Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.
1) Senza Sneijder, Inter sotto e Ranieri fuori. Con l’olandese, Inter pari e Ranieri salvo. Forse. Progressi di gioco? Datemi un cannocchiale. Fiammate d’orgoglio, sì. E gli episodi: contro (gol in fuorigioco), a favore (papera di Carrizo).
2) Crocerossina Catania: la Juventus ne ricava l’unica vittoria nelle ultime cinque partite; l’Inter, il primo pareggio dopo cinque sconfitte. Date a Montella un portiere normale – non Kosicky, non Carrizo – e il Catania correrà per l’Europa League.
3) Il rigore di Roma-Lazio: giusto assegnarlo, corretto espellere Stekelenburg. Non esiste dire, come ho sentito a «Sky sport 24», il rosso non era obbligatorio, sarebbe bastato il giallo. Proprio sabato, l’International Board ha bocciato la proposta di abolire il rosso diretto in caso di fallo in area che impedisca una chiara occasione da gol: portiere o non portiere. Anch’io ritenevo – e ritengo – sufficiente l’ammonizione. Niente da fare: rigore più espulsione più squalifica. Dura lex sed lex.
4) In alto i calici per l’assistente Petrella. In Lecce-Genoa ha «convalidato» un gol di Sculli dentro di due centimetri. Ripeto: due centimetri. Occhio per occhio.
5) Edy Reja e Mimmo Di Carlo sono allenatori anti-salotti. La Lazio è un inno al made in Italy tattico. Reja, lui, più viene preso di mira, più fa secchi i cecchini. Di Carlo, lo ricordo «fabbro» generoso e magnetico nel Vicenza di Guidolin. Il Chievo visto contro la Juventus appartiene al repertorio di un artigiano raramente vanesio. E come gioca bene quel Bradley.
6) Il Belgio è stato senza governo per 540 giorni e non ne ha risentito. Che dite se abolissimo la Lega calcio? Per me, non se ne accorgerebbe nessuno: nemmeno Beretta. E’ un esperimento al quale tengo moltissimo. Mi date un mano?
Alessandro, con Dalla non si va mai fuori tema.
Vuole indovinare sig. Beccantini? E il sorteggio?
E’ da tre giorni che sto riascoltando tutte le canzoni di Lucio Dalla. Un grandissimo della musica. (scusi il fuori tema)
Letto il libro e visto il film, Riccardo Ric.
Quanno sui tabelloni appare er faccione suo, all’inizio manca troppo poco pe pensà ad artro, eppure, l’impresa eccezionale di chi ha saputo essere straordinariamente normale ner tentativo de miglioracce la vita, compie er miracolo de facce arzà tutti in piedi, romanisti e laziali, a batte le mano pe svariati minuti. Certo, quanno poi parte Attenti ar lupo, cantà e tornà a pensà ar derby è nunico, velocissimo e disperato erotico stomp, ma momenti così in uno stadio so rari, quasi inesistenti, da ricordà sempre, nela speranza che non debba pe forza morì quarcuno pe ripetese ( Kansas city 1927)
Buona notte, Luca. A Bologna sara’ pianto e stridore di denti. Le e vi dedico una strofa del grande Lucio:
A modo mio
avrei bisogno
di rigori
anch’io…
Eh, molto probabile.
A rincarare le segnalo anche il film, con Colin Firth…veramente bellino…da consigliare ad ogni appassionato di calcio…
Buona sera a lei, Alessandro. Prisco avrebbe accusato Van Persie di… favoreggiamento.
Riccardo Ric, non mi parli di quel libro e di quel Liverpool-Arsenal.