Sono deferimenti, non sentenze: mai dimenticarlo. Il piatto forte è la doppia omessa denuncia contestata da Stefano Palazzi ad Antonio Conte. Niente illecito, niente archiviazione. Appartengo al plotoncino di «quelli che» Carobbio è credibile fino in fondo o no. L’omessa denuncia puzza troppo di omesso coraggio. Nei panni di Conte, e dei suoi avvocati, rinuncerei al patteggiamento: se penso di essere innocente, nessun processo mi farà paura.
Non colgo i germi del complotto (sarebbe l’ennesimo): Palazzi piace agli interisti quando inchioda la Juventus; e agli juventini quando coinvolge Giacinto Facchetti e Massimo Moratti. Il sentimento popolare della Clinica ne è specchio fedele. C’è poi il caso di Udinese-Bari 3-3, con l’omessa denuncia di Simone Pepe e il tentativo di illecito di Leonardo Bonucci: non mi sembra periferia dell’impero, anche se per tutti il cuore (dell’impero) era, e rimane, Conte.
Certo, sarei curioso di sapere anch’io che fine ha fatto Massimo Mezzaroma, il presidente del Siena; e perché sono stati ignorati tutti i giocatori (del Siena) presenti alla famigerata riunione tecnica in cui Conte li avrebbe invitati a «stare tranquilli». Ognuno ha i suoi dubbi da calare, come se fossero carte: non tutti, però, hanno in mano un asso o un jolly. Ripeto, per i verdetti sportivi di questa puntata di Scommessopoli, puntata senza ironia, c’è ancora (poco) tempo. Lo scandalo ha coinvolto le indagini di tre procure: Bari, Cremona, Napoli. Salvo rare eccezioni, il tifoso non vuole giustizia: vuole la «sua» giustizia; è sempre stato così – in Italia, soprattutto; e ben prima di Calciopoli – e sempre sarà così. Grazie, anche, agli slalom di Palazzi. Per l’ultima volta: se Carobbio è credibile come sembrava che fosse, perché non abbinare l’illecito a Conte; e se non lo è, perché lavarsi le mani con l’omessa denuncia?
Da questi ultimi post si nota come abbiate bisogno di nemici(Alessandro),senza non siete in grado neanche di allacciarvi le scarpe.In attesa dell’avvocato difensore notturno(vampiro Bilbao)….
Scritto da Roberto Beccantini il 27 luglio 2012 alle ore 20:26
Intervento da…”unico paziente in cura” che…agli “indulti preferisce gli insulti”.
Poi però non se la può prendere se qualcuno la…prende in parola.
Io ho sempre detto che chiunque insulti sbaglia…e non li preferisco a …niente altro, neanche all’ipocrisia pelosa di alcuni o alla tracotanza ignorante di altri, impuniti.
Veda Lei…dove si vuol collocare che…lo staff medico calibrerà la “cura” personalizzandola al suo attuale stato patologico.
Torniamo a ragionare sul campo e sulla prossima prima partita ufficiale della stagione, la finale di supercoppa. Potrebbe esserci conferma del modulo 3-5-2. In porta giocherà sicuramente Storari (con il giovane Leali in panca che spero verrà confermato in rosa), la difesa è il reparto più a rischio (Lucio, Masi, uno tra Chiellini e Barzagli se si preparano bene), il centrocampo è presto deciso, scelte inevitabili (Lichtsteiner, Vidal, Marrone, Asamoah, De Ceglie) e in attacco credo Vucinic e Quagliarella/Matri. Il rischio è nel reparto difensivo e occorrerà acquistare presto un sostituto di Bonucci e magari confermare Masi che potrà servire visto l’infortunio di due mesi circa di Caceres. Questi siamo.
Patteggiare ?se è innocente? Conte sei un Leccese, da come li conosco io sono molto orgogliosi .Vai avanti, smerdiamo questa federazione che conosce solo i colori della nostra juve . Quando c’è da prescrive conosce solo l’Inter e altre società.Presidente fatevi valere andiamo via da questa federazione antijuventina.
cosa mi piacerebbe? lo spettacolo melodrammatico……….Conte (ma anche Pepe e Bonucci) che vanno a processo, si beccano la loro squalifica…….. poi convocano una conferenza stampa, e dicono che lasciano il calcio italiano, perchè sono innocenti ingiustamente condannati, e che allo scadere della squalifica torneranno ad allenare e giocare all’estero…..
la Juve che rinuncia ad iscriversi al prossimo campionato italiano, alla champion’s, si iscrive ad un campionato straniero, magari partendo dalla divisione inferiore, e nel frattempo, fa una guerra spietata alla Figcalciopoli, porta a processo gli “incompetenti” vince i processi, e li manda sul lastrico, e il calcio italiano, questo, puff, sparisce…….. e riparte dal Lecco dal Biassono e dal Fanfulla di Lodi…..
ma ovviamente “CheGuevara è morto, e mai più ritornerà” (F.Guccini)……….
quindi patteggiamo il minimo delle pene
Scritto da ezio maccalliil 27 luglio 2012 alle ore 18:03
Riportato integralmente perchè troppo bello GRANDE EZIO!
