Apprendo da alcuni pazienti che la telecronaca di Juventus-Roma di Coppa Italia, affidata dalla Rai a Gianni Cerqueti e Fulvio Collovati, sarebbe stata faziosa. Apprendo altresì che, per aver azzerato l’audio, cosa che faccio spesso, mi sono macchiato di un atto di grave insubordinazione: come un banale Schettino, avrei abbandonato il sonoro sul più tragico, quando gli aggettivi stavano per fare strage delle rare scorte di imparzialità rimaste a bordo.
E così, nel giorno in cui mi sarebbe piaciuto parlare con voi del destro a giro di Alessandro Del Piero, una fiammata che ha solcato e illuminato persino il mio salotto, mi tocca soccorrere i soliti «naufraghi» che invocano scialuppe di «Siamounasquadrafortissimi». E’ mai possibile che questa Clinica, la sera della partita, perda la testa, non già dietro a un dribbling o a una rovesciata, ma davanti a un «purtroppo» scivolato di bocca? In fin dei conti, anche Bergamo invitava Rodomonti a guardare «chi sta dietro», mosso, immagino, da un sentimento di generosità . Al telefono, Gianni Cerqueti mi ha precisato quanto segue: «Ho parlato subito di “mani” di Heinze da rigore e di non fuorigioco di Borriello sul gol di Del Piero, in contrasto con Marco Civoli dalla sede centrale. Sinceramente, credevo che le proteste dei romanisti fossero legate all’off-side e non alla ripresa del gioco».
Non c’è ultrà che non salga sul pulpito. Dopo Inter-Lazio, gli interisti hanno dichiarato guerra a Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Vi rendete conto: gli interisti. E il Milan escluse Mediaset, cioé una sua costola, dai servizi pre-derby per rappresaglia dopo il «non è rigore» che Gianluca Papà -resta aveva dedicato al contatto Manfredini-Pato a Bergamo.
Suvvia, Pazienti carissimi: «stay hungry, stay foolish». Siate affamati, siate folli. E ricordatevi una cosa, una sola: Juventus tre, Roma zero. Non vi basta?
Riccardo Ric, in una rosa di 25 giocatori, Immobile un posto lo merita. Anche in una Grande. Un posto, ripeto. Non un posto da titolare.
Fiero, ho avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui a Tuttosport per dieci ani, dal 1970 al 1981. Una vita romantica, romanzesca e tragica.
Beck, a proposito di Immobile, ma soprattutto di dintorni….sono anni oramai che leggo dei giovani, della politica sui giovani, magari giovani italiani, e dei giovani del vivaio ecc ecc….ma perchè? Se Immobile, che al momento anche lei ritiene acerbo, sarà ritenuto giocatore da Juve, anche se in prospettiva, la società farà bene a trattenerlo, altrimenti sarà lungimirante nell’inserirlo in qualche scambio. L’importante è che l’azzecchi….ma Immobile è solo un esempio, chiaro…
Poi che investire sui vivai sia strada da perseguire, concordo, ma su 100 giovani bene ricordare che è manna se 20 diventano da A e due o tre da Juve, o comunque da squadra di vertice…
Luca, SKY 205 la da’ in onda da mezzanotte e venticinque. Voto al Primario antennista?
@ Beck
grande Camin, compagno di tante mie letture d ‘infanzia su hurrà juve, tuttosport, e sui suoi testi…. Poi amava napoli, della quale aveva un’idea romantica e senza tempo…Non gli sarebbe piaciuto vedre cosè diventata, ma lui, probabilmente, avrebbe continuato a chiudere gli occhi e a viaggiare nel tempo, scrivendo dei bambini che nelle notti d’estate, fino alle tre del mattino, giocavano a calcio nei pressi del s.paolo…
Emerita minchiata di Diamanti, Totti, se avesse voluto lasciare la Roma, avrebbe guadagnato di piu’ e soprattuto vinto di piu’.
Grazie Beck, scendo in taverna e mando via gli ospiti!!!
Beck,allora non si parli di bandiere!!
Luca, la replica dovrebbe andare in onda anche fra poco.
Axl dicci anche quelli fatti!!