Andrea Agnelli: «I nostri scudetti sono trenta sul campo».
Zdenek Zeman: «Gli scudetti della Juventus sono ventidue-ventitré, se va bene».
Massimiliano Allegri: «Calcolando la serie B, gli scudetti della Juventus sono trentuno».
Andrea Agnelli: «Calcolando i campionati di serie B vinti, le stelle del Milan sono due».
Andrea Agnelli (all’atto dei deferimenti di Conte, Bonucci, Pepe): «Piena fiducia nella giustizia sportiva».
Andrea Agnelli (dopo lo «spatteggiamento» di Conte): «Sistema dittatoriale».
Giancarlo Abete: «Parole inaccettabili».
Aurelio de Laurentiis (dopo la «spremiazione» di Pechino): «Non ce l’ho con la Juventus, ce l’ho con Mazzoleni e la Lega».
Massimo Moratti (richiesto di un parere sulla «spremiazione» del Napoli): «Avrà avuto i suoi motivi».
Zdenek Zeman (alla domanda: Conte, squalificato per dieci mesi, è giusto che alleni?): «Un allenatore squalificato per più di tre mesi non dovrebbe allenare nemmeno durante la settimana».
John Elkann: «Penso a Massimo Carrera che, in una partita, ha vinto più del signor Zeman in tutta la sua lunghissima carriera».
Cesare Prandelli: «Non sono d’accordo con Zeman, il regolamento dice che Conte può allenare».
Maurizio Zamparini: «Zeman sbaglia, le regole sono dalla parte di Conte».
Giuseppe Marotta: «Pensi, Zeman, al 3-3 di Lecce-Parma e ai motivi che lo spinsero, negli ultimi minuti, ad abbandonare la panchina, dando le spalle al campo».
Franco Baldini: «Zeman ha espresso un parere personale, ma tra sentenze e illazioni c’è una bella differenza».
53 anni
47 di tifo
18 scudi
il primo all’ultima giornata nel 66/67 (chiamando al telefono, emozionatissimo, mio padre al lavoro)
1) 1 ogni 2,41 (riccardo)
2) 1 ogni 2,55 anni ( dimasdumas)
La mia media è 1 ogni 2,61 anni… (spero di rimanere un po’ sul podio…)
Buon week end a tutti!
Riccardo
54 anni
46 di tifo
18 scudi
il primo all’ultima giornata nel 66/67 indovina vinto su quale squadra?
La mia media è 1ogni 2,55 anni
la tua 1 ogni 2,41
Sei più fortunato tu ma io non mi lamento
Saluti
X riccardo Ric delle 13:06 – Ti faccio il copia e incolla di un mio post ferratostiano: “X alessandro 1 – Guarda che anche io sono molto preoccupato. Quest’anno avremo due avversarie veramente agguerrite, il Napoli e la Roma. e, come tu fai rilevare, ne vedremo delle belle. Anche a Pechino ne stavamo vedendo delle belle. Ma i valori tecnici e morali spesso sono più importanti anche degli intrallazzi. Con ciò voglio dire che non dobbiamo mai dimenticare che saremo noi i migliori arbitri del nostro destino. Comunque sarà importante che si domostri da subito come nella Juve nessuno, e sottolinio nessuno, è disposto a subire. Noi non abbiamo bisogno né di essere compatiti nè di essere difesi da falsi e faziosi moralisti nè di essere simpatici. Adesso vado a festggiare il Ferragosto con la mia famiglia . Tanti auguri anche a te.
Scritto da il martinello il 15 agosto 2012 alle ore 12:05″
Come vedi In molte cose la pensiamo allo stesso modo. Magari non concordiamo sul “come”. Ma questo è un altro discorso. Ariciao.
Vado, Pazienti. Buona giornata, buon appetito, buona Premier.
Il Primario
ciao Martinello.
Ma poi decide sempre il campo. Martinello, sono 40 anni, in 48 di vita, che tifo Juve, in una regione particolarmente Juventina, ma anche particolarmente antijuventina. La stagione appena conclusa è stata la mia 41esima, ed ho vinto, sul campo, 17 scudetti. Niente male come media. E’ vero quanto è scritto nell’articolo ed è vero quando dici, ma non si combatte l’antijuventinità , ( che esiste ed è spesso scorretta) usando le loro medesime armi, altrimenti non c’è più distinzione. L’unico scenario consono per la Juve è il campo di calcio, non sono le aule di Tribunale, non sono le prime pagine dei giornali. “Basta che fai mente locale in quali condizioni psicologiche abbiamo disputato la Supercoppa”. Beh, ne ricordo di ampiamente peggiori e comunque abbiamo spesso vinto, come del resto abbiamo vinto la sfida contro il Napoli. E non per favoritismi arbitrali, come invece stanno blaterando i napoletani e non solo loro, ma perchè sul campo siamo stati i più forti e non solo tecnicamente, ma anche di testa. Poi, Variale ha fatto imbelvire anche me, è giusto dirlo e denunciare la sua disonestà intellettuale. I giocatori della Juve devono sopportare pressioni psicologiche ampiamente maggiori dei loro colleghi, anche di squadre importanti. Fa parte di quel bagaglio necessario per essere, come si suol dire, ” giocatore da Juve”. La Juve è questa Martinello, ma non devo certo spiegarlo a te, tifarla è un privilegio e trovare il metodo di combattere l’antijuventinità senza cadere nei medesimi meccanismi dei nostri avversari, e senza vedere fantasmi dappertutto, è compito difficile, ma non dobbiamo mai cessare di cercare di trovarlo.
