Una riflessione, prima di buttarci sugli Europei. Questo non è un blog, questa è una Clinica aperta 24 ore su 24. A volte le terapie funzionano, a volte no. Il Primario non rifiuta nessuno, per principio. E non censura nessuno, per scelta, a rischio e pericolo del buon nome della struttura (voce dal fondo: ma chi se ne frega).
Ribadisco: agli indulti preferisco gli insulti. Purché siano diretti al sottoscritto, e non fra i pazienti. E meno che mai ai morti. Non dovrebbe essere difficile, in un Paese civile: evidentemente, questo non lo è; o non lo è più la mia Clinica. Se fossimo all’interno di un normale blog, temo che la maggior parte degli «inquilini» sarebbe già stata espulsa. Lo sapete, detesto i filtraggi: mi ricordano i metodi della Stasi. Non vorrei, però, che alcuni frequentatori mi costringessero a gambizzare il mio senso di libertà .
L’urlo ha un peso; e anche l’invettiva. Sono sassi da portare in tasca, sono fionde da usare per difendere il proprio pensiero. A patto di non esagerare: nessuno vi nega la libertà d’espressione. L’uso indiscriminato del passamontagna rende ancora più losco il clima. I pitali che lasciate la sera tracimano di rancore, di odio, di livore: e per che cosa? Per il terremoto che ha colpito l’Emilia? Per la disoccupazione dilagante che sta falciando la fiducia dei giovani? No: per le stelle di Agnelli o il tavolino di Moratti.
Non ho le certezze dei miei degenti, e non dico che siano spunti banali: sarebbe come sputare sul piatto dove ho mangiato per 40 e passa anni. Vogliamo però, tutti insieme, fissare un limite, un confine? Ogni argomento vive di luce propria per quattro-cinque commenti, poi precipita nell’oltraggio trasversale. Se i temi annoiano, liberissimi di cambiare ambulatorio, medico, primario. Pongo una sola condizione: non insultatevi; insultatemi.
@alessandro, sono d’accordo con te, nemmeno io tiferò mai contro la nazionale, purtroppo però per questa nazionale non prevedo grandi fortune: la squadra è mediamente mediocre, (e non è che prandelli abbia lasciato a casa chissachi), alcuni giocatori chiave sono infortunati o lo sono stati (chiellini, barzagli, cassano rossi) e prandelli ha dimostrato di avere poco polso per gestire situazioni difficili (caso criscito, bonucci, buffon). La vedo molto dura anche perchè oltre a pirlo non vedo chi possa prendere per mano questa squadra , nel 2006 i giocatori avevano un’altra qualità e un’altra esperienza internazionale.
Scritto da Riccardo Ric il 4 giugno 2012 alle ore 18:20
Io non tiferò mai contro la Nazionale. Non lo facevo quando c’era Sacchi, figurarsi se lo faccio oggi. Prandelli è un ottimo allenatore e mi sembra anche una brava persona, ma caratterialmente, col suo codice etico, mi sembra che tenda un po’ troppo al pretino, od al capo famiglia del mulino bianco.
Ah, se Barzagli doveva farsi male, meglio adesso che tre mesi fa….
Aggiornamento sui pensieri di Riccardo Ric. Prandelli mi ha profondamente deluso con l’affaire Criscito….e di conseguenza ancor più con l’affaire Bonucci e poi anche con quello Buffon. Prevedo un disastro per l’Italia e la cosa mi lascerà assolutamente indifferente, se non contento.
Mi spiacerebbe solo se giocasse titolare Giaccherini. Per lui, e solo per lui, potrei tifare Italia anche stavolta.
Scritto da ezio maccalli il 4 giugno 2012 alle ore 12:39
Concordo. Però dovremmo, in generale, andare oltre i giornalisti ed essere meglio di loro.
