Odio il mercato e, dunque, mi porto avanti con gli alibi con i quali giustificherò tutte le analisi che vorreste e non avrete. Lo odio da quando, ragazzo a Bologna, mi ero invaghito di Amarildo, riserva di Pelè e protagonista del Mondiale brasiliano in Cile. Lessi che sarebbe andato alla Juventus. Ne ero felicissimo. Conservo le pagine, i titoli, con tanto di verbi al futuro e zero condizionali. Passò un anno e Amarildo finì al Milan. Probabilmente, avrei dovuto cominciare a detestare i giornalisti e continuare ad amare il mercato. Sbagliai strada. Meglio così: se avessi scelto quella giusta, non ci saremmo conosciuti.
Ci sono cose peggiori, certo. Il mercato piace in quanto sogno, segno, oppio e adrenalina del popolo. Lo cucinano i giornalisti e i procuratori, tra molto fumo e qualche arrosto (prima poi, me la dovevo giocare…). Per carità : ogni tanto l’eresia e l’utopia diventano realtà – esempio: Zico all’Udinese – ma il rapporto resta molto basso, molto liquido.
Non mancano gli svaghi: la scorsa estate, Gasperini chiese Palacio a Moratti e non lo ebbe; oggi, all’Inter, non c’è più Gasperini ma arriva Palacio. Questioni di bilancio (allora non si poteva, ora si può)? Ripensamenti? Moratti resta unico.
Si chiude il 31 agosto, vi lascio immaginare la noia (Ranieri/Moravia) e la nausea (Mourinho/Sartre). Sempre che non ci «salvino» gli Europei o i botti di Scommessopoli. Ormai, non tira più nemmeno la conta delle stelle, e non è che De Laurentiis possa delirare una volta al giorno per assicurare titoli alternativi. O mercato o Barbara versus Galliani. Da Higuain a Destro il salto non è lieve e, temo, ce ne saranno di più spericolati.
Passano gli anni e Giovinco è sempre a metà (o metà ?). Corsi e ricorsi, Vico e Fico, Balotelli e il codice Prandelli. La frase del giorno è di Ibra: se vado, vado; se resto, resto. Però.
Scritto da Roberto Beccantini il 24 maggio 2012 alle ore 19:31
Ricordo. Era in coppia con Amoruso. Se non ricordo male aveva segnato 20 gol.
Beck non mi ha poi detto che ne pensi dell’articolo di Repubblica che ti ho segnalato……mi ha ricordato molto il tuo a La Stampa “Il fumoso Palazzi”……
Beck, ma quando Marotta parla a ruota libera di mercato non rimpiangi big Luciano?……no?…….
Marotta: Giovinco è pronto. Juve, Cavani uomo giustoIl dirigente bianconero: «Il fantasista del Parma è maturato a dovere ed ora è pronto per qualsiasi palcoscenico. L’attaccante del Napoli sarebbe l’uomo giusto per il nostro progetto ma decide De Laurentiis. Borriello? Stiamo pensando se riscattarlo. Destro e Verratti. Per il primo ci proviamo, per il secondo potremmo prenderlo e lasciarlo un altro anno al Pescara. Noi siamo un modello vincente»
A maggior ragione, Alessandro. Se non si è perso, Bianchi è sicuramente da serie A. Memorabile la sua stagione nella Reggina di Mazzarri.
Bianchi ha 28 anni, non è vecchio.
Bianchi lo avrei preso un paio di anni fa. Ogbonna subito. La capisco, Alessandro. Ci mancherebbe.
Spero di non vederli mai alla Juve, cerchi di capirmi. ;-)
Nel senso che lei parla con più frequenza di Rooney, Torres, Messi, Ronaldo, Higuain, tutti attaccanti di un’altra categoria rispetto Bianchi.
Li prenderebbe per chi, la Juventus? Ogbonna ci potrebbe stare, uno come Bianchi già di meno.
Riderò, Alessandro? Io Bianchi lo avrei preso. E prenderei Ogbonna.