Naturalmente, la scorsa stagione Marco Borriello non aveva rifiutato la Juventus. Alla Roma, dal Milan, era arrivato sotto scorta: in caso contrario, non ci avrebbe pensato un attimo a preferire l’Europa League della Juve alla Champions della Roma.
Naturalmente, non avrei preso Borriello ma allargato la spazio e allungato i minuti di Fabio Quagliarella. O un grandissimo o Quagliarella. Anche perché oggi l’attacco comprende, in ordine alfabetico, Amauri, Borriello, Del Piero, Iaquinta, Matri, Quagliarella, Toni, Vucinic. Naturalmente, Marotta cercherà di piazzare Amauri, Iaquinta e Toni: a che prezzi, vista l’urgenza di venderli? Capitolo Pizarro: è un centrocampista che, talvolta, si gioca addosso, un dribbling in più e un tocco in meno, abbastanza datato, abbastanza regista. Meglio un jolly alla Behrami. E il centrale di difesa? Leggo di Martin Caceres, uno che non avrei dato via, uno dei tanti «ritorni» che confermano come la società abbia pochi soldi (e come, allora, avesse poche idee).
Naturalmente, il grande acquisto dell’Inter, che ha bisogno di forze fresche a metà campo, sarà il recupero di Wesley Sneijder.
Naturalmente, l’avvento di Carlo Ancelotti al Paris Saint-Germain è stato riassunto con il motto più ovvio: da Carlà a Carlò. In genere, e in generale, i cambi di allenatore non fanno notizia. Questo sì. Antoine Kambouaré aveva portato il Paris Sg al primo posto in classifica. Ricordo Radomir Antic al Real Madrid, primi anni Novanta: esonerato, anche lui, quando era al comando della Liga. Leonardo ha capito tutto, dall’Italia e dell’Italia.
Naturalmente, fra Zamparini (calciopalermo) e Zamperini (calcioscommesse) c’è ancora una bella differenza.
Naturalmente, senza la responsabilità oggettiva il calcio italiano sarebbe più marcio. Ammesso che non lo sia già abbastanza.
Gentile signor Ettore, ai miei telegrammi risponde, ogni volta, con un romanzo. Ha ragione sul fatto che ripeto troppo di non essere depositario del Verbo. Infili il mio camice, impugni il mio bisturi: qui c’è gente che ha tirato in ballo mia moglie, meglio volare basso, non trova? Con tutto il rispetto, un complotto della procura di Napoli contro la Juventus non riesco ancora a coglierlo. Mi aiuti. Quanto a Facchetti, ho sempre distinto il giocatore dal dirigente. Lei persegue la santità , l’eroismo, valori troppo lontani dalle mie modeste chele. Io mi accontento di quello che scriveva Giovanni Arpino, su Giacinto Magno. Giocatore. Sul dirigente, nessun dubbio che non fosse un’aquila. Guardi che noi siamo d’accordo su molti punti, tranne sul fatto che nella guerra per bande da me descritte fosse la Juventus a dare le carte. Magari mi sbaglio. Aspettiamo le motivazioni, attendiamo gli appelli. E se riesce, cerchi di essere più sintetito. Non taglio né censuro, ma il pc è vecchio, e la clinica non ampia come l’Ospedale de La Stampa. Grazie.
(In un certo senso, e nel mio piccolo, sono un emigrante anch’io: da Bologna a Torino, a 19 anni e otto mesi, da Torino a Milano).
Gentile Cristiano, ancora con ‘sta storia della moglie interista: mamma mia che altezza di argomenti!
Rieccomi: bentornato, Ezio!
Scritto da Cristiano PosterJ il 3 gennaio 2012 alle ore 15:30
DIco Higuain, mi piace molto, Damiao sinceramente non lo conosco.
Per il resto appoggio tutte le tue ipotesi.Credo soltanto che a quel punto una punta è di troppo, Matri Quaglia o Borriello. e che De Ceglie nella tua rosa sarebbe chiuso e dovremmo cederlo, vicino a Lich., Caceres, Chiellini,Benatia, Barzagli, Bonucci metterei un mestierante low cost.
Inserirei invece un giocatoro in più offensivo di supporto un Ozil per esempio e al posto di Marrone (lo faccio giocare un anno fuori) dico Romulo del Vasco, che prenderei adesso insieme a PIzarro.
Borriello non mi piace, spero che abbia ragione Conte.
Va bene Ezio, farò il bravo.
ehi Luca, cerca di non fare troppa comunella con quell’altro lì che si firma riccardo ric…….:-)))
Scritto da Riccardo Ric il 3 gennaio 2012 alle ore 16:16
Sono perfettamente d’accordo, ogni lettera che hai scritto.
Sei poco liberal in questo, Ric, ce l’avevi già con lui a Fiumetto, prima ancora che giocasse una partita ufficiale con noi, solo perchè in cambio avevamo dato Zanetti alla fiore…..
di giacestigelia ne cresce già uno…che il dio del pallone faccia che non ti ascoltino…….
personalmente niente Ezio.:) E’ solo un bidone, e fin qui sopporterei pure, pagato 25 mln ( non per colpa sua, certo), ma questo passa meno, arrogante e presuntuoso, ( calcisticamente parlando, come modo di giocare, come atteggiamento). E questo non passa. 10, 100,1000 Giaccherini prima di un Felipe Melo…
Leo…:))
Il riscatto di Motta, credo, presumo, da quanto ho capito, secondo me, è stato obbligatorio.:). Le cessioni con diritto ( che in effetti è un obbligo) di riscatto sono solo un escamotage per rimandare al bilancio successivo l’appostazione dell’investimento con relativa decorrenza degli ammortamenti. Di fatto si stabiliscono le clausole del trasferimento che viene formalizzato solo nell’esercizio successivo e iniazialmente viene configurato come “prestito”. Viene stipulata una scrittura a latere, una impegnativa, un gentlemen agreement che non è riconosciuto dalle norme federali, ma che in caso di inadempimento comporta la perdita di credibilità . Insomma se Marotta non avesse riscattato Motta col piffero che qualcuno si sarebbe ancora fidato di lui.
Molto probabilmente è quel che Galliani sta cercando di far capire ai califfi del Manchester, non abituati a certi escamotage, buon per loro, per i quali vale ancora la regola pagare moneta vedere cammello, per ottenere Tevez già ora….