Fissato dalla traversa di Bonucci e le parate di Marchetti, il confine passa tra gli agganci e i ganci di Giovinco: siamo al limite dell’area; siamo, soprattutto, dentro la storia di una partita a senso unico. Juventus-Lazio vi gira attorno con il suo carico di esigenze e messaggi (il Chelsea martedì, il Tottenham giovedì). Conte è il primo a credere in Giovinco, ma temo che Sebastian sia ormai l’ultimo a credere in sé stesso, nei suoi nervi, nella sua mira.
Pogba non è Pirlo, si sapeva, ma gioca semplice, e ogni tanto lancia (più Asamoah che Isla): meglio, però, quando si lancia. A Petkovic mancano Lulic e Mauri, la Lazio si nasconde sotto il sofà e arma un catenaccio biblico. Da Hernanes e Klose, «zeru» notizie. E’ la Juventus con la bava alla bocca della stagione-scudetto, difesa alta e pressing feroce. Il problema riguarda la lama dei coltelli che vengono sfoderati sotto porta. Non uno che risulti all’altezza delle necessità , neppure il ferro di Quagliarella, devastante a Pescara.
Dopo un’ora, la Juventus sembra placarsi; e la Lazio, affiorare dal divano. Poi, però, tutto torna come prima. A me la Juventus è piaciuta. D’accordo, il dominio schiacciante sarà pure diventato noioso, ma non è colpa di nessuno se l’idea di Conte è superiore agli alluci di alcuni dipendenti, e Milito non abita a Vinovo.
Il ritorno di Pepe, gli ingressi di Matri e Bendtner portano al 3-4-1-2 e a un pugno di mischie. Gli estremi, ripeto, vanno dal molto di Marchetti al nulla di Buffon. E’ il secondo 0-0 dei campioni: a Firenze fu sofferenza, non assedio. Con il Chelsea sarà un’altra partita, nel senso che i blues non rinunceranno al contropiede, ma toccherà ancora alla Juventus sporgersi dal davanzale. Con la Lazio non ha badato a spese, e Vucinic, prossimo al rientro, è una pallina di roulette.
ps intravisto un gesto dell’ombrello dalla molto signorile tribuna: SON SEMPRE LORO!!! RIECCOLI!!!
peraltro, il benzinaro oggi ha detto “preferisco che parli il campo” : infatti. Senza tavolini, per i circensi, l’e semper dura
Evvai! E solite tradizionali distintive sceneggiate della panchina nerazzurra! Cambiano gli attori, ma rimangono sempre li stessi!
…non l’hanno sgraffignata stavolta, ma c’era un fallo (fuori o dentro?) ed allora tutti intorno all’arbitro per il solito flash mob….
bilbaop, possono sgraffignare 3 punti anche oggi, ma non cambia nulla
fiero, nel mezzo dell’estasi bambaccioniana (piú di un mesetto fá) ho pronosticato una striscia come quella del cantante l’anno scorso. Quindi certamente la tua idea é la mia, ma per oggi…non saprei…
e non é finita…..anche se in questo momento il culo l’ha avuto il Cagliari.
bilbao prima o poi finirà , tranquillo
fiero, troppo ottimista il culo non si esaurisce improvvisamente….
esce il quaquaraquá….