La banalità del male. Dal 1980 a oggi, in ordine sparso: toto nero uno e due, passaportopoli, doping amministrativo, doping farmaceutico, calciopoli una e due, premiopoli, scommessopoli. Il tutto, nonostante lo scudo della responsabilità oggettiva: che, non a caso, i dirigenti più illuminati vorrebbero disarmare. Chi scrive, avrebbe portato Criscito agli Europei: scelta non facile, capisco, ma il pesce mi sembra troppo piccolo per poterlo trasformare in un simbolo, soprattutto se lo si definisce «un ragazzo straordinario» (Demetrio Albertini). E poi il pesce puzza sempre dalla testa, come ben sanno Abete, Carraro e Petrucci.
Alla vigilia dei Mondiali 2006, senza arrivare all’avviso di garanzia per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, Buffon lasciò Coverciano per andare a deporre, a Parma, su un argomento scottante (scommesse, ça va sans dire), con corredo di ombre che coinvolgevano Cannavaro e Lippi (figlio, processo Gea). Sordo all’indignazione popolare, Guido Rossi li imbarcò tutti per la Germania. Prandelli si è incartato con il codice etico: troppi distinguo e poco coraggio.
Capitolo Conte. E’ indagato di associazione, e gli hanno perquisito la casa. Sono con Andrea Agnelli: massima fiducia negli organi inquirenti. Le partite del Siena sotto inchiesta sarebbero «circa otto». Non una. E, di quel Siena, Conte era l’allenatore. Complice, testimone distratto o vittima? Ce lo diranno Di Martino, senza «enfatizzare», e Palazzi, entro fine luglio.
Non siamo più ai tempi pittoreschi di Trinca & Cruciani, siamo in sella a un’organizzazione transnazionale di stampo malavitoso. Il problema non è quello posto da Buffon: a fine stagione «meglio due feriti che un morto». Il problema è quello posto dagli zingari: «meglio due feriti ricchi (per averci scommesso su) che un morto». Ci siam sempre fatti delle gran risate. Ecco i risultati.
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Brother Nobody, non mi permetterei mai!
Axl Rose, e perché mai dovrei fare il furbo? Le ho espresso la mia opinione, punto. Così come lei ha espresso la sua. Punto.
Ma dipende…..magari era anche quello del 2006 un Luigi XVI Primario!
Ah, dimenticavo. Mi chiese “really”? La risposta è: indeed, Primary, indeed. Spero solo che la sua domanda non nascondesse un hint of disappointment…
Non faccia il furbo sig. Beccantini, non fu la paura del sentimento popolare a guidare Guido Rossi, semplice opportunismo, in Germania gli juventini servivano, e come, in Italia davano “fastidio”.
Brother Nobody, i tavolini di 400 anni fa erano meno solidi… Grazie della visita, buona serata.
Gentile Davide, buona sera a lei. Un nome l’ho già scritto, giorni orsono: Andrea Agnelli avrebbe bloccato Fabio Capello.
Buona sera sig.Beccantini, dato che sono molto pessimista, le chiedo direttamente e a bruciapelo chi, secondo lei, potrebbe essere l’allenatore della Juve per l’anno prossimo?
Primario, un altro Guido esattamente 400 anni prima cerco’ di mandare all’aria, letteralmente, un intero establishment. Il destino dei Fawkes a dei Rossi è accomunato dallo scherno nel giudizio dei loro contemporanei. Quello storico sara’ invece un giudizio diverso.
Su scommessopoli niente da dire. Stiano molto tranquilli i triasteriscati, stavolta la loro società pare abbia messo a disposizione del loro tesserato un team legale di 4 avvocati. Sarebbero dovuti essere 3, ma poi AA ha calcato la mano sul principio di parità di trattamento…
Parità ….3 o 4…..si, lo so, ora esco!
Gentile Riccardo Ric, fossi depositario del verbo come lei o come voi, non sarei “solo” il Primario di questa Clinica, lo so bene.
Ultima dall’Ansa: indagato anche Leonardo Bonucci, dalla procura di Bari.
Gentile Axl Rose, ma come? Guido Rossi da un lato ha paura del sentimento popolare e dell’altro, parole vostre, no? Questa, poi…