Due punti fra Milan e Juventus a otto turni dal termine. Penso che il Milan rimanga favorito, ha un calendario con una sola mina – l’Inter alla penultima – a differenza degli avversari, che dovranno slalomeggiare tra le romane, in lotta per la zona Champions, e le squadre di media e bassa classifica, le più rognose per i suoi denti. In chiave Milan, Barcellona dentro o fuori rappresenta uno snodo cruciale: sul piano fisico e morale.
Sono sincero, non mi aspettavo una Juventus così «oltre» il Napoli. Si arrivava dai veleni del Cibali, Orsato ha diretto all’inglese. Spigolature: centimetri ballerini (Bonucci in fuorigioco per mezza scarpa, Vucinic non in fuorigioco per l’altra mezza), trattenute sfuggite (su Borriello), tuffi perdonati (Lichtsteiner, sarebbe stato il secondo giallo). Sarà una volata in puro stile italiano, con tutti a sospettare di tutti, su tutto. Il Milan rivendica i gol fantasma di Muntari e Robinho; la Juventus, un solo rigore in trenta partite. Più torti assortiti, entrambi. Allegri aveva la squadra servita, Conte se l’è costruita. La juventinità annusa profumi che non respirava da sei anni.
Galliani, lui, preme per i giudici di porta: li vorrebbe fin dalla prossima stagione; li ha avuti in Champions, e gli è andata benone (penalty negato a Sanchez). Anche per questo, forse? Tornando a Conte, non ho capito l’impiego di Borriello – colpa mia, probabilmente – in compenso ho apprezzato la flessibilità tattica, dal 4-2-4 d’estate al 4-3-3 d’autunno a questo 5-3-2 di primavera che non significa, esclusivamente, muro.
Per concludere, la prima Inter di Andrea Stramaccioni. Il 5-4 al Genoa mi ha ricordato il 4-4 di Ranieri con il Palermo. Dal poker di Milito alla tripletta di Milito. Sono tornati Chivu e Zarate, ha esordito Guarin. Giudicare Stramaccioni dopo una partita non è serio. E allora, facciamo i seri: non giudichiamolo.
Non sono tanto convinto di questa vittoria “facile” del barca. E lo scrivo sinceramente! Leo
Aiace, Giggs lo ha ribadito anche in una recente intervista alla Gazzetta.
Francesco, buona sera: troppa euforia attorno al Barcellona, come all’andata. Tutte sono antipatiche a tutte, le big Three…
Editoriale di Beccantini: Il fango e la gloria della Juve
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Beccantini: La volgare arroganza e quel senso d’impunità che emergono dai nastri danno il voltastomaco.
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Gli arbitri fanno gola a tutti, Moggi ha studiato alla scuola di Italo Allodi, ma c’è modo e modo di diffonderne l’eredità .
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Il moggismo ha fatto più danni di cento battaglie vittoriose. La proprietà ne tenga conto – 5/5/2006
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Scritto da Roberto Beccantini il 3 aprile 2012 alle ore 18:32
Beck le ho sempre riconosciuto una cosa: quando si parla di calcio giocato con lei è solo
un piacere e lo confermo. Ho “odiato” i milanisti per quel grande campione di Marco. Non riuscivo
a fischiarlo, a criticarlo, troppo mi piaceva fin da quando giocava nell’Ajax. Quando mio fratello (milanista) arrivò trionfante per l’acquisto di Gullit, lo guardai con compatimento facendogli presente che il vero fuoriclasse era quello che tutti stavano snobbando.Dopo poche settimane mi diede ragione.
Quella sera di Agosto dal secondo anello immerso nei milanisti (chissà perchè al Berlusconi si è tutti amici e in campionato no) io e tanti fratelli di tifo abbiamo tributato a un vero campione il giusto applauso.
Come in una sera di primavera tutto il Delle Alpi applaudiva i meravigliati giocatori del Manchester United
che ci avevano eliminati in semifinale di Coppa rimontando una doppietta di Inzaghi. Forse è anche grazie a quel gesto che da Sir Alex a Gigg passando per i Neville arrivano sempre e solo complimenti per quella Juventus.
Per Francesco Rossi : perchè perchèèèèèèè…..La domenica non gioca Trezegueeeeeet???? :-)))))
Beck buonasera, buonasera pazienti
Ce la fa il mean stasera? sinceramente spero di no, non abbiatevene a male :-)
ah, dimenticavo, “il gol di muntari era dentro, solo quello vale tutto il campionato”
Beck, questi in 6 mesi ce l’hanno fatta a diventarmi più antipatici dell’inter, e ho detto tutto
Beck buongiorno! A parte il fatto che spero (per te!….perchè è un piacere per gli occhi) tu abbia visto il gol di Trezeguet col River Plate, a parte questo spiegami perchè Pirlo l’anno scorso era bollito e quest’anno improvvisamente è un fuoriclasse!
Frate Luke, le pecorelle non contano, contano i pastori. I giocatori non contano, contano gli allenatori. Suvvia, dovrebbe saperlo.
Aiace, c’ero anch’io quella sera a San Siro. In piedi, ad applaudire Marco Van Basten.