l’appello, salvo servirsene quando serve a lui. Va bene cosi’, sig.Beccantini, io ho gia’ lei che provedde a riportarmi sulla terra quando volo troppo alto con le congetture e i complotti, con la differenza che a lei piace anche ascoltare, a Travaglio piace soprattutto ascoltarsi.
Mister Axl Rose, lei crede che un’eventuale facilitazione – che pure, nel mio piccolo, mi ero premurato di ottenere – avrebbe cambiato le vostre rispettive opinioni su Calciopoli e dintorni, al di là delle sentenze?
Sono d’accordo, diciamo che mi aspettavo che lei facilitasse o agevolasse il rapporto epistolario diretto ma ormai, sic stantibus rebus, per come penso di conoscerlo, credo che sarebbe una specie di dialogo fra sordi, qualsiasi cosa io gli scrivessi lui mi “rinfacerebbe” la sentenza di Napoli, quindi…………..
Pensavo, penso, che un rapporto epistolario diretto fra lei e MT fosse la soluzione più immediata e meno vaga. Là dove si può fare a meno di intermediari è sempre meglio.
Sinceramente non avevo capito di dovergli scrivere, pensavo che avrei avuto sue (di Travaglio) “comunicazioni” tramite lei.
Non sono piccato: anzi, se le ho dato questa espressione, me ne dolgo. Avevo parlato di lei a MT, perché non gli ha scritto?