Una riflessione, prima di buttarci sugli Europei. Questo non è un blog, questa è una Clinica aperta 24 ore su 24. A volte le terapie funzionano, a volte no. Il Primario non rifiuta nessuno, per principio. E non censura nessuno, per scelta, a rischio e pericolo del buon nome della struttura (voce dal fondo: ma chi se ne frega).
Ribadisco: agli indulti preferisco gli insulti. Purché siano diretti al sottoscritto, e non fra i pazienti. E meno che mai ai morti. Non dovrebbe essere difficile, in un Paese civile: evidentemente, questo non lo è; o non lo è più la mia Clinica. Se fossimo all’interno di un normale blog, temo che la maggior parte degli «inquilini» sarebbe già stata espulsa. Lo sapete, detesto i filtraggi: mi ricordano i metodi della Stasi. Non vorrei, però, che alcuni frequentatori mi costringessero a gambizzare il mio senso di libertà .
L’urlo ha un peso; e anche l’invettiva. Sono sassi da portare in tasca, sono fionde da usare per difendere il proprio pensiero. A patto di non esagerare: nessuno vi nega la libertà d’espressione. L’uso indiscriminato del passamontagna rende ancora più losco il clima. I pitali che lasciate la sera tracimano di rancore, di odio, di livore: e per che cosa? Per il terremoto che ha colpito l’Emilia? Per la disoccupazione dilagante che sta falciando la fiducia dei giovani? No: per le stelle di Agnelli o il tavolino di Moratti.
Non ho le certezze dei miei degenti, e non dico che siano spunti banali: sarebbe come sputare sul piatto dove ho mangiato per 40 e passa anni. Vogliamo però, tutti insieme, fissare un limite, un confine? Ogni argomento vive di luce propria per quattro-cinque commenti, poi precipita nell’oltraggio trasversale. Se i temi annoiano, liberissimi di cambiare ambulatorio, medico, primario. Pongo una sola condizione: non insultatevi; insultatemi.
Gentile Axl Rose, no che non va bene. Discutete sulla sostanza, rinunciate al superfluo.
Beck, lei ha ragione da vendere e su questo i tifosi veri e obiettivi che compongono il puzzle delle opinioni in questo blog concorderanno. Vorrei proporre una considerazione mia, alla luce degli eventi (iniziali) di “Scommessopoli” e aspettando (finalmente) il calcio giocato, quello degli Europei 2012.
Tutti coloro che amano ancora davvero lo sport preminente in Italia, dovranno fare attenzione a questo ennesimo meteorite di scandalo. Scommesse che ritornano dopo gli anni ’80 del totonero e che alla fine, nel calcio, ci sono sempre state delle clandestinità . Lungi da me giustificarle, sto soltanto spiegando.
Credo però che bisogna tutti quanti fare attenzione all’equilibrio che ci si mette nelle opinioni e nei giudizi che inevitabilmente scaturiscono da notizie del genere. Ma questo equilibrio è pura utopia in un paese come il nostro, da anni martoriato da problemi di varia natura (politica, economica, sociale). Il calcio stesso è rovinato (e non da oggi) dai cospicui ingaggi dei calciatori, dai vari capitali che girano intorno alla cornice dei club e che influenzano le azioni dei dirigenti (anche e soprattutto della federazione), dai tifosi spesso troppo ultras per ragionare serenamente e senza l’odio e il sospetto facile per gli avversari altrui ed è anche rovinato dall’atteggiamento sbagliato dei giornali e dei giornalisti (qui in questa casta è difficile far distinzioni) che devono vendere le copie anche in periodi ‘morti’ come il post-campionato. L’illazione diventa notizia del giorno, l’indagine diventa condanna automatica, il pettegolezzo svenduto e rosicchiato a metà diventa opinione di verità assoluta e titolone in neretto. E così i pochi giornalisti obiettivi non riescono a ribellarsi come si deve a fronte della maggioranza degli idioti al soldo di un club piuttosto che un altro. Si provi a leggere quotidiani come La Repubblica o la Gazzetta dello Sport di queste settimane.
Storicamente siamo il primo paese dell’imbroglio, dei pastrocchi che vanno bene a tutti o quasi, dei mezzucci vari per guadagnarci qualcosa. Buffon, nonostante poi sia il primo scommettitore incallito (e lo sanno tutti da tempo, addetti ai lavori e non) e sperperi i suoi soldi (ne ha il diritto) in un momento difficile in cui l’italiano medio fa fatica a fare i conti per tirare il mese, in quella conferenza stampa di qualche giorno fa ha proferito verità scomode e taglienti. Il cosiddetto biscotto di fine stagione (non leale ma pur sempre esistito e accettato) non sempre diventa depistaggio balordo di una partita per truffare la gente e coloro che credono ancora nel calcio sano e vero. Questo semplice assunto è spazzato via da questa ondata confusa dell’odierno. Ribadisco che di fronte a questo caos, in cui la magistratura ordinaria e sportiva sta indagando con pochissimo tempo a disposizione per debellare e punire davvero un fenomeno scomodo e marcio come quello delle scommesse (affiliate perlopiù alla malavita estera, non dimentichiamolo), bisogna reagire al meglio con il silenzio, la sobrietà e l’attesa che ci siano sentenze e giudizi veri perchè basati su prove tangibili e non su illazioni del vento della polemica e del sospetto facile. Da juventino, pur vaccinato dopo i disastri giudiziari del 2006 che l’ultimo ritrovato scudetto ha provato a cancellare, non sarà facile aspettare serenamente la fine delle indagini (da calendario, entro fine luglio). Non sarà facile pensare di non rischiare di perdere l’allenatore Conte che può aprire un vero ciclo juventino (con due-tre anni di squalifica) o Bonucci o Buffon con altre squalifiche.
