Dalla parata di Roma, che in segno di rispetto per le popolazioni martoriate dell’Emilia avrei sospeso, all’ultima parata di Gigi Buffon il passo è greve. Da una vecchia informativa, ia ia o, salta fuori ‘sto giro milionario di euro che porta a una tabaccheria che porta a una banca che porterebbe a delle scommesse. Il tutto, a ventiquattr’ore di distanza dall’«alzamiento» di Coverciano: vergogna, vergogna, vergogna. La consecutio ha sorpreso anche il sottoscritto, garantista per tutto e con tutti: persino con Auricchio, fino a quando ho potuto.
Gli assegni risalgono al periodo gennaio-settembre 2010: il capitano della Nazionale e della Juventus non è indagato, a differenza di Domenico Criscito, escluso, e Leonardo Bonucci, incluso. Buffon è un incallito scommettitore: non è reato. Buffon, calciatore di mestiere, sa che può scommettere su tutti gli sport tranne che sul calcio: questo sì, reato sportivo. Il suo avvocato ha parlato di «imboscata». I giornali ci hanno inzuppato il biscotto, come avrebbero fatto i miei Pazienti se fossero stati giornalisti o direttori. Ciascuno, naturalmente, seguendo la linea editoriale del proprio tifo, del proprio livore.
In un Paese normale, visti i tempi e la rilevanza del personaggio, gli organi inquirenti avrebbero già fatto luce. Da noi, si procede per corvi, per veline, per soffiate: piaccia o non piaccia. Siamo diventati un impero sul quale non tramonterà mai l’ombra: colpa nostra, non solo «merito» delle procure. Al posto di Buffon, convocherei una conferenza per spiegare il giallo tabaccheria. Nello stesso tempo, sono curioso di vedere come finirà questa storia: sempre che continui.
Per concludere, prime sentenze di Scommessopoli. Pene scandalosamente miti, in linea con i «quaranta sfigatelli» evocati da Cesare Prandelli. Chi lo spiega, adesso, a Michel Platini?
Andrea Agnelli ha fatto le scuole alte, è figlio del dottor Umberto, è nato e cresciuto nell’unica real casa rimasta in Italia dopo la caduta della monarchia, una famiglia nota per aver sempre professato il massimo rispetto nelle regole della giustizia, anche quando le violava. Il rampollo vince il primo scudetto della rinascita bianconera, dopo l’inferno della serie B e il purgatorio della lenta ricostruzione. E, anziché gioire per un trofeo conquistato finalmente sul campo, senza aiutini né moggismi, si affretta a dire che è il numero 30, non il 28, rivendicando i due revocati perché truccati da Calciopoli. Così getta lo scudetto meritato nel calderone di quelli immeritati. Un genio. Già che c’è elogia come “grande manager” Moggi, radiato dalla Federcalcio e condannato in tribunale per associazione per delinquere e minacce, e in appello per violenza privata.
Non contento, appena emergono le accuse a Conte (ovviamente tutte da dimostrare), indagato per associazione a delinquere per un episodio relativo alla sua esperienza al Siena, si presenta al suo fianco e, anziché limitarsi a precisare che la Juve non c’entra, nutre fiducia in Conte, ma attende il verdetto dei giudici, si sporge in avanti anticipando la sentenza (“Conte è estraneo a tutto”) e annunciando che qualunque cosa accada “Conte guiderà la Juve nella prossima stagione”. Dichiarazione quantomeno azzardata, visto che l’indagine di Cremona è serissima: tant’è che finora gli indagati han quasi tutti patteggiato squalifiche con la giustizia sportiva. E Conte, se risultasse anche lui colpevole, rischia una squalifica da 3 anni alla radiazione e dunque non potrebbe allenare neanche una squadretta di Promozione. Agnelli non batte ciglio nemmeno quando Conte si copre di ridicolo attaccando la Procura perché, “prima di perquisirmi e indagarmi, avrebbe dovuto chiamarmi”. Ma certo, quando un magistrato deve perquisire qualcuno, la prima cosa che fa è chiamarlo, annunciargli l’arrivo degli agenti e prendere appuntamento se non è troppo disturbo.
Anche Buffon fa un’uscita che pare un’entrata, giustificando i pareggi in saldo di fine stagione (“due feriti sono meglio di un morto”) e sparando a zero sui pm e i giornalisti per i “blitz annunciati” e le “fughe di notizie” (verbali depositati e dunque non segreti). Due giorni dopo un rapporto della Finanza rivela che Buffon ha scommesso 1 milione e mezzo in 10 mesi in una tabaccheria di Parma, come già nel 2006 in piena Calciopoli. Se si provasse che scommetteva su partite di calcio, avrebbe violato il codice sportivo e verrebbe squalificato. Ma i suoi legali, anziché escludere subito questa evenienza e spiegare su cos’altro scommetteva, vaneggiano di “privacy violata”.
