Champions, i miei pronostici: passano Inter e Napoli. Non posso non cominciare da qui. L’Inter mi è sembrata una grande squadra finita; il Napoli, una squadra cominciata e spezzata. Per la prima volta, il Napoli di Mazzarri aveva il pronostico dalla sua: non è riuscito a domarlo. Succede. Prendete Drogba: il peggiore al San Paolo, il migliore a Stamford Bridge. E poi l’allenatore: Villas Boas all’andata, Di Matteo al ritorno. Non solo: Mazzarri squalificato a Napoli, Mazzarri in panchina a Londra. Insisto: diamo troppa importanza ai tecnici.
Credo che l’infortunio di Maggio abbia contribuito a tracciare il risultato. Il Chelsea, molto «italiano», ha riscosso la rabbia della vecchia guardia. L’Inter, da parte sua, era sgonfia. Era più forte del Marsiglia, almeno sulla carta, ma nel giro di due partite ha fatto troppo poco per sottrarsi all’influsso degli episodi.
E così non ci resta che il Milan. Inter a parte, e al di là degli esiti, sono state rimonte profonde, tagliate con l’accetta: Milan-Arsenal da 4-0 a 0-3; Napoli-Chelsea da 3-1 a 1-4 (dopo i supplementari, addirittura). Sono scarti che riportano al calcio d’antan; il fascino dell’eliminazione diretta non ha eguali.
Rispetto a un anno fa, resistono Barcellona, Real e Chelsea. Sono scomparsi Tottenham, Inter, Schalke, Shakthar Donetsk e Manchester United. Spagna al comando; bene o male, tiene Milano (dall’Inter al Milan); in calo, viceversa, gli inglesi: da tre a una. Tra i nuovi clienti Apoel Nicosia, Bayern, Benfica, Marsiglia. Voce di popolo: Cipro uno Italia uno, come quella volta a Limassol, dopo il Mundial ’82. Hanno fatto rumore il 7-1 del Barça al Bayer Leverkusen e il 7-0 del Bayern al Basilea. Mettiamoci d’accordo: il Basilea aveva eliminato il Manchester United e il Barça non è, oggi, la squadra più bella e più forte del mondo?
Passare col Chelsea avrebbe significato una maggiore spesa psicofisica, e il Napoli ha gia’ pagato tanto a inizio stagione. A guardare il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe dire che ora hanno maggiori chances di agganciare il tezo posto e rigiocare la Champions l’anno prossimo. Francamente, meglio loro che l’Udinese. Le basi ci sono e con una panchina piu’ consona a certi impegni sarebbero alla pari delle altre big europee (lasciando perdere i marziani s’intende).
Buon giorno, Ezio: avrei scommesso su un 4-2, vista come si stava sviluppando la partita. De Laurentiis è un cialtrone ma sa scegliere le persone che devono scegliere.
Io comunque il pronostico l’avevo quasi preso. Avevo detto 5-2 dts, e’ stato “solo” 4-1…. Buon Napoli che ha fatto molto di più’ di quel che vale…. Prevedo caduta verticale….. Avete notate l’arrogante ed ignorante presunzione del presidente cinepanettone ? Tutte balle : detta a Rossi Vialli e Ferrara: gente che di esperienza di quel tipo non ne ha….
Nella partita di ieri sera ho visto tanti falli tante imitazioni di tuffi e tanti e tante di altre cose. Rivista alla moviola, alla italiana, penso sarebbero sorte discussioni a mai finire e sospetti cui l’avv. taormina sarebbe stato il punto terminale cui rivolegersi per “giustizie”, se anzichè il napoli, a giocare, fosse stata la juve! E’ inutile tornare sugli argomenti di sempre in fondo in fondo non ha giocato la juve , ma il napoli e quindi l’avv.taormina non ha nulla da dire. Mi preoccupa invece, Allegri, che ha preso una brutta piega, non so quanto beve e cosa beve, suppongo che, oltre a quel vizietto se ce l’ha, anche il cervello suo sta, da troppi giorni,dando i numeri.Anche stamani è ritornato, leggendo i giornali, sull’affaire muntari. Io restituirei quel punto preso e se anzichè uno di punti ne vuole due gli consiglio di rivolgersi allo stesso avv. taormina che come conosce il calcio lui manco il direttore del giornale color rosaporcello! Little Lions
Buon giorno, Tororosso. Concordo sulla fatalità del declino e sul fatto che, al netto del fascino della vecchia Coppa dei Campioni, la formula attuale sia ormai irrinunciabile e più difficile. Una volta avremmo avuto Barcellona o Real, non Barcellona e Real.
Alessandro, buon giorno. Concordo sul Napoli, c’è modo e modo di uscire, il Napoli ha scelto il migliore.
Luke, contento lei… Certo, bisogna guardare al futuro: soprattutto alla rosa, più che al tecnico.
Buongiorno a mr. Beccantini e a tutti.
Concordo con bro Nobody, l’Inter non è più una grande squadra da almeno un anno e mezzo. Con la conquista della Champions quella che era un’ottima squadra (non una squadra da segnare un’epoca in Europa) ha raggiunto l’acme del suo potenziale. Senza un adeguato restyling era fatale e prevedibile il declino.
Il Napoli ha fatto più del suo dovere. Giocare nella tana del Chelsea intimidirebbe qualunque compagine. Ho abitato per anni a due passi da quello stadio e lo spettacolo che offre dà emozioni davvero straordinarie e, per gli ospiti, paralizzanti.
Ringrazio Cartesio, che offre spunti interessanti fuori dal noioso gioco delle parti, ma non sono d’accordo con la sua idea di Champions. E’ vero che champion in senso stretto significa ‘chi ha vinto qualcosa’ ma nell’immaginario sportivo, e nel mio personale, quando si parla di campioni si va al di là del puro conteggio. Non a caso championship significa competizione ‘per’ vincere non di chi ha vinto. La Champions, così come è oggi concepita, è una specie di play-off delle squadre europee che permette di apprezzare il meglio del calcio continentale. Senza le seconde o le terze di Italia, Spagna, Germania, Inghilterra sicuramente perderebbe molto fascino.
Non capisco poi cosa c’entri, nello specifico, il ‘dinero’. Senza quello non si vince un bel niente.
Buongiorno a tutti. A me un pochino dispiace per il Napoli perchè è un esempio di cosa significa programmare con intelligenza, con investimenti seri e mirati, in modo da crescere gradualmente. Eliminazione non del tutto meritata.
Luke,
Moratti dovrebbe decidersi su un progetto
affidare un budget ad un direttore tecnico
la squadra ad un allenatore
e poi darsi al “sit back and relax” per un paio d’anni
Mi piacerebbe se una volta tanto invece di innamorarsi dei Recoba o Ronaldo di turno (o dei Mancini-Mourihno), prendesse una cotta pazzesca per un dirigente fino al punto da affidargli il suo giocattolo per un paio di stagioni.