Le idi di marzo nascondono pugnali.
1) A parte i cross di Pepe, ho visto a Marassi una delle migliori Juventus della stagione. Avrebbe strameritato di vincere. Dei tre legni, due sono «innocenti» (traversa e palo di Vucinic), uno no (palo di Pepe: da quella posizione, non si può sbagliare).
2) Pessima la direzione di Rizzoli e dei suoi assistenti. Il gol di Pepe era «difficile» ma valido. Se non si ha il coraggio di fischiare la trattenuta di Carvalho su Matri, rigore netto, poi non si fischia più nulla: dal braccio di Sculli al tackle di De Ceglie su Gilardino (secondo giallo), ai probabili penalty di Marchisio su Palacio e, nel finale, di Pirlo su Marco Rossi.
3) Il silenzio stampa non mi interessa. Capisco che essere secondi in classifica con un solo rigore a favore (in ventisette partite) suoni strano; e immagino pure l’effervescenza post-Triade di «spinga spinga» Galliani: ciò premesso, non bisogna trasformare la rabbia in alibi. Il vittimismo svuota.
4) Quattordici pareggi: ecco la chiave di tutto. Non quelli di Bologna e Marassi, ma tutti gli altri, dal Chievo in giù.
5) Proprio nel giorno in cui è riemerso Vucinic, è affondato Matri. Mi devo ripetere: con un attaccante di peso, uno solo, oggi la Juventus occuperebbe il posto del Milan.
6) Ibrahimovic, 19 gol; Nocerino, 9. Il totale fa 28: in due hanno segnato «solo» undici gol in meno di tutta la Juventus (39).
7) Dal pianto di Cambiasso alle lacrime di Ranieri. L’Inter di Verona ha saputo cavalcare la partita e non, semplicemente, scommettere sugli episodi. Alla base della svolta, l’evitato esonero di Ranieri. Ogni tanto, Moratti ne azzecca una.
8) Lazio, ubriaca di derby. Udinese: sotto Di Natale, poco.
9) Il Catania di Montella e il Bologna di Pioli: giù il cappello.
10) Champions, i miei pronostici: passano Inter e Napoli.
@Alessandro. In fondo è giusto così. La squadra è finita, il ciclo pure. Meglio ricominciare.
Interessanti le tesi difensive dell’inter nella causa che ha promosso De Santis per spionaggio illegale (inetercettazioni telefoniche illegali, pedinamenti, indagini finanziarie, ecc ecc, tutti fatti accertati…). Peraltro da tutta quelle iniziative illegali è emerso alcunchè…
Fra l’altro, ed oltre a chiedere la prescrizione, ( ridaje), hanno detto che tutti questi comportamenti sono state iniziative di Facchetti, a titolo personale, non avendo mai ricevuto dalla società inter delega ufficiale in tal senso.
Praticamente scaricano tutte le responsabilità sul defunto Facchetti.
E Noi ci siamo beccati del “barbone” per aver alzato il ditino e detto, “guardate che chiamavano tutti, ecco le prove”…
Chissà se Gianfelice stavolta esternerà ….
Buongiorno a tutti.
Ieri sera ho visto anch’io la partita. Anche sfortunata, l’Inter, per come sono arrivati i gol delle due partite.
Meritava di passare il turno.
anche per la giustizia ordinaria è bastata la dazione, anzi è stato sufficiente il “convincimento” che vi sia stata dazione….
Mauro, grazie di cuore. Immobile nel set, forever.
Martinello, in clinica il confronto è alla base della cura. Per questo, a volte, fingiamo di azzuffarci, ma lo so bene chi è lei, cosa pulsa nel suo cuore al di là di quello che scrive.
Riccardo Ric, mi premeba far capire, al di là del dettaglio, che la giustiza sportiva ha riferimenti che non sempre coincidono con la giustizia ordinaria. Per esempio, le schede svizzere a designatori e arbitri. Per la giustizia sportiva, basta la dazione.
Guardiamo avanti oltre il pomeriggio, primario carissimo (nel senso dell’affetto), carissima sala d’attesa. Butterei giù la cinquina di punteros per la prossima annata (ipotizzando… mani non sulla tastiera… che si arrivi secondi, ergo euroChampions). Edunquepercui: Rossi, Giovinco, Immobile, Higuain, Vucinic. L’ultimo resterebbe per questioni di … budget estinto (è un buon mezzo fenomeno, amen). Mi pare che Quagliarella abbia dato. Matri è bravo, ma non abbastanza. So long Del Piero. Che mi dice, doc, di Immobile nel set? Carissime cose a tutti.
X i Beck delle 12:15 – Non per sminuire l’efficacia delle sue cure, ma io, che mi sono sempre incazzato per la disparità di trattamente riservata alla Juve rispetto alle altre squadre a fronte dei torti e dei favori ricevuti, l’ho sempre pensata in questo modo. Anche quando avevo 15 anni.
Grazie, Ezio. Vado anch’io. Continuate voi. Dovrei tornare nel pomeriggio.
Il Primario