Alla prima Juventus di campionato manca solo il ruttino del dopo cena. Pancia piena, gambe molli, testa lontana dal Parma. Sarà il periodo, d’accordo, ma attenzione: la sindrome del complotto non aiuta a scacciare le ambigue coccole del calcio d’agosto, a maggior ragione se prodigo di vittorie (Supercoppa, trofeo Berlusconi). Né credo che la brutta figura sia da ascrivere alla latitanza di Conte: non mi risulta che a Pechino o a San Siro in panchina ci fosse lui
.
In qualità di presidente dell’associazione Giùlemaninedagiovinco mi assumo le mie responsabilità , anche se inchiodarlo in attacco non ha senso: ha bisogno di spazio. Donadoni è un allenatore che non frequenta i salotti ma sa come si deve giocare da primi della classe e, soprattutto, contro i primi della classe. Il suo Parma aveva chiuso l’ultimo campionato con sette vittorie. Si è difeso per forza, non per scelta.
La Juventus ha regalato un tempo. Sembrava tornata all’inverno dei lunghi pareggi: poco pressing, zero tiri. Alla ripresa, il cambio di marcia: venti minuti vecchio stile, Vidal più largo, Asamoah su tutti (e la fascia non sarebbe nemmeno la sua reggia). Venti minuti, non di più: dopodiché, troppi sbadigli e, nel finale, troppe occasioni agli avversari. Il pilota automatico è uno strumento che va inserito a tempo debito.
Meglio questi «giudici» di altri: satira politica, ça va sans dire. Russo passerà alla storia come il primo giudice di porta ad aver concesso un rigore nel campionato italiano (poi parato da Mirante a Vidal): netto il contatto Mirante-Lichtsteiner, ma azione viziata dal fuorigioco dello stesso Lichtsteiner (assistente Petrella, dico a lei). Ciampi, in compenso, passerà alla storia eccetera eccetera per aver smascherato il primo gol-fantasma (di Pirlo). Questione di centimetri. Immagino l’invidia di Galliani.
Gentile Iosonoblatter, bon giorno. Allora, qual è una partita della Juventus, del Milan, delle romane, del Toro – di un grande avversario, insomma – che le è rimasta impressa? Grazie.
Scritto da Roberto Beccantini il 30 agosto 2012 alle ore 12:12
……povera memoria …… al momento mi sovviene un milan/RM finito 5-0 o 5-1 del secolo scorso mi pare … per il resto mi devo concentrare, a meno di ricorrere ad un Perugia/juve del 2000 o del 2001…ma forse non vale … :)
Buon appetito, sig. Beccantini.
Ho capito Beck. Era Berbatov e non Cristiano Ronaldo, certo, si doveva chiudere. Credo solo che non sia andata proprio così, tra le vicende frenetiche di ieri pomeriggio/sera, per la brutta figura… poi potrei sbagliarmi, il Verbo non appartiene nemmeno a me, non scherziamo. Resta un fatto: c’è senz’altro di meglio in giro, tra i dg o ds, per una grande squadra come la Juve (o altre), solo che io non vedo francamente dove sia il meglio.
C’ero, Alèmichel, c’ero…
Gentile Axl Rose, certo. Ma se tanto mi dà tanto… Spero di sbagliarmi. Grazie della precisazione. Un caro saluto.
La PARTITA del toro è il derby vinto 3-2 con tre gol in tre minuti. Ho anche perso una scommessa goliardica al liceo.
Sig. Beccantini, prima di lanciarsi in questi giudizi sulle persone specifichi sempre che sta parlando solo di calcio. Qualcuno potrebbe non capirlo.
Pazienti, vado. Buon appetito, buon sorteggio. A domani, salvo blitz su Ipad.
Il Primario
Buon giorno a lei, gentile Little Lions.
MacPhisto, abbia pazienza. Io non criminalizzo Marotta, la cui somma dei mercati juventini porta, a mio avviso, a 6.5 (scritto su Eurosport,com). Nello stesso tempo, non posso non fissare la realtà . Aver fatto una brutta figura non significa aver stuprato una vecchietta, scusi il paragone. E neppure aver assaltato una banca. Significa aver fatto una brutta figura. A maggior ragione, se sei dg della Juventus (o dell’Inter, o del Milan: di una grande società ). In ballo, non c’era Leo Messi o Cristiano Ronaldo. In ballo, c’erano Berbatov e i suoi trent’anni. Berbatov, ripeto. Una Juventus va a colpo sicuro, tanto più se parte in seconda posizione, dietro la Fiorentina.
Tutto qua. Non si tratta di essere depositari del Verbo o di stare al calduccio dell’ufficio. Lei sa bene che sono il primo io a ricordarlo, quando è il caso. Se scrivo cuore con la q faccio una brutta figura. Non per questo, mi dovete evirare. Almeno spero.
Un caro saluto.