E adesso? Quando sceglie lo strumento, non sempre il destino ricorre al meglio su piazza. L’uomo di Pasqua è quell’Amauri che la Juventus aveva «espulso» e la Fiorentina raccolto smoccolando. Il gol con il quale ha stecchito il Milan non appartiene a nessuna logica, a nessuna strategia: è esistenzialismo puro, episodismo selvaggio. Amauri toglie la Viola dai guai e spiana la strada alla Juventus che, contro quel Palermo lì, ridotto a un asilo, non poteva non vincere.
Il sorpasso è un film che ha scolpito un’epoca e potrebbe modellare una volata. Mancano sette giornate, la Juventus ha firmato la quarta vittoria consecutiva mentre il Milan, tra Catania, Barcellona e Fiorentina, non ha spremuto che un pareggio. Nelle gambe dei campioni ci sono dieci partite in più: non poche, al tirar della primavera. I tifosi scalpitano. Di qua i muntaristi, per cui il gol di Muntari (sì, quello di Milan-Juventus) vale un campionato; di là , i rigoristi, per cui un penalty a favore in trentun partite è un’imboscata alla capolista, soprattutto se paragonato ai nove del Milan, l’ultimo dei quali una carezza di Nastasic a Maxi Lopez (più serio, se mai, il contatto De Silvestri-Cassano agli sgoccioli).
Allegri ha smarrito il pilota automatico, Conte dovrà gestire il peso del pronostico, foriero, sin qui, di spinosi girotondi. Il calendario indica come e quanto il Milan rimanga favorito, a patto che recuperi aggressività e freschezza. Continua a crederci Allegri, comincia a crederci Conte, finalista anche in Coppa Italia. La Juve sembra più tonica ed è più squadra. Il Milan ha appena recuperato Cassano, la Juve ha il destino in pugno. Allegri, in caso di secondo posto, rischia l’esonero. Conte potrebbe arrivare due volte secondo, e sarebbe comunque un’impresa. Sono i grandi estremi di un piccolo calcio.
Beck, mi è venuto in mente un soprannome per Prandelli. Cesare “libro Cuore” Prandelli. Che ne dici?
Anni 60: gli allora non ancora Prescritti di moratti non solo facevano largo uso di sostanze dopanti, come noto a tutti e tristemente testimoniato da tutta una serie di accadimenti tragici negli anni a venire . Solo che purtroppo in quegli anni Zeman e Petrini ciucciavano ancora dai capezzoli di mamma e non potevano sapere ció che accadesse in quell’orrido spogliatoio milanese. Si mettevano anche a “contaminare” le analisi di alcuni giocatori del Bologna (anche questa é storia) per vincere uno scudetto nella maniera nella quale a loro riesce piú naturale frodando,se possibile fuori dal campo. Ma si sa, certa gente nasce cosÃ…”interista”, o meglio Prescrittta.
X Bilbao 77 delle 11:52 – Come dire che, in Italia, Wenger non avrebbe avuto molta fortuna se non al Cagliari o al Genoa dove è importante partecipare e vendere ma non vincere.
x il Beck delle 11:26 – Ho capito, lei stava cercando di dimostrare che mi sono rincoglionito. Ma non mi ha risposto.
Buona Pasquetta Sig. Beck. Stravedo per Wenger perché é un’utopista ed, anche se mai lo cambierei col primo Marcellone (forse neppure col secondo) o con l’attuale mister Conte che al bel gioco coniugano un’ ormai dimostrata flessibilitá, in 16 anni di Arsenal ha completamente modificato geneticamente il DNA del club, sino ad allora conosciuto come “boring Arsenal”. Quest’anno ha una squadra nemmeno minimamente paragonabile a nessuna delle precedenti e stá facendo comunque un signor campionato. E’ vero che, per caratteristiche dei suoi uomini, predilige ora un gioco fatto di folate piuttosto che del lungo possesso palla sfoggiato nell’ultimo quadriennio circa. Wenger ha peró la colpa di non aver portato a casa un trofeo negli ultimi anni, anche quando l’occasione era ghiottissima come contro il Birmingham lo scorso anno. Dico anche che sinceramente in questi anni peró non mi ha convinto molto la sua ostinazione nel non prendere un centravanti di valore e l’apparente “poca competenza” (forse dei suoi collaboratori?) nella scelta del portiere. Cosa che un pó lo accomuna ad Alex Ferguson.
Lex, ci mancherebbe pure che la bacchettassi. Questa è una Clinica seria, cosa crede? La sto curando.
Scritto da bilbao77 il 9 aprile 2012 alle ore 11:22
HH .. 2?
a pensarci bene i gobbi di quest’anno ricordano quella juve del 1967 …dura e di corsa, pronta ad approfittare delle debacle della antagoniste più forti, reduci da sventurate campagne al’estero (quell’Inter aveva perso la finale dei “campioni” il 25 maggio, contro il Celtic, prima di arrendersi alla papera di Sarti del mercoledì successivo, contro una squadra che non avrebbe dovuto avere stimoli : altro che caffè!) … 1967… esattamente dieci prima del primo scippo (sub)europeo…. ma di che state a parla’??????
Fierobianconero, vamos a ver. Usted me parece demasiado seguro.
Beck, quella di Moggi su Marotta era una boutade….
Dici che sono troppo severo con Marotta?….mi stai bacchettando?….
Su Nesta : a parte l’età , è sempre rotto. Dare altri mln a un fine carriera (dopo Pirlo) mi pare troppo…..tra l’altro se hai visto la partita di Palermo e letto i voti dati a Pirlo in giro…..mah…..non mi smuovo dalla mia opinione.
@ Beck
trancuillo….no hay partida…..y josè luis que preguntarà todavia PORQUE’, PORQUE’……