Fissato dalla traversa di Bonucci e le parate di Marchetti, il confine passa tra gli agganci e i ganci di Giovinco: siamo al limite dell’area; siamo, soprattutto, dentro la storia di una partita a senso unico. Juventus-Lazio vi gira attorno con il suo carico di esigenze e messaggi (il Chelsea martedì, il Tottenham giovedì). Conte è il primo a credere in Giovinco, ma temo che Sebastian sia ormai l’ultimo a credere in sé stesso, nei suoi nervi, nella sua mira.
Pogba non è Pirlo, si sapeva, ma gioca semplice, e ogni tanto lancia (più Asamoah che Isla): meglio, però, quando si lancia. A Petkovic mancano Lulic e Mauri, la Lazio si nasconde sotto il sofà e arma un catenaccio biblico. Da Hernanes e Klose, «zeru» notizie. E’ la Juventus con la bava alla bocca della stagione-scudetto, difesa alta e pressing feroce. Il problema riguarda la lama dei coltelli che vengono sfoderati sotto porta. Non uno che risulti all’altezza delle necessità, neppure il ferro di Quagliarella, devastante a Pescara.
Dopo un’ora, la Juventus sembra placarsi; e la Lazio, affiorare dal divano. Poi, però, tutto torna come prima. A me la Juventus è piaciuta. D’accordo, il dominio schiacciante sarà pure diventato noioso, ma non è colpa di nessuno se l’idea di Conte è superiore agli alluci di alcuni dipendenti, e Milito non abita a Vinovo.
Il ritorno di Pepe, gli ingressi di Matri e Bendtner portano al 3-4-1-2 e a un pugno di mischie. Gli estremi, ripeto, vanno dal molto di Marchetti al nulla di Buffon. E’ il secondo 0-0 dei campioni: a Firenze fu sofferenza, non assedio. Con il Chelsea sarà un’altra partita, nel senso che i blues non rinunceranno al contropiede, ma toccherà ancora alla Juventus sporgersi dal davanzale. Con la Lazio non ha badato a spese, e Vucinic, prossimo al rientro, è una pallina di roulette.
Stadio Olimpico 19/11/12:
Pepe, Giaccherini e Storari, temporaneamente prestati alla Riomma, colpiscono ancora.
I 3 inducono gli arbitri a ritornare sui loro passi e concedere un dubbio rigore contro i bovini.
“Una volta nello stanzone, i giocatori dell’Inter si lasciano LEGITTIMAMENTE andare a gesti di rabbia non appena vengono emesse le immagini dell’episodio. Strama – invelenito – va a salutare i suoi ragazzi e si fa accompagnare alla macchina, in garage. «Vado a casa, meