Il tabellino è la bussola: punizione di Pirlo, sparo di Marchisio. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Alla Juventus, molto ruota attorno al centrocampo. Molto, probabilmente troppo. Non possono pensarci sempre il regista e l’aspirante Tardelli. Il calcio è cambiato, per carità, nel Barcellona il centravanti è diventato lo spazio, ma qui non siamo al Camp Nou. Siena, città simbolo del caso Conte e di altre storie, era una tappa di trasferimento. Normale come tante, viscida come poche. Come volevasi dimostrare.
Erano reduci, i campioni, dal tribolatissimo pareggio con lo Shakhtar. Capisco che, giocando ogni tre giorni, certi ritmi siano insostenibili, ma questa è stata una Juventus che ha giocato troppo al gatto col topo, per finire di essere un micio senza unghie. Se non si chiama presunzione, come si chiama? Ripenso all’attaccante da venti gol sicuri (esiste?) e sorrido. Rivado con la mente alle quattro occasioni che il Siena ha costruito, e dico che da Marassi in poi qualcosa scricchiola.
Mazzoleni è stato fiscale in avvio e, nel prosieguo, generoso con Chiellini. Piuttosto: il gol di Calaiò è arrivato dopo l’espulsione di Cosmi, a conferma di quanto l’importanza dell’allenatore in panchina – che si chiami Conte, Cosmi o Mazzarri – resti materia di studio e giustifichi un dibattito.
De Ceglie ha sofferto gli strappi di Angelo; e la difesa, più in generale, le piroette di Rosina. Se non proprio decisivi, ho trovato «orientativi» i cambi di C & C e il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3. Sembrava una partita della scorsa stagione, quando la pareggite era di casa. Singolare il caso di Pirlo: meno incanta più segna (già tre gol, più una traversa: sarebbe stato il 2-0). Fumo di Vucinic, arrosto di Giovinco, bollicine di Vidal. Non è ancora la Juventus.
Il 31 ottobre 2007, eravamo rimasti, ALLE RADICI DI ABETE
Sono un po’ inquietanti i ringraziamenti per la civiltà delle proteste e le «rassicurazioni » che il presidente di Federcalcio ha voluto trasmettere a Cobolli Gigli e agli juventini tutti.
.
«Questa federazione non è un centro di potere e non ci sono sovrastrutture – ha detto Giancarlo Abete nel suo italiano sempre un po’ criptico –. Quando queste sono state individuate il sistema si è rotto. Oggi invece arbitri e giustizia sportiva godono di maggiore autonomia e il sistema è aperto e trasparente nelle sue valutazioni ».
.
Mah… Quanti cattivi pensieri producono queste parole. Tre su tutti. Il primo è che del sistema che si è rotto Abete era vicepresidente e di quello aperto e trasparente Abete è presidente. Il secondo è che nel sistema che si è rotto il dottor Pasquale De Lise era contemporaneamente presidente della Corte Federale, una sorta di Corte Costituzionale del pallone, e presidente del Tar del Lazio, l’organismo di giustizia amministrativa che doveva giudicare la legittimità degli atti della Corte Federale medesima. Per farla breve, era il controllore di se stesso. Nel sistema aperto e trasparente invece il dottor De Lise è stato scelto da Coni e Federcalcio, si potrebbe dire in comproprietà, come presidente della Commissione di garanzia incaricata di scegliere i componenti dei nuovi organismi della giustizia calcistica. E infatti De Lise, grande amico di Carraro, la scorsa settimana ha ripiazzato nel sistema aperto e trasparente quasi tutti i personaggi (Pappa e Sandulli i nomi più noti) che occupavano posti chiave nel sistema che si è rotto. Il terzo cattivo pensiero ruota invece intorno a Collina: il Collina del sistema aperto e trasparente è lo stesso Collina arbitro di Perugia-Juventus che nel sistema che si è rotto tentava di organizzare incontri segreti e notturni con Adriano Galliani?
Caro Cobolli, cari juventini, ma anche cari granata, cari appassionati di calcio di tutta Italia, qui c’è poco da essere «rassicurati », c’è poco da stare tranquilli. Non sono tranquilli gli arbitri che stasera tornano in campo più confusi e divisi che mai: perché a Napoli il quarto uomo Ayroldi non ha segnalato al collega Bergonzi che stava sbagliando? Non sono tranquilli i calciatori, caricati dal sistema aperto e trasparente di nuove responsabilità: per l’incredibile Collina doveva essere Frey a stabilire se Trezeguet a Firenze era in fuorigioco e secondo il rivoluzionario giudice sportivo doveva essere Zalayeta a chiedere di cancellare il secondo rigore dello scandalo, per non parlare della farsa della squalifica revocata, della simulazione che c’è e poi sparisce, della prova televisiva che smentisce la prova televisiva, in un guazzabuglio di regole poco chiare e di interpretazioni più aperte che trasparenti. E non sono tranquilli nemmeno i dirigenti: il sistema è talmente aperto e talmente trasparente che a 24 ore dal calcio d’inizio il Toro non sapeva ancora se stasera avrebbe potuto utilizzare Di Michele: alla fine Cairo e Novellino hanno preferito non correre inutili rischi.