Credo che bisogna lasciar stare il tifo per il club piuttosto che un altro (se ci fosse nelle indagini anche qualche nome di calciatore o tecnico tesserato di Milan e Inter o altre avversarie, forse sarei esaltato anche io come adesso sono esaltati i milanisti e gli interisti). Questa è una delle vere sfide. Il calcio non sarà mai perfetto, forse più scorretto o meno scorretto, dipende dai rapporti di forza delle varie epoche sportive. Perchè il calcio è fatto di uomini e di interessi che mai si cancelleranno. Da questo amaro assunto non si può prescindere.
Grazie.
Sig. Beccantini, va bene “porzione di evacuazione fecale svizzera”?
Ezio, qui nessuno dice o consiglia o, peggio, ordina di non trattare questo o quell’argomento. Il problema, se mai, è il limite. Soprattutto quando si parla di persone defunte.
Gentile Axl Rose, provi con un pizzico di ironia. Non faccio classifiche, non perché non ne abbia il coraggio ma perché saremmo oltre il fotofinish.
Gentile Barbabianconera, come ho scritto in apertura, gli Europei cominciano venerdì e per venerdì ci “collegheremo”.
Buongiorno Roberto: tutto giusto quello che scrivi.
Purtroppo le “fazioni” sono per definizione “faziose”……….
Purtroppo il turpiloquio, l’offesa, sono il passo che collega la “faziosità ” all’ignoranza, all’incapacità di argomentare……….
Però non dimenticarti che il “muro contro muro” questo “odio latente” sono anche responsabilità di chi ha cavalcato calciopoli non per ripulire quanto di sporco c’era (c’è) nel calcio, ma per andare CONTRO e per AVERNE VANTAGGI (o procurare vantaggi)……
non si è stigmatizzato l’operato dei Moggi o dei Carraro o dei Moratti/Facchetti, dei Meani/Galliani e via discorrendo……. si è fatto SOLO passare il messaggio della JUVE che RUBA……….
la recente vicenda buffon è estremamente sintomatica di questo atteggiamento che non si è affatto sopito…………..
Gent.le Beck, buongiorno a lei ed ai pazienti. Scrivo con piacere su questo blog per parlare di calcio ed anche per confrontarmi/ci su argomenti da juventini e non che hanno fatto la nostra storia in questi ultimi sette anni.
Gli epiteti di natura calcistica, politica e sociale dovrebbero rimanere fuori, ma siamo figli tutti della rabbia sociale che stiamo vivendo, ma , almeno, quando parliamo di questo sport, ammesso che lo sia ancora, dovremmo tutti ritrovare un po’ di misura.
Comunque, il campionato europeo si avvicina, e, anche in questo blog, la cosa non sembra appassionare molto. A prescindere dalla quasi non curanza per questa nazionale, specie dal 2010 in poi, ci sarebbero motivi per aspettare le gesta di grandi campioni come CR7 ed Ibra. Invece sembriamo già sazi. Comunque, il viaggio azzurro è accompagnato da sudafricani presagi e da tanti dubbi. Se dall’opinione pubblica e dalla stampa c’è già una spinta verso il cambiamento possiamo parlare ancora a bocce fermo di un mezzo fallimento. Perchè almeno 3 uomini domani mattina non dovrebbero salire sull’aereo per Cracovia: Di Natale, De Rossi, Montolivo.
Si parla da stamane di difesa a 3 e non ci voleva certo la Russia per farci scoprie che con due esterni abituati a giocare in un centrocampo a cinque, o, quantomeno con atteggiamento tattico molto offensivo (Masggio e Balzaretti), la soluzione difensiva primaria era proprio questa. Ora con la difesa bianconera, il centrocampo con Pirlo,Marchisio e Nocerino (non De Rossi forma fisica e testa scadenti, e Montolivo bocciato) ed un attacco Balotelli e Giovinco, questo schieramento potrebbe darci qualche garanzia in più. Sono toppe dell’ultima ora, non soluzioni provate e studiate. Un altro fallimento, dopo quello mondiale, certificherebbe definitivamente la morte delle nostre istituzioni calcistiche, ammesso che non siano già moribonde. Per lei primario?
Buongiorno al Primario e ai suoi Pazienti Campioni d’Italia tristellati. Parlo per me (e non potrebbe essere diversamente), scrivo da un bel po’ di tempo, prima sul “sassolino” ora nella “Clinica”, a seconda delle opinioni, ho scritto cose da cui trarre spunti per discutere o immani fesserie, ma credo di poter dire che (quasi) mai ho usato il turpiloquio, la volgarita’ o l’insulto personale, aldila’ dei normali sfotto’, fino a quando un pezzo di merda, tra l’altro portabandiera del rispetto per i morti, non ha usato la tragedia personale di un ex giocatore juventino per darci delle bestie. Ho gia’ scritto in precedenza che mi va bene tutto, ma non sopporto che si venga a sindacare in quello che devo o non devo fare di fronte ai sentimenti personali. Ricordo di aver discusso anche con un amico juventino che pretendeva di darmi lezioni morali sul ricordo per i morti. Sig. Beccantini lei è padronissimo di censurarmi, e di eliminare i miei commenti, ma io continuero’ a rivolgermi al pezzo di merda svizzera per quello che è, un pezzo di merda.
Beck, d’accordissimo, ma anche no, nel senso che se uno continua ad andare su un blog di Juventini con i copia incolla di Travaglio e Settore a rompere i coglioni dalla mattina alla sera, l’insulto se lo cerca.
e ccheccavolo!!!