( Dalla Cina sei tornato in splendida forma, stai scrivendo roba liberal sull’andante spinto…..Ma lo so che durerà poco, purtroppo..:))
3 giugno 2012 | 0 Commenti
Morto Alessio Bisori, il nazionale pallamano si è suicidato
Una tragedia questa mattina ha sconvolto il mondo della pallamano: Alessio Bisori, giocatore dell’Ambra di Poggio a Caiano e della Nazionale italiana, è morto sotto un treno nei pressi della stazione di Bologna. Secondo le prime ricostruzioni il giovane 24enne si è suicidato gettandosi sotto le rotaie di un convoglio in arrivo.
Ad avvalorare la tesi del suicidio le testimonianze di alcuni presenti alla scena che hanno visto Bisori sdraiarsi sul binario e il biglietto d’addio rinvenuto nella sua stanza d’albergo del capoluogo emiliano destinato alla famiglia del ragazzo sul quale avrebbe scritto ‘Non riesco più a vivere‘. Misteriose ancora le cause che hanno portato il giovane ragazzo al gesto estremo.
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Alessio Bisori
Alessio Bisori da Bologna avrebbe dovuto raggiungere il raduno della Nazionaledi pallamano a Fasano, in Puglia nella provincia di Brindisi, per prepararsi insieme ai compagni, agli ordini del selezionatore Franco Chionchio, in vista del torneo di qualificazione agli Europei del 2014, in programma a Bari dall’8 al 10 giugno. Punto di forza del club pratese dell’Ambra, poteva vantare anche ben 54 presenze con la maglia azzurra.
Il presidente della federazione, Francesco Purromuto, ha espresso alla famiglia del giocatore «il più profondo cordoglio del movimento. Con la scomparsa di Alessio Bisori la pallamano italiana perde uno dei suoi più giovani talenti e un punto di forza della Nazionale azzurra» disponendo un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive della pallamano che si disputeranno in Italia oggi e nel prossimo week-end. Inoltre la Nazionale italiana di pallamano al torneo di Bari giocherà con il lutto al braccio.
Intanto Buffon ha delle crisi mistiche
http://img24.imageshack.us/img24/6898/uomom.jpg
Scritto da ezio maccalli il 4 giugno 2012 alle ore 16:11
Mi risulta che Sanchez sia un titolare del Barcellona, non esattamente una squadra qualsiasi.
Luca, ognuno di noi farebbe giocare la “sua” Juventus, la “sua” squadra figcalciopoli etc…. per quanto mi riguarda reputo Prandelli un buon allenatore e niente più…. a diferenza di Riccardo Ric son contento che non sia alla Juve……. ma mi metto nei suoi panni: in generale c’è in giro una gran mediocrità a livello di calciatori italiani….. di statura internazionale non ne vedo…. certo puoi rispolverare i Nesta, gli Inzaghi, i DelPiero i Totti, i Gattutso…………ma è tutta gente con un’autonomia di 25 minuti al massimo…….. nessuno di questi può giocare in maniera competitiva tre partite in una settimana a quei livelli, con l’estate che (forse) arriva……. Prandelli ha fatto delle scelte, per una ragione o per l’altra gli sono mancati giocatori sui quali puntava (Rossi, Cassano… lo so che è lì, ma è un Cassano al 50% se va bene e già non è un campione quando è al 100% ) alcuni han ciccato la stagione (Aquilani, Montolivo)….. altri (Matri, Quagliarella non son decollati) . Dietro sperava che i tre della Juve più Maggio gli dessero certe garanzie e adesso gli viene a mancare Barzagli proprio mentre si accingeva a cambiare assetto ………
quando fai il selezionatore puoi affidarti ad un blocco che funziona e sposarne l’assetto con innesti mirati.. oppure provi a fare una squadra con una sua identità e vai su quella strada…. Prandelli ha provato la seconda via, ha avuto discreti risultati nelle qualificazioni ma adesso si trova per i motivi sumenzionati a ripartire quasi da zero……..
siamo a posto chiellini rientra da un infortunio mentre barzagli è ko per venti giorni….