Cattivo pensiero finale. Non è del tutto vero che fra il sistema che si è rotto e il sistema aperto e trasparente non ci siano differenze. Le differenze ci sono eccome: adesso la Juventus ha due scudetti in meno e Ibrahimovic gioca nell’Inter.
G.F. T. Tuttosport
Beck scusa, ma c’è l’happy hour al bar e non sono stato invitato?
Per Quartieri : seeeeeeee come no!!!! 40 mln per Licht. e Bonucci. E io sono il Papa!…..Scusa, mi stanno scassando u’ cazz’ li cardinali….mo li sistemo con due encicliche! SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Per il martinello : io invece ho saputo che il Barcellona vuole assolutamente Pepe e Iaquinta. Ed è disposto a darci Cavi, Iniesta, Messi e 50 mln di euro trattabili a salire. SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!
A me piace piu’ la notizia di 40 milioni offerta per Bonucci e Liechst fatta dal PSG…….e comunque se e’ scambio alla pari no!Se ci mettono un po di milioni a conguaglio forse si :)))
@ martinello: Bravo, bel cambio di argomento. Ho letto anche io la notizia. Anche se, temo, questo scambio assomiglia a una delle tante bufale che si scrivono sul calciomercato. Fosse per me, non ci sarebbe nemmeno da pensarci due volte. Rooney è un signor attaccante.
X TUTTI – Secondo tuttojuve, il Manchester utd avrebbe messo sul piatto Rooney (27 anni, 199 gol in 435 perite) per avere Vidal. Ecco un buon argomnto per calciofili. Cosa ne pensate di questo scambio? (pregasi astenersi perditempo e non direttamnte interessati).
Da uno studio fatto risulta che negli ultimi 20 anni i mecenati del calcio italiano (Moratti, Berlusca, Famiglia Agnelli, etc.) abbiamo messo:
1160 milioni nell’Inter (+onorari di Cipriani e Tavaroli)
600 milioni nel Milan;
214 milioni nella Juventus,
186 milioni nella Samp;
161 milioni nella Fioentina.
Stranamente mancano la Roma e le spese che hanno determinato la perdita di Italpetroli da parte della famiglia Sensi o la Lazio con i soldi che Cregnotti ha rubato ai piccoli risparmiatori o ancora il Parma del famigerato Callisto Tanzi, avversaria della Juventus a metà anni 90.
Comunque c’è da dire che i 214 milioni sono al netto dei 100 che la Juventus con la quotazione in borsa garantì a Fiat ad inizio millennio per dargli una boccata di ossigeno dato che era ormai boccheggiante.
100 milioni, sottolineo, giusto per chi non ha presente il valore dei soldi, sono bastati per salvare FIat, grazie alla Juventus.
Intanto il CT della Danimarca giura che Svezia Danimarca 2-2 non fu biscotto e sorridendo lascia intendere: non faciamo come voi.
Il che lascia due volte l’amaro in bocca.
1) Perchè era palesemente biscotto (I “2-2 and Maccaroni Home” sugli spalti esposti dai civilissimi tifosi svedesi e danesi, quei popoli che queste cose non le fanno, il sig. Olsen non se li ricorda? Manca solo che si mettano lo smoking bianco);
2) Perchè in Italia l’icona del calcioscommesse che fa certe cose l’hanno data a Conte.
Altra Storia dove il bue chiama cornuto l’asino.
“Queste accuse sono brutte…
Io proprio sinceramente, tranne la mia persona, che è di conseguenza, ma, minimamente che Facchetti venga considerato così come è stato considerato in queste accuse è talmente una cosa offensiva, grave e stupida che chiunque lo conosca, i tifosi dell’Inter lo conoscono perfettamente, i signori che saranno seduti intorno a quel tavolo per decidere non so che cosa lo conoscono perfettamente. Non c’è nessun elemento nuovo, stanno giudicando quello che avevamo già visto e che qualcun altro aveva giudicato come del tutto poco sussistente e poco importante. Mi è sembrato un attacco molto grave e pesante nei confronti della Società, inaccettabile, totalmente inaccettabile. Posso dire chiaramente ‘Palazzi si sbaglia, si sbaglia proprio’, Dice Moratti: questa cosa… uno può dire quello che vuole, io non l’accetto, non l’accetto nella maniera più assoluta, l’Inter non accetta questa cosa. E quello che fa di tutto un cattivissimo gusto è che sia coinvolto Facchetti. Non lo faccio perché sia una persona che non c’è più, ma perché è una persona che non c’è più che io ammiro e stimo per la sua onestà e siccome in questo momento viene usato e giocato diversamente non stimo per niente chi ha fatto questa cosa….
.
Da ricordare, tra l’altro, che dopo le dichiarazioni del 4 luglio 2011 Massimo Moratti non fu deferito dalla Procura Federale…
Tutto ciò chiarisce anche agli “stupidi” nell’accezione morattiana…che trattasi di
IMPUNITO UFFICIALE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E tutti coloro che tendono a far dimenticare questa ENORMITA’ ne sono…complici !!!!!!!!!!!!!!!!!!! (carpito a C.P. ih ih ih