Chiedo scusa, ma continuo a non cogliere accanimento nei confronti della Juventus. Neppure nei confronti del Milan, se è per questo. Il rigore su Pazzini, a Bologna, non c’era; l’espulsione di Brkic, a Udine, non esiste, dal momento che non esiste la chiara occasione da gol. Lancio-campanile di Pirlo, Giovinco in mezzo a Danilo, Domizzi e Brkic, controllo aereo complicato a prescindere. L’errore di Rizzoli – che, come a Pechino, segnala il penalty e il resto all’arbitro centrale – è tutto qui: nel suggerire il rosso, e non il giallo (a Danilo, comunque; non certo al portiere).
La partita dura un quarto d’ora scarso. Peccato. La squadra di Guidolin veniva dai rimorsi-Champions di martedì notte: già aveva faticato in parità numerica, figuriamoci dopo, in dieci. Pilota automatico, i campioni, e via. Invito a non prendere l’effervescenza di Giovinco per bollicine di champagne: troppo comodo, e troppo facile, in quelle condizioni. Grande con i piccoli, o gli avversari «piccoli» perché menomati: mai avuto dubbi, su questo. Il problema è un altro, il solito: quando diventerà grande con i grandi?
Dubito che i dieci italiani schierati da Allegri a Bologna, undici con Tagliavento, corrispondano a un disegno condiviso: se mai, a un piano obbligato, d’emergenza. Sfortunato con la Sampdoria (due pali), fortunato in Emilia (rigore inventato, papera del portiere): tre punti in due partite, un anno fa erano stati due in tre gare. La tripletta di Pazzini aiuta a pensare positivo. In un campionato povero ed equilibrato come questo ci sta molto, se non proprio tutto: non è da scudetto, questo Milan, ma anche con Ibra non è che offrisse un calcio raffinato e stellare. Aveva il solista che gli risolveva tutte o quasi le sparatorie. Oggi, deve inventarselo.
Beck, scusi voglio essere un po’ maligno (dopo un poker succede anche questo…) non è che siamo già al risarcimento danni?. Qualcosa non torna. L’anno scorso alla prima di campionato Conte adombrò subito l’ombra di un corpontamento arbitrale sospetto. Ora che la questione si è rovesciata lo fanno stare zitto. Bah…
Riccardo, per come la vedo io. Giovinco in qualche modo, si porta la palla avanti e cerca di andare a riprenderla, il portiere si disinteressa del pallone e cerca solo di non far avanzare Giovinco. Rigore? Certamente si, Espulsione? Non lo so, ma dire che è un’ invenzione mi pare esagerato.
Curioso, se si lamenta la Juventus delle regole del processo sportivo tutti si preoccupano di ricordarci che finchè ci sono vanno rispettate, poi viene espulso il portiere dell’Udinese e bisogna cambiare le regole dell’espulsione.
e cmq la regola del rigore più espulsione andrebbe modificata, troppo penalizzante….
si si, confermo: vergognatevi
……..nemmeno Giovinco puo’ sparire.
di fare l’originale a tutti i costi e pure di fare il fenomeno mi interessa una emerita sega. Scrivo quello che vedo e che penso. Il rigore viene decretato per il fallo del portiere, visto che viene espulso, non per la spinta di Danilo, e Brkic è assolutamente incolpevole, non può certo sparire.
…a che serve giocare tutto un campionato? E’ sufficiente giocare il trofeo berlusconi…con partite andata e ritorno…per 19 volte…. da torno riprese sky …da milano riprese mediaset….
Scritto da Iosonoblatter … 22/23 a contarli bene, ma chi si mette contro la fiat/exor? il 2 settembre 2012 alle ore 19:19
…è così attuale che la ripropongo….. :)
Che sia espulsione sicura non io non me la sento di dirlo ma, se guardate bene le immagini, seguite bene il portiere, non guarda nemmeno il pallone, va dritto su Giovinco. Non guarda il pallone e tantomeno cerca di prenderlo, si preoccupa solo di murare Giovinco.
e chi discute l’espulsione credo si debba anche vergognare un po’