Non pensavo, sinceramente, che sarebbe finita come la scorsa stagione, con Luis Enrique. Da quel 4-0 a questo 4-1, identico è stato il film, identica la trama, quasi identico il risultato (anche se il rischio che diventasse tennistico è stato più forte dell’ultima volta).
Finché è stata Juventus contro Zeman tutti noi giornalisti ci abbiamo intinto, golosi, il biscottino. Ma quando si è passati a Juventus-Roma, e nessuno ha più potuto fare domande, le solite domande, le risposte sono state schiaccianti, mortificanti. Come per incanto, la Juve in crisi per 50 minuti a Genova e per 90 a Firenze è tornata la squadra bulimica di primavera. Zeman resta un grande maestro di calcio, come ha ribadito a Pescara, ma credo che a certi livelli abbia fatto il suo tempo. Persino il sottoscritto avrebbe marcato Pirlo: non voglio osare, e sperare, a uomo; ma nemmeno a dieci chilometri di distanza. E, così, Lazzaro-Pirlo si è alzato dal letto, né fasciato né sfasciato come si poteva immaginare. Tutto è cominciato da lì.
Bella Juventus, quattro gol, due traverse, un sacco di occasioni. Bella, non solo schiumante di rabbia. I cambi rispetto a Firenze, dove fu pianto e stridore di denti, sono stati cinque. A questi ritmi, si rischia di passare da un eccesso all’altro: nei giudizi, nelle prestazioni, negli effetti. Non è stata una partita. E’ stata una lezione. Partenza ventre a terra e, nella ripresa, pilota automatico. Ho rivisto il Marchisio dei tempi d’oro. Matri non segnava dal 25 febbraio, Giovinco forse va impiegato proprio così, a gioco in corso e avversari sfatti. A San Siro, contro l’Inter, la Roma aveva aspettato l’avversario, fulminandolo in contropiede. A Torino, la Juventus non le ha concesso il tempo di pensare. E nel calcio moderno, questa è l’unica cosa che conta, o la cosa che conta di più.
….ecco, sig. Beccantini, ora gli ha dato pure del “diversamente intelligente” per essersi fatto condizionare dalla stampa sdraiata. Riguardo le emozioni non c’è ombra di dubbio, il bo(sc)emo è uno degli allenatori piu’ emozionanti del mondo…….per gli avversari.
Gentile Axl Rose, mi perdoni ma sono molto esigente con me stesso e, a scalare, anche con i miei…
le solite 2 noccioline rico…
SÃ, probabilmente non avremmo mai giocato 3 finali di Champions consecutive….
2 euro!!
buongiorno a tutti. un breve saluto. grande STADIO, GRANDE MUSEO, GRANDE JUVE……. peccato per la compagnia….. :-))))
A dire il vero, dopo la partita, ha parlato anche De Rossi…non ha fatto il nome di zeman, ma ha detto che non riesce a capire qual’è il progetto della Roma, giusto che risulterebbe esserci un progetto. De Rossi non ha parlato direttamente di zeman, ma nel paniere c’era, a mio parere, anche zeman! leo
Beck
Qui a parer non mi pare solo mio,su codesta questione, il talebano lo fa lei…
Vabbé Sig. Beck, si parla e si parlerá per anni di Ruby rubacuori, Lavitola e Scilipoti….
Dottore perche mi ha riportato alla memoria quel nefasto Napoli-Juve di supercoppa? Erano i primi segnali in base ai quali maestri di calcio come Bagnoli e Bianchi non dovevano piu essere in grado di competere con i nuovi grandi profeti del calcio-champagne…credo che se avessero costruito sul telaio di quella Juve di Zoff (che comumque aveva fatto terzo e quarto posto, quindi preliminari di champions al cambio attuale) i risultati sarebbero stati ben diversi…