In morte di Piermario Morosini, 1986-2012.
Perdonaci, Piermario, se «anche adesso» leggerai, da lassù, le solite cose che leggevi quaggiù: e cioè che «si gioca troppo» e troppo si giocherà «finché non ci scappa un morto». Il morto ci è scappato, e nulla succederà : lo sai, lo sappiamo. La replica è pronta, a morto verrà opposto morto. Nel 1977, quando Renato Curi crollò nel corso di Perugia-Juventus, le squadre di serie A erano sedici e le partite di campionato, trenta. Scimmiottando la rivoluzione francese, urleremo: Fatalità , Rarità , Casualità .
Perdonaci, Piermario, se la reazione che più ha colpito e diviso i tifosi è stata lo stop immediato a tutto il calcio. C’è chi ha gridato al pieno di demagogia, e chi avrebbe preferito giocare «in tuo onore» con il lutto al braccio e un minuto di silenzio (di silenzio?). Siamo in Italia, Paese che hai conosciuto bene: è già tanto che la sospensione non sia stata vista come un atto di sabotaggio o complotto nei confronti della squadra del cuore (del cuore, a proposito). Mi è stato chiesto un parere personale, eccolo: mi sarei fermato, ma avrei accettato qualsiasi soluzione contraria, a cominciare da quella di scendere in campo per rispetto alla tua memoria.
Perdonaci, Piermario, anche (e soprattutto?) per l’auto dei Vigili urbani che bloccava l’ambulanza allo stadio di Pescara. Si parla di centottanta secondi persi. Un’eternità , verrebbe da scrivere se non fosse di pessimo gusto. Hanno aperto un’inchiesta, la giustizia farà il suo corso. Si dice sempre così, in Italia. Si dice anche che siamo tra i più «vigili» nella salute dei calciatori, che sottoponiamo ai controlli più sofisticati. Già . Dove lo trovi, Piermario, un Paese che con, il «minuto di ritardo» opposto al «minuto di silenzio» delle partite spagnole, riesce a dare un tocco di farsa persino a una tragedia?
Il calcio ha deciso di “non giocare” oggi. Per oggi,silenziosamente ed in “memoria” uno di noi aveva anche scritto di non scrivere di calcio manco di quello giocato in altre nazioni. Tacitamente si è cercato di evitare di fare polemiche. la nostra non è demagogia, penso, ma rispetto sincero! Leo
Barbara,guarda che giocare a golf e fare un torneo di golf non e’ la stessa cosa!Zeman e’ andato al campo di golf come tanti vanno a fare footing!Non pesate tutto solo in funzione di antipatie personali!Fai più bella figura a scrivere:odio Zeman che interpretare tutto pro domo tua!
“ZEMAN E’ SOTTO CHOC”
E’ partito alla volta di Roma insieme al fido Alberto Faccini chiuso in un fortissimo dolore. Dopo la tragedia di Morosini, Zdenek Zeman era letteralmente sparito dalla circolazione, andando via in silenzio dallo stadio. Il perchè lo spiega il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani: “Il boemo è ancora scosso per la tragica morte del preparatore dei portieri Mancini di qualche settimana fa – ha detto – lui è ancora sotto choc per quella tragica scomparsa, e per lui questa di Morosini è una mazzata finale”.
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Oggi
(ANSA) – PESCARA, 15 APR – E’ arrivato prima delle 10 in perfetta solitudine: Zdenek Zeman ha scelto il campo da golf di Miglianico (Chieti) per sfogare il dolore della morte di Piermario Morosini. Picchiare una pallina per mandare piu’ lontano possibile non solo l’attrezzo ma soprattutto la rabbia.
Il boemo ha rispettato il programma che aveva e sta disputando un torneo. Chi lo ha visto parla di un uomo accigliato,che ha ritirato in silenzio le mazze e che si e’diretto su uno dei campi principali della struttura.
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Ora ammettiamo che fosse stato uno Juventino a giocare il giorno dopo un torneo di golf, dopo il comportamento di tristezza con espressione di dolore che hanno portato la “coscienza (i giornalisti)del popolo italiano… conoscendo molto bene tanta coscienza…come si sarebbe comportata? Cosa avrebbe scritto e ciarlato? Ah, ma lui sta sfogando la rabbia antiJuventina accumulata in tanti anni di abusi…. ipocriti!
Scritto da Riccardo Ric il 14 aprile 2012 alle ore 22:08 –
Se la FIGC fosse composta da uomini veri
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SE LA FIGC FOSSE COMPOSTA DA UOMINI VERI….ECCO IL DILEMMA!
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Riccardo Ric, NON per contraddire; infatti “sarei” d’accordo con te,
se non fosse che la FIGC (come il coni!) e’ succuba del potere mediatico!
L’ Ebete Giancarlo, fratello scarso DEL… Luigi Abete (i’ultra colluso
con “Tronchetti-Montezemolo-DiegoDellavalle”!)
membro del comitato esecutivo dell’Aspen Istitute assieme a:
John Elkann
Cesare Romiti
Paolo Mieli
Mario Monti
Fedele Confalonieri
Giulio Tremonti
Romano Prodi
Enrico Letta
Giuliano Amato
Gianni Letta
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Ed un’altra trentina di papaveri…alti alti alti.
Ecco, basta analizzare questo gruppo di persone per capire da chi sono
manovrati le braccia armate (i giornalisti!)
della Cupola Mediatica RCS-ESPRESSO-REPUBLICA,
che a loro volta manovrano i burattini Abete & Palazzi.
Personalmente, non chedo che i nemici della Juventus sono i sudetti burattini,
Ma i Burattinai di Rcs ed Espresso-republica.
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http://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo
Caro Axl,scusami per l’intromissione;sull’altro articolo hai postato una storica frase di Stalin anche a giustificare le tue idee sul blocco calcistico!Sul fronte opposto potrei citartene un’altra:Fa piu’ rumore un albero che cade di una foresta che cresce!Ciao e forza Juve.
X tutti e bando alle chiachie – Mi scuso per aver segnalato l’ IBAN incompleto per cui lo ripropongo:
IT 77W086 3112 3000 0010 0835 382
Pazienti, vado. Buona domenica a tutti.
Il Primario
Grazie della segnalazione, gentile Martinello.
X tutii e bando alle chiacchiere – Una notizia confortante. L’Udinese calcio, attraveso la propria ONLUS “Udinese per la vita” s’è attivata per aiutare la sorella disabile di Piermario. Chi volesse fare qualcosa di concreto, dopo le riflessioni imposteci, può conribuire inviando le sue offerte alla predetta ONLUS attraversao il C/C di cui trascrivo l’IBA N IT 77 W 086 3112 3000 0010 – Banca di Credito Cooperativo di Marzano
Signor Axl Rose, ci mancherebbe altro. La sua è un’opinione rispettabilissima.