Non pensavo, sinceramente, che sarebbe finita come la scorsa stagione, con Luis Enrique. Da quel 4-0 a questo 4-1, identico è stato il film, identica la trama, quasi identico il risultato (anche se il rischio che diventasse tennistico è stato più forte dell’ultima volta).
Finché è stata Juventus contro Zeman tutti noi giornalisti ci abbiamo intinto, golosi, il biscottino. Ma quando si è passati a Juventus-Roma, e nessuno ha più potuto fare domande, le solite domande, le risposte sono state schiaccianti, mortificanti. Come per incanto, la Juve in crisi per 50 minuti a Genova e per 90 a Firenze è tornata la squadra bulimica di primavera. Zeman resta un grande maestro di calcio, come ha ribadito a Pescara, ma credo che a certi livelli abbia fatto il suo tempo. Persino il sottoscritto avrebbe marcato Pirlo: non voglio osare, e sperare, a uomo; ma nemmeno a dieci chilometri di distanza. E, così, Lazzaro-Pirlo si è alzato dal letto, né fasciato né sfasciato come si poteva immaginare. Tutto è cominciato da lì.
Bella Juventus, quattro gol, due traverse, un sacco di occasioni. Bella, non solo schiumante di rabbia. I cambi rispetto a Firenze, dove fu pianto e stridore di denti, sono stati cinque. A questi ritmi, si rischia di passare da un eccesso all’altro: nei giudizi, nelle prestazioni, negli effetti. Non è stata una partita. E’ stata una lezione. Partenza ventre a terra e, nella ripresa, pilota automatico. Ho rivisto il Marchisio dei tempi d’oro. Matri non segnava dal 25 febbraio, Giovinco forse va impiegato proprio così, a gioco in corso e avversari sfatti. A San Siro, contro l’Inter, la Roma aveva aspettato l’avversario, fulminandolo in contropiede. A Torino, la Juventus non le ha concesso il tempo di pensare. E nel calcio moderno, questa è l’unica cosa che conta, o la cosa che conta di più.
Scritto da Cristiano Poster il 29 settembre 2012 alle ore 23:49
BECK CHE FA,…COPIA ???
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Scusa Cristiano, ma e’, forse, la prima volta>
Ricordi quella di guardare le partite in Tv senza volume….?
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Gli e’ andata male…vedrai il de profundis quando la Juve perde la prima partita!
Non so se ci hai fatto caso: la Juve in “crisi” per 50 minuti a Genova e per 90 a Firenze
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Mica: la Juve ha sofferto 50 minuti a Genova e per 90 a Firenze…
NOOO! Beccantini, doveva trovare l’aggettivo piu’ negativo possibile…Crisi!!!
Godele fa bene,non godele fa male!Ma gli stlonzi lestano stlonzi……a plescindele
Fresco di juventus stadium dove grazie ad un amico ho visto la partita a venti metri da zeman.impagabile.
A domani pwr una risposta seria al pezzo del beck.
Beck sono un po’ preoccupato per la sua qualità di primario. Sono giorni che ci ripete di pensare alla roma. dove stava il problema?
Buon allenamento in vista della gara di martedà sera. I ragazzi hanno fatto una buona sgambata!
Non capisco tutte le critiche al bo(sc)emo, io trovo che la Roma sia una squadra molto divertente e anche stasera mi sono divertito molto a vedere la Roma.
Pazienti, vado. Grazie delle visite. Continuate voi, l’ultimo spenga la luce. Buona notte a todos.
Il paziente
Scritto da Roberto Beccantini il 30 settembre 2012 alle ore 00:07
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FINALMENTE HA PRESO COSCIENZA DEL SUO…STATO.
LA CURA…FORSE…COMINCIA A FUNZIONARE.
SCHERZO BECK….NON SE LA PRENDA…BUONANOTTE.
Juventus Roma, Finisce 4-1 (deja vu…4-0 alla Roma di Luis Enrique) per la Juventus che segna tre gol in otto minuti (11’-19’ del primo tempo) e chiude tutti i giochi.
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Forse la strategia settimanale dei bianconeri, cioè concentrarsi sulla partita e non sul «nemico», a differenza di quello che ha fatto Zeman, rispondendo fino all’ultimo a tutte le domande è, perdipiù edulcorandole, sulla Juventus invece di fare il pesce in barile (ogni tanto si può, non peccato), ha sortito l’effetto sperato.
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Madama si è concentrata sulla partita, sul risultato, sulla fuga da riprendere dopo il pareggio di Firenze. La Roma appare tesa, come se fosse una propaggine del suo allenatore sempre in guerra, non riesce a costruire nulla di serio, con un centrocampo sempre in inferiorità e una difesa che non riesce neanche ad attuare un fuorigioco apprezzabile (i tre gol del primo tempo nascono da palombelle a superare la retroguardia avversaria). (Carlo Magno)
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A dirla tutta, sembra proprio la squadra di Zeman. Pity
Pazienti, vado. Grazie delle visite. Continuate voi, l’ultimo spenga la luce. Buona notte a todos.
Il paziente
Gentile Ju29ro, peggio questa Roma quella di Luis Enrique, almeno per me.
Gentile Francesco, concordo su Florenzi.