Vede, Martinello, mi creda: io che l’ho conosciuta personalmente, il Martinello della Clinica è proprio un altro, è proprio un malato. Me ne duole tanto. Stiamo parlando di pallone, non lo dimentichi mai.
X il bech delle 11:51 – Veramente a me sembra di averlo messo da parte il machismo. A schifezza svizzera, per educaiozne, un sluto al mattino e uno alla sera.
X Riccardo Ric – Mi casca a fagiolo un posto che ho appena letto su TUTTOJUVE e di cui faccio il copia e incolla “L’ISOLA FELICE “ISOLATA”
18.08.2012 10:00 di Massimo Pavan articolo letto 4610 volte
A vedere le immagini, sentire i commenti, le valutazioni e la passione bianconera di due giorni fa a Villar Perosa la Juventus appare più che mai una grande famiglia unita e coesa. Massima affluenza a qualsiasi avvenimento, trofei, coesione tecnico- societaria nonostante sia stata decapitata a livello di partite ufficiali la guida tecnica, stadio pieno, giocatori felici e anche un pizzico di ambizione. Insomma un’immagine che stride con quella del calcio italiano fatta di pressapochismo, gente che aspetta i “regali” per fare gli stadi, persone che non sanno decidere in federazione, altre che decidono a senso unico. Allargando al quadro media vediamo giornali e direttori amici che cambiano bandiera come i calzini, altri che dovrebbero essere imparziali che si fanno “ospitare”, oltre ai soliti media figli del padrone. Il quadro viene completato dai vecchi tromboni senza palmares che invidiano la Juve e “sputano” fiele spesso e volentieri. Quadro desolante, triste, per questo la Juve e’ sempre più una mosca bianca, un’isola felice invidiata che tutti vorrebbero deturpare. Tanti nemici e tanto onore, vincere e’ l’unica cosa che “Conte…” fortunatamente abbiamo lui, anche se non si vede c’è e come se c’è. ”
Vedi, caro Riccardo, io ho parlato di potere politico ma in effeti avrei dovuto parlare di “potere mediatico” che, però, come è noto, è manovrato dal potere politico. Non so se la squadra Juventus dia fatsidio perché è la più forte del campionato (sul punto se ne potrebbe discutere) ma sono sicuramente convinto che è la nostra organizzazione, il nostro tifo, la mostra storia, il nostro stadio, le nostre vittorie che annilichiliscono i nostri avversari. La “nostra isola felice” inespugnabile sulla quale nessuno riesce ad approdare se non con metodi scorretti e ambigui. Basta che fai mente locale in quali condizioni psicologiche abbiamo disputato la Super Coppa. Ormai tutti erano convinti che avrebbe dovuto vincerla il Napoli. Sembrava che in campo ci fosse solo la squadra vesuviana e non era vero perchè anche dal punto di vista territoriale la partita l’abbiamo vinta noi. E poi tutta la canea contro l’arbitro, la sceneggiata della mancata presentazione alla premiazione, gli interventi dei soliti noti, addirittura la denuncia alla procura di Roma e alla Federazione di Mazoleni per associazione a delinquere. Beh!,se non sono queste manifestazioni della volonta di imporre un potere politico prevaricatore, alllora della vita, a 74 ani, non ho capito un cavolo. Poi è ovvio che qulache volta venga la voglio di mandare tutto a quel paese. Ma a questo punto penso che, se lo facessi, farei il loro gioco. E’ questo che loro vogliono, farci fuori. Non li hai sentiti come ci invitano a tener fede alle nostre minacce quando qualcuno paventa l’idea di andare a giocare un altro campionato? Non vedono l’ora. E allora noi dobbiamo stare qui, rintuzzarli in ogni circostanza. Come diceva un mo amico: Chi lo duro lo vince! Ciao.
Finalmente, Riccardo Ric, il Primario raccoglie cicche di saggezza dalla spazzatura: il calcio d’agosto non è calcio. Trofeucci assortiti, inclusi.
ah, a proposito, il trofeo berlusconi è l’unica partita della juve della quale mi interessa un fico secco….