Il tabellino è la bussola: punizione di Pirlo, sparo di Marchisio. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Alla Juventus, molto ruota attorno al centrocampo. Molto, probabilmente troppo. Non possono pensarci sempre il regista e l’aspirante Tardelli. Il calcio è cambiato, per carità, nel Barcellona il centravanti è diventato lo spazio, ma qui non siamo al Camp Nou. Siena, città simbolo del caso Conte e di altre storie, era una tappa di trasferimento. Normale come tante, viscida come poche. Come volevasi dimostrare.
Erano reduci, i campioni, dal tribolatissimo pareggio con lo Shakhtar. Capisco che, giocando ogni tre giorni, certi ritmi siano insostenibili, ma questa è stata una Juventus che ha giocato troppo al gatto col topo, per finire di essere un micio senza unghie. Se non si chiama presunzione, come si chiama? Ripenso all’attaccante da venti gol sicuri (esiste?) e sorrido. Rivado con la mente alle quattro occasioni che il Siena ha costruito, e dico che da Marassi in poi qualcosa scricchiola.
Mazzoleni è stato fiscale in avvio e, nel prosieguo, generoso con Chiellini. Piuttosto: il gol di Calaiò è arrivato dopo l’espulsione di Cosmi, a conferma di quanto l’importanza dell’allenatore in panchina – che si chiami Conte, Cosmi o Mazzarri – resti materia di studio e giustifichi un dibattito.
De Ceglie ha sofferto gli strappi di Angelo; e la difesa, più in generale, le piroette di Rosina. Se non proprio decisivi, ho trovato «orientativi» i cambi di C & C e il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3. Sembrava una partita della scorsa stagione, quando la pareggite era di casa. Singolare il caso di Pirlo: meno incanta più segna (già tre gol, più una traversa: sarebbe stato il 2-0). Fumo di Vucinic, arrosto di Giovinco, bollicine di Vidal. Non è ancora la Juventus.
http://www.beckisback.it/2012/10/07/qualcosa-scricchiola/comment-page-64/#comments
Scritto da Roberto Beccantini il 10 ottobre 2012 alle ore 23:41
Gentile Axl Rose, non penso, fino a prova contraria, che Narducci abbia potuto imbrogliare con il pc di Tavaroli. Tutto qui.
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CE MANCHEREBBE…………..
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«Così l’Inter spiava la Juve». Cipriani, rivelazioni choc
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Il n° 1 della società “Polis d’Istinto”, società d’investigazione privata: «Commissionati dossier su Moggi, Giraudo, Foti, De Santis e sulla Gea». L’ex dg della bianconero: «Calciopoli è nata a Milano, ispirata dall’Inter
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TORINO – L’Inter fra il 2002 e il 2003 aveva commissionato indagini illegali su Luciano Moggi e Antonio Giraudo, allora massimi dirigenti della Juventus, su Massimo De Santis, allora arbitro internazionale, e anche sulla Gea World, la società dell’agente Alessandro Moggi, e – novità – sull’allora presidente della Reggina, Pasquale Foti. Lo ha dichiarato ieri mattina, sotto giuramento, l’ex investigatore privato Emanuele Cipriani, che quelle indagini ha coordinato personalmente e ora si trova imputato a Milano nel processo Telecom per la vicenda dei dossier illegali. La novità è l’aggiunta della Gea e di Foti nel carnet degli spiati, la definizione di dettagli tecnici relativi ad alcune di queste indagini che si sono spinte fino agli appostamenti sotto casa e ai controllo dei conti bancari dei famigliari.
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LE RADICI – Resta, quindi, solo il gusto di scoprire cosa succedeva prima di Calciopoli.
O, come sostiene l’avvocato Paolo Gallinelli (legale di De Santis ) «le radici stesse di Calciopoli».
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Perché le indagini illegali condotte dalla “Polis d’Istinto”, la società di Cipriani, ricalcano in modo singolare quelle che, due anni dopo, hanno portato all’inchiesta di Napoli e al relativo processo.
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«È come se qui si fossero riciclate non solo teorie accusatorie, ma anche meccanismi investigativi e prove», spiega Gallinelli.
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In questo senso, sembra quasi un colpo di scena da spystory la scoperta, di qualche mese fa, che uno dei computer di Giuliano Tavaroli (l’ex capo della “security” di Pirelli e di Telecom il deus ex machina dell’attività di dossieraggio della Telecom al centro dell’omonimo processo) fu ispezionato, nel 2005, proprio dal nucleo operativo dei Carabinieri di via Inselci a Roma, lo stesso nucleo che si occupava delle indagini di Calciopoli e che, apparentemente, non aveva ragioni per ispezionare quel pc.
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«Insomma, mi sembra chiaro che l’inchiesta di Calciopoli è nata prima del 2004, quando ufficialmente fu aperta da Narducci . E certamente non è nata in modo legale», chiosa Gallinelli.
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Cipriani ha infatti spiegato in aula che Tavaroli e i suoi committenti
«pretendevano aggiornamenti settimanali, durante i quali venivano incrociati i dati in mio possesso con i dati telefonici che penso venissero direttamente da Telecom».
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I dossier, quindi, venivano costruiti con le indagini svolte da Cipriani che, per tutto quello che riguardava i traffici telefonici, sfruttava la compagnia telefonica di Tronchetti Provera.