E Agnelli, anziché far luce sulle scommesse del suo portiere nonché capitano della Nazionale, strilla alla giustizia a orologeria: “Singolare che l’informativa esca proprio ora”. E quando avrebbe dovuto uscire, di grazia? Qui lo scandalo sono eventualmente le scommesse, non la notizia. Oltre a parlare come un Berlusconi qualsiasi (infatti Giornale e Libero titolano: “Vendetta dei pm su Buffon”), Agnelli non s’accorge che “a orologeria” potrebbe essere l’uscita preventiva di Buffon. Sapendo di avere scommesso cifre esorbitanti e sospettando di essere stato scoperto, il portiere potrebbe aver giocato d’anticipo attaccando i pm per gabellare l’indagine per una ritorsione. Ma a questo punto si fa strada l’ipotesi più inquietante di tutte: che Andrea Agnelli i testi se li scriva da solo”.
TMW Magazine: Online Marco Travaglio
ahoooooo…………dop’aver messo a nanna le mi pecore e li miei maiali faccio na sbirciatina sur blogge der sor beccantì e chi tte trovo…..birbao er monatto che sta qqqua da 48ore filate filate …..e quali so le urtime parole der monatto……..se muore…ahooooo se muore…….mazza e jettatore …. le mi pecore c’anno paura ……quasto è ‘ndemoniato….vede ‘nteristiti dapertutto …. ce vo laquassanta e l’esorcistete…….ma sopra de tutto mannatelo a dormì….rajjjia da tant’ore che nun se reggen piedi……pare che se dormenti ma poi se risvejja cor corpo ispaventoso de iace…….a gobiiiii le mi pecore nun fanno piu er latte………
un farabutto prepotente come Dentimarci si fa regalare da un maggiordomo come gabibborossi uno scudetto che li ha visti terzi a 15 punti dalla Juventus.
Agnelli giustamente fa una battaglia per vie legali ed istituzionali perché, prima di tutto, questa vergogna venga cancellata dalla FGCI, seguendo alla lettera l’iter preposto e facendo tutti i passi consentiti ad un club parte della Lega Calcio e quindi della federazione.
Dopo 14 mesi, e con una relazione appositamente tardiva redatta dal cagnolino Palazzi che comunque certifica un illecito da ex art. 6 per la FC Prescritti nei comportamenti el preservativo di moratti, e cioé giacinto facchetti, gli viene detto “Peccato! Il tempo é scaduto”.
A quel punto s’incazza in maniera sacrosanta e parte al contrattacco, giocando altrettanto pesante.
E tocca sentire qui quel viscido ruminante trombone di tororosso/vettorello vaneggiare che “ora é giusto tenersi il cartone perché AA sarebbe arrogante” ?
Ma vada a cagare in un campo di ortiche ladrone.
E’ proprio vero, come in RCS mascalzoni si nasce…..Prescritti si muore.
x beccantini & x tutti
“Che se ne fa, adesso, Antonio Fazio della sentenza della Corte d’appello di Milano che lo riconosce innocente dell’accusa di aver favorito (illegalmente) scalate bancarie tentate, nell’estate del 2005, da imprenditori a loro volta oggi assolti dalla condanna per accordi parasociali illeciti, aggiotaggio e altre illegalità, dopo essere stato costretto a dimettersi da governatore della Banca d’Italia, aver visto la propria carriera e la propria onorabilità distrutte? C’è ancora, la presunzione di innocenza in questo (osceno) Paese dove la Giustizia ci mette anni a raggiungere una «verità processuale» che smentisca quella che, con la complicità di un giornalismo irresponsabile, ha gettato, dapprima in pasto alla gogna dell’opinione pubblica, e condannato penalmente, poi, tanta gente? Una brutta notizia è (anche) l’ultima esternazione del presidente della Repubblica. Con quale autorità politica, e legittimità costituzionale, Napolitano dice che «il capo dello Stato deve essere una figura imparziale» e censura la proposta di revisione costituzionale in senso semi-presidenziale, dopo aver fatto calare sul Parlamento, con procedura costituzionalmente anomala—quale che fosse il giudizio su quello precedente — un governo «tecnico»? Anche se la nostra anacronistica e contraddittoria Costituzione ne esclude, normativamente e di fatto, la revisione, spetta ancora alle forze politiche proporre di cambiarla o al presidente della Repubblica dire se sia lecito farlo, condannando il semi-presidenzialismo come una forma di autoritarismo? Caro presidente Napolitano — con l’immutata stima che le porto — lei sa che, qualora me ne avesse offerta l’occasione, glielo avrei detto: era preferibile il silenzio. Complice silente un giornalismo che già scrive, di quello vinto dalla Juventus, di «campionato virtuale», c’è voluto un giocatore di calcio (!), il portiere della nazionale, per denunciare le illegali e vergognose procedure del circuito mediatico-giudiziario. Ma, subito dopo, puntuale come un «pizzino» mafioso, è uscita, dalla procura di Torino, un’informativa della Guardia di Finanza del 2010-2011 dalla quale si potrebbe dedurre che Buffon sia uno scommettitore abituale. Mi chiedo se non stia diventando pericoloso vivere in un Paese dove certi magistrati lanciano — forti delle informazioni riservate di cui dispongono—«avvertimenti » di stampo mafioso a chi non sta al loro gioco. Presidente Napolitano, perché non chiede al Consiglio superiore della magistratura se non sia il caso di intervenire davanti a una tale violazione del segreto istruttorio che sconfina nella prassi mafiosa? Se «questa magistratura» è il cane da guardia della nostra democrazia c’è davvero di che inquietarsi. Da quel democratico e gran galantuomo che è, sono certo si sia inquietato anche lei e mi aspetto, perciò, voglia farlo sapere ufficialmente”.
