Una riflessione, prima di buttarci sugli Europei. Questo non è un blog, questa è una Clinica aperta 24 ore su 24. A volte le terapie funzionano, a volte no. Il Primario non rifiuta nessuno, per principio. E non censura nessuno, per scelta, a rischio e pericolo del buon nome della struttura (voce dal fondo: ma chi se ne frega).
Ribadisco: agli indulti preferisco gli insulti. Purché siano diretti al sottoscritto, e non fra i pazienti. E meno che mai ai morti. Non dovrebbe essere difficile, in un Paese civile: evidentemente, questo non lo è; o non lo è più la mia Clinica. Se fossimo all’interno di un normale blog, temo che la maggior parte degli «inquilini» sarebbe già stata espulsa. Lo sapete, detesto i filtraggi: mi ricordano i metodi della Stasi. Non vorrei, però, che alcuni frequentatori mi costringessero a gambizzare il mio senso di libertà.
L’urlo ha un peso; e anche l’invettiva. Sono sassi da portare in tasca, sono fionde da usare per difendere il proprio pensiero. A patto di non esagerare: nessuno vi nega la libertà d’espressione. L’uso indiscriminato del passamontagna rende ancora più losco il clima. I pitali che lasciate la sera tracimano di rancore, di odio, di livore: e per che cosa? Per il terremoto che ha colpito l’Emilia? Per la disoccupazione dilagante che sta falciando la fiducia dei giovani? No: per le stelle di Agnelli o il tavolino di Moratti.
Non ho le certezze dei miei degenti, e non dico che siano spunti banali: sarebbe come sputare sul piatto dove ho mangiato per 40 e passa anni. Vogliamo però, tutti insieme, fissare un limite, un confine? Ogni argomento vive di luce propria per quattro-cinque commenti, poi precipita nell’oltraggio trasversale. Se i temi annoiano, liberissimi di cambiare ambulatorio, medico, primario. Pongo una sola condizione: non insultatevi; insultatemi.
Pazienti, vado. Buon appetito a todos. Una visita nel pomeriggio dovrei farla.
Il Primario
Appunto Roberto, perchè solo la Juventus? Poi i verginelli prescritti interisti arrivano qui e vengono a darci dei ladri ecc. ecc. ecc. e la discussione trascende.
Buon giorno, Alessandro. Grazie della critica e del resto. Ha colto nel segno. Sono troppo voltairiano, amo troppo il confronto. Troppo. Speriamo che i Pazienti capiscano almeno il mio Piave, le non offese ai defunti. Si possono discutere anch’essi, ci mancherebbe, ma senza scadere nel trivio.
Si, Axl, lo sapevo (perlomeno di Inter-Lecce). Ma è ovvio che certi giornali e certi siti internet più seguiti nel calcio sono in grado di puntare certe notizie (o illazioni, perchè finora di notizie certe ce ne sono poche) piuttosto che altre. Ed è lì che poi sorge il sospetto. Perchè solo la Juventus, indirettamente stavolta?
Buon giorno a tutti.
Io su questo blog mi trovo bene. Mi piace. A mia memoria, non ho mai avuto problemi: io rispetto gli altri pazienti e loro rispettano me. Mi è capitato di leggere insulti, soprattutto tra juventini ed interisti. Ecco, io ora vorrei fare, se possibile, una critica a Beck. Secondo me lei, molto spesso, è troppo buono, troppo di manica larga. Se mettesse un limite oltre il quale non andare ne guadagnerebbe la qualità della discussione, la quale cosa non significa censurare gli interventi di questo o quell’utente. Detto questo, io la ringrazio della sua pazienza e del tempo che ci dedica.
Mi perdoni Roberto se mi intrometto, lei ha scritto…………”(se ci fosse nelle indagini anche qualche nome di calciatore o tecnico tesserato di Milan e Inter o altre avversarie, forse sarei esaltato anche io come adesso sono esaltati i milanisti e gli interisti)”……..Il punto è proprio questo, lei (forse) non sa che nelle indagini sono venute fuori le partite Napoli-Milan, inter-Lecce e Chievo-inter e (forse) non lo sa perchè al 99% dei media italiani non interessa farlo sapere, interessa la falsa notizia delle scommesse di Buffon e della prossima perquisizione della camera di Bonucci.
Ezio, concordo con te anche perchè il clima generale è stato avvelenato già dall’inizio, come si dice: il pesce puzza dalla testa. E oserei dire che la troppa cultura anti-sportiva in Italia e il non saper perdere derivano proprio dagli atteggiamenti discutibili del giornalismo e di chi ‘comanda’ le regole del calcio.
Ezio, infatti: mai scritto che è colpa dei pazienti, scritto di non insultarvi fra di voi e oltraggiare i defunti. Tutto qui. Sai che, per me, le peggiori categorie d’Italia sono i giornalisti e i procuratori, in ordine non necessariamente alfabetico. Anche se poi si leggono i giornali in base alla propria tessera, ma questo è un altro discorso e non ci assolve dai peccati di sensazionalismo.
Grazie a lei, gentile Roberto. “Credo che bisogna lasciar stare il tifo per il club piuttosto che un altro (se ci fosse nelle indagini anche qualche nome di calciatore o tecnico tesserato di Milan e Inter o altre avversarie, forse sarei esaltato anche io come adesso sono esaltati i milanisti e gli interisti)”. Il nodo è proprio questo. L’esigenza costante, viscerale di un nemico sul conto del quale scaricare tutto. A volte lo merita, a volte no. Siamo il Paese dei campanili e dei campanelli, suonati all’alba dagli investigatori.
Roberto, non si tratta di discutere di argomenti, purtroppo il clima, attorno a questi argomenti, è stato avvelenato (e continua ad esserlo) da chi ha trattato le questioni in quel modo………….. e si chiamano federazione, stampa (la stragrande maggioranza) e dirigenti di squadre ed alcuni calciatori……
seminando vento si raccoglie tempesta…….
non è solo colpa dei tifosi/blogghisti…… anzi, è colpa di chi ha seminato vento/odio o perlomeno amplificato……..