Guido Vaciago
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Giovedì 27 Settembre, 2012
http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/calciopoli/2012/09/27-215137/%C2%ABCos%C3%AC+l%E2%80%99Inter+spiava+la+Juve%C2%BB.+Cipriani%2C+rivelazioni+choc
Ora prima di andare a nanna, ripetete col Sig. Beck 300 volte:
Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti, Non esistono complotti….
vi siete addormentati? Bene! Ora sognate col Sig. Beck:
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,
I complotti non esistono, I complotti non esistono, I complotti non esistono,…..
Basta che il libro non sia:- “Moratti, scucimi….”
rico/feccia svizzera, ho precisato che mi e’ capitato di sentirli alla radio e siccome ho riconosciuto nei due la tua stessa ottusitá, mi sono soffermato perché volevo capire come mai loro nel dire falsitá e cazzate ci guadagnano pure dei soldi, mentre tu, caro il mio coglionazzo, ci perdi tempo, salute e denaro.
noccioline ed anacardi per te questa volta, gibbone prescritto.
TORINO. Emanuele Cipriani bis. Nell’aula bunker del carcere milanese di San Vittore è andato in scena il controinterrogatorio delle difese nei confronti dell’ex investigatore privato al centro dello scandalo Telecom. Era la sua “Polis d’Istinto” alla quale venivano commissionati i dossier illegali dal responsabile della sicurezza Telecom, Giuliano Tavaroli, e quindi anche quelli relativi al calcio, dai pedinamenti a Vieri alle indagini sulla Gea, su Moggi, Giraudo e la Juventus, su Pasquale Foti e sull’ex arbitro De Santis. Nella puntata precedente, Cipriani aveva dichiarato sotto giuramento che le indagini (svolte ad ogni livello, dai pedinamenti ai controlli dei tabulati telefonici, passando per visure bancarie) finite nel dossier “Operazione ladroni” erano state commissionate dall’Inter e pagate dalla Pirelli proprio per proteggere la riservatezza dell’Inter.
Ieri, incalzato dall’avvocato Paolo Gallinelli, legale di De Santis, e alla presenza di Luciano Moggi, che era presente anche all’altra udienza del processo Telecom, Cipriani ha chiarito altri dettagli interessanti sulla vicenda. Quando Gallinelli gli ha chiesto come venissero trattati dossier di livello 1 da Tavaroli, Cipriani ha detto: «I dossier di livello 1 venivano informatizzati da Tavaroli e il dossier “Operazione Ladroni” era un dossier di livello 1». Insomma, sul computer di Tavaroli c’erano tutte le indagini su De Santis, sui dirigenti della Juventus, su Foti e anche sul traffico di alcuni numeri telefonici della Figc (probabilmente quelli dei due designatori arbitrali). Che c’è di strano? In teoria nulla, visto che Tavaroli era colui il quale teneva i contatti fra l’Inter e la Polis d’Istinto e che organizzava le frequenti riunioni per aggiornare il committente.
la vicenda diventa quantomeno curiosa (e si tinge di giallo) se si pensa che fine fa il computer di Tavaroli e il materiale informatico che gli viene sequestrato quando scatta l’inchiesta Telecom: nella caserma dei Carabinieri di via Inselci a Roma, la famosa seconda sezione dove l’allora maggiore Auricchio conduceva le indagini su Calciopoli. Perché? Ufficialmente quel materiale informatico viene spedito da Roma a Milano per essere ispezionato, circostanza piuttosto inusuale e strana, al punto che l’avvocato Gallinelli sospetta che il materiale (illegalmente raccolto) contenuto in quel computer e in quegli hard disk (e Cipriani ha confermato quale fosse) potesse in qualche modo essere riciclato nelle indagini di Calciopoli.
Sempre nell’udienza di ieri, Cipriani ha rivelato (ed è una novità) che l’Inter è stata «assidua cliente della Polis d’Istinto dal 2000 al 2006, quando si interruppe il rapporto dopo lo scoppio dello scandalo Telecom». E ha specificato che le indagini sulla Gea, da cui era partita l’inchiesta illegale, aveva «come obiettivi i signori Moggi».
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QUALCUNO VOLEVA ELIMINARE ILLEGALMENTE QUALCUN’ALTRO.
Con l’aiuti di complici e poteri…ci è riuscito.
CHIAMATELO COME VI PARE…ma la specificazione della definizione sopra riportata è quella relativa al significato del termine COMPLOTTO !
Qualcuno lo può chiamare anche COMPLSETTE per gli anorressici, o COMPLNOVE, …per i boluminici …MA SEMPRE DI QUELLA COSA LA…SI TRATTA.
Siamo in tantissimi sulla riva del fiume…beviamo, mangiamo,…ridiamo, scherziamo, vinciamo campionati di calcio e supercoppe Italia,…da 46 partite non ne perdiamo una…MA CONTINUIAMO AD ASPETTARE LA VERITA’ CONCLAMATA ED ACCERTATA DI…..FARSOPOLI !!!
Salvate il soldato asl rose
Ok, buonanotte a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere le solite menate su farsopoli.
P.S. Prima o poi qualcuno dovra’ rendere conto per queste “solite menate”…………spero.
Troppo gentile, Axl Rose. Mi scriva in ambulatorio domattina. Vado. Grazie.
Il Primario
Aspetta Riccardo, visto che dormono tutti, nelle loro stanze il Primaro è in vena di confidenze.
Gentile Axl Rose, ma non vorrei che lei a mezzanotte e tre…
Il primario