Fra gli elettori di questo Ginefra ci sono sicuramente degli juventini….Per il futuro regolatevi!mandatelo a fare….!
MANCAVA IL CONSUETO STATISTA, CHE DALL’ALTO DEI SUOI 13.000 EURO NETTI AL MESE, SENZA CONTARE I BENEFITS, PARTORISCE QUESTA PERLA DI ACUME POLITICO, QUESTO PENSOSO SFORZO INTELLETTUALE, PER IL BENE DEL PAESE E DELLA NAZIONE TUTTA
Il parlamentare del PD Dario Ginefra: ”Bonucci e Buffon restino a casa, si abbiano comportamenti coerenti con le scelte gia’ assunte negli ultimi giorni. A volte vanno compiute scelte coraggiose e dolorose per evitare che gli errori di alcuni possano penalizzare tutti. Non si puo usare la fascia di capitano della nazionale per chiamarsi fuori dalle responsabilita’ che in questo caso non sono solo quelle giudiziarie. Occorre sobrieta’ e rigore. Un capitano e’ tale se dimostra di esserlo anche fuori dal perimetro di un campo sportivo”
RIECCO UNO DEI PORTAVOCE DEL MATTINALE DELLA QUESTURA, CHE LANCIA IL SUO AVVERTIMENTO IN PERFETTO STILE MAFIOSO….
he farà adesso Abete, andrà avanti nella sua intenzione? O prenderà tempo? D’altronde, a luglio ci sarà il processo-ter, con le big, e certi patteggiamenti (vedi i sei punti di penalizzazione al Grosseto, per quattro illeciti più omesse denunce) faranno giurisprudenza. Palazzi è stato morbido, sin troppo in alcuni casi. Duro con chi non ha ammesso nulla: 27 punti di penalizzazione all’AlbinoLeffe (ne erano stati offerti 10 col patteggiamento) , 19 al Piacenza, 1 anno agli allenatori che non hanno denunciato l’illecito, tentato o consumato che sia (ci pensi qualche tecnico importante…)
FULVIO BIANCHI
Scritto da aiace il 2 giugno 2012 alle ore 12:32
Chiedere a Georgathos la ragione di quei quadricipiti e perchè a 40 anni corre ancora come un ventenne…….
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Aiace, guarda che il mascella quadrata con i famosi quadricipiti che a 40 anni corre ancora come un ventenne…….E’ lo stesso saverio dell’interCETTAZIONE con il finto-sarto Mimmo Brescia, al quale dice che a lui la ferrari non piace, che vuole una porche con 6 “SAI” 6 ruote…. Ma dopo il caso Kallon scoppiato in Udinese-inter, dove l’afrikano sembrava un’imbranato, e all’antidoping risultato dopato come un cavallo, e’ vietato fare antidoping.
In caso di eventuale squalifica di Conte, AA ha già bloccato
Capello
e Fabrizio Frizzi,
con il secondo favorito dall’esperienza negli anni novanta alla guida di “Scommettiamo che….?”.
Ho letto su televideo “mediaset” che fra non molto ci sarà la perquisizione in casa Bonucci, così come fatto per Criscito. Ma che senso hanno queste perquisizioni annunciate? E dopo questa prossima perquisizione Bonucci che fa: ritorna a casa o disputerà l’europeo? Leo