Qualcosa si muove. All’atto del sorteggio di Champions, si disse e si scrisse: Milan facile facile, Inter facile, Napoli difficile. L’impresa, per ora e sinora, è di Walter Mazzarri e del suo calcio all’italiana, capaci di mettere in riga il Manchester City, primo e solo in Inghilterra. Su Roberto Mancini, resisto e insisto: giocatore sottovalutato, allenatore sopravvalutato. Pochi possono permettersi di scrivere a Gesù bambino e trovare sotto l’albero, non necessariamente a Natale, tutti i balocchi invocati, da Dzeko ad Aguero. E comunque, mai uno in meno; al massimo, uno in più.
Il Barcellona resta di un’altra categoria. Lo ha dimostrato anche a San Siro. Giocatori e gioco: a volte, prima questo; spesso, prima quelli. Essere di un’altra categoria non significa essere imbattibili. Il mordi e fuggi del Milan era la ricetta giusta. La stessa che impiegarono il Chelsea di Guus Hiddink, eliminato al 91′ da Iniesta, e l’Inter di José Mourinho, le squadre che più e meglio hanno scombussolato i piani di Pep Guardiola. Oggi, il Barcellona è più sazio e Messi-dipendente di quanto non lo fosse la scorsa stagione. Oggi, il Real di Mourinho è la squadra più vicina. Il Barça è palla corta e ricamare; il Real, palla bassa e accelerare. Pittura, il Barça; scultura, il Real.
Per concludere, una nota di costume (?). Mercoledì notte, Sky ha intervistato i tifosi del Milan all’uscita dallo stadio. Tutti ragazzi, quasi tutti contro l’arbitro (Stark, tedesco). Ebbene sì, di una partita così lontana dai nostri pollai, così ricca di talento, così fertile di occasioni, avevano colto il fiore di un rigore generoso, oh yes, ma non certo scandaloso. Abbiamo creato dei piccoli «mostri», schiavi delle moviole dettate per telefonino dal papi in poltrona. Mi ci metto anch’io. Siamo al Boskov parodiato e rovesciato: «Tifoso fazioso vede sentieri, dove altri solo autostrade».
Little Lions, legga la biografia di Ibrahimovic, capirà perché il Milan lo ha pagato a quel prezzo.
D’accordo Roberto, ma non capisco tutte queste facilitazione al milan nell’avere giocatori di un certo rilievo low cost! Ibra, Robinho ed adesso (se si farà ) Tevez! Mi sa tanto che sotto sotto c’è qualcosa che non quadra. Non puoi comprare Ibra per 60 milioni di euro per poi rivenderlo (ufficialmente ?) a 25 milioni di euro. Per giunta integro!!! E così Robinho ed eventualmente Tevez.. Troppi acquisti facili, non Le viene il sospetto?
Io le tasse le pago tutte. Little Lions
Little Lions, siamo ormai dentro a un calcio-lavatrice che centrifuga realtà mercantili una volta impensabili. Ricapitolando: il Manchester City pretende le scuse di Tevez per reintegrarlo, Tevez si guarda bene dal formularle, il Milan ha perso Cassano fino al termine della stagione, di qui l’idea dell’affitto che io sosterrei se l’argentino fosse impiegabile anche in Champions. Il City si libererebbe fino a giugno di un ingaggio oneroso (se non di tutto, almeno di una congrua parte).