Ps: buongiorno a tutti
Felice di concordare con Lei sulla linea dura, Beccantini: “se penso di essere innocente, nessun processo mi farà paura.”
Per ciò che attiene ai “germi del complotto”, nemmeno io credo che ci sia, ma solo per l’inettitudine manifesta dimostrata da Palazzi in questi anni. Un magistrato dal refuso così facile che, ove fosse affidatario di un probabile complotto, sarebbe subito da sostituire per far sembrare la cosa un minimo verosimile (all’incontrario). Che poi, questa sottospecie di inquirente piaccio a interisti e juventini per opposti motivi è vero, ma il peso di questo piacere depone largamente da un solo lato.
Dissento energicamente, invece, quando Lei sostiene che “il tifoso non vuole giustizia: vuole la «sua» giustizia.” Il tifoso vero sa giudicare e sa soffrire, Beccantini, sa inghiottire amaro e sa arrendersi di fronte all’evidenza. L’hanno dimostrato i tifosi dell’Atalanta solo pochi mesi fa, l’hanno dimostrato i tifosi juventini non toccando un solo cassonetto nel 2006, l’hanno dimostrato i tifosi dei Rangers Glasgow, della Triestina, della Spal e tanti altri. Essere tifosi non significa avere una predisposizione naturale alla cecità. Significa tante altre cose che il mio pudore e il mio rispetto per Lei mi suggerisce di non elencarle.
Nel 2006, di fronte allo stupore di mio figlio, chi Le scrive fu il primo a dirgli che, qualora le nostre responsabilità fossero state accertate, era giusto subire una pena conseguente, a costo di essere cancellati dalla storia del calcio. Non lo dicevo così per dire, mi creda: lo dicevo perché sapevo come stavano le cose, perché avevo visto le partite, le avevo sudate come i nostri giocatori, sapevo e so che il campo dice sempre la verità per chi lo sa guardare con occhi romantici, ma disincantati, sapevo che noi eravamo noi e che nessuno poteva batterci sopra quel prato. E il campo dice la verità anche quando si bara, se chi guarda è un vero tifoso innamorato della propria squadra in conseguenza del fatto che è innamorato del calcio. Non certo se chi guarda è un rovesciacarte di professione.
Trovo un po’ inusuale il commiato di Alessandro da questo blog. Di solito io non apprezzo chi si vuole ‘ingraziare’ qualcuno, tipo il Primario Beck. Mi sono scontrato con lui ieri con qualche battibecco ma è finita lì e soprattutto erano solo battutine. Però ho sempre colto l’anti-juventinismo dilagante che ormai dimora e divampa negli ultimi anni come malcostume del paese e Alessandro nei suoi puntuali e ripetuti commenti era l’esempio lampante. Quando ha lanciato la frase delle ‘vittorie discutibili’… come dei bimbi al gioco della vita che non ci stanno a perdere in dialettica. Anche io l’avevo buttata sulla storia delle vittorie, perchè di solito non si dice: chi vince ha sempre ragione? Credo invece che la verità sia: chi vince, da fastidio, alla lunga.
@ 3: Si sbagliò a lasciare Bonucci in Nazionale agli Europei, si doveva optare per l’uguale misura come con Criscito. Intanto però: il primo è arrivato fino in finale (a rischio infortuni che sono un danno collaterale per il club Juventus, come è puntualmente successo per Chiellini, per una legge delle probabilità) e soprattutto adesso è deferito per illecito sportivo. Il secondo? Attende, almeno fino ai prossimi mesi. Questa è la disparità di trattamento, a voler essere pignoli.
“3″ presi la vicenda Criscito particolarmente a cuore, denunciando anche la disparità di trattamento nei confronti di Bonucci e non perchè, secondo me, giocatore della Juventus, ma perchè molto meno sacrificabile, sul piano tecnico, dell’ex difensore del Genoa. Ed inoltre anche perchè, in quel momento, meno coinvolto mediaticamente, visto che lo spettacolare blitz a Coverciano riguardò solo Criscito. Ma sul piano giuridico, e quindi del patetico codice etico, la loro posizione era la stessa.
E per quanto mi riguarda, il mio pensiero era no o entrambi dentro o entrambi fuori, ma entrambi dentro, e senza nemmeno pensarci troppo.
3 io non intervengo molto ma leggo tutti i gg tutti gli interventi e sulla faccenda Bonucci Criscito credo che la maggioranza di noi tifosi gobbi si sia espressa in maniera inequivocabile o tutti e due a casa o nessuno dei due. La federazione è stata come al solito poco coraggiosa e ha scelto la soluzione più comoda mi pare anche in contrasto con Prandelli.
Detto questo dico anche la mia su Conte, fossi in lui non patteggerei ma mi farei tutti i gradi di giudizio.
Saluti