In vista del derby, più Inter che Milan. Dodici punti a sette, tanto per cominciare. A Parma, sabato, Allegri ha sterzato verso il 4-2-3-1 ricavandone confusi progressi. Aspettando il miglior Montolivo, il gioco nasce a gocce e, se si esclude El Shaarawy, già quattro gol come Cassano, tutti pedalano in gruppo. Anche Boateng, che a forza di visitare ruoli si è ficcato nel labirinto.
Dopo il k.o. di Udine, il Milan ha regolato il Cagliari e pareggiato al Tardini. Dopo gli schiaffoni del Siena, l’Inter ha battuto il Chievo a Verona ed espugnato San Siro. Stramaccioni, lui, si è dato al 3-5-2, modulo di gran moda. Il supporto dei tre centrali è anche psicologico, non solo tattico. La squadra ha recuperato gamba e fiducia. L’ho seguita contro la Fiorentina, e per un’ora non mi sono annoiato. Se Montella aveva soffocato Pirlo, Stramaccioni ha detto a Coutinho di disturbare Pizarro.
Cassano è Cassano, nel bene e nel male: oggi, nel bene. E Milito è Milito: ti strappa dalla sedia, e poi ti strappa la sedia dalle mani. A Montella manca il Luca Toni di Prandelli. Jovetic non si discute, Ljajic sì: anche se, insieme, erano pesi piuma contro pesi massimi (Samuel, figuriamoci).
El Shaarawy aveva segnato in contropiede. L’Inter vi ha fatto ricorso, a folate, non appena sbloccato il risultato. Il contropiede, termine che preferisco a «ripartenza», non ha età . Vengo dal basket, lo adoro. L’importante è non diventarne succubi. O spacciarlo per qualcos’altro. La Fiorentina era reduce dall’eroico pareggio con la Juventus. Non ne ha pagato il fio, è stata in partita a lungo, e spesso l’ha fatta, fino all’espulsione di Gonzalo Rodriguez. Più occasioni, l’Inter; più bollicine, la Fiorentina: vedi alla voce centravanti. Coutinho, Cassano e Milito costano in «lunghezza». Inter e Milan sono squadre-laboratorio. Ma tra i recuperandi Palacio e Robinho, prendo Palacio.
Teodolinda ragiona con la sua testa e tu con quale testa ragioni? :)))))
L’unica cosa vera è che cambiando l’ordine di fattori (conte/carrera) il prodotto non cambia. La juve continua a vincere!!! Leo
A me di questo blog piacele Teodolinda,molto sveglio e colto.Soplatutto lagiona con sua testa!
Hanno avuto più di 20 giorni per studiare le carte e rendersi conto di quello che era successo. Tra un rinvio ed un altro colgono l’occasione di decidere sempre più in là ! Ed intanto Conte si è già sorbito due mesi di squalifica effettiva!
Temono Conte perchè lo ritengono l’artefice di questa juve!
Più che non fare conferenze a Conte gli stanno impedendo di gioire assieme alla squadra che allena!
Andando per i tribunali ordinari, però i tempi saranno quelli che saranno e poi potrebbero decidere, in merito alla squalifica, che loro non possono decidere in quanto trattasi di provvedimenti disciplinari all’interno di un organismo sportivo. Conte rimarrà la vittima sacrificale senza ulteriori indugi. La giustizia sportiva è in mano ad uno che indirizza nel bene (mauri ecc….e nel male (Conte)…..senza alcun problema. Palazzi se ne fotte.
Lex, Conte da squalificato non può stare in panchina durante ogni gara ufficiale e non può fare interviste nello stadio o in conferenze stampa. Da regolamento.
In quanto al “tentativo di conciliazione” sembra essere fallito. A sto punto gli avvocati di Conte non hanno accettato, penso, la riduzione della pena! Entro il 7 ottobre la stessa corte dovrebbe far conoscere se vengono accettate le testimonianze o emetterà sentenza. Ho la vaga sensazione che i dieci mesi rimarranno tali per Conte! Leo
Ciao Michela. Per me a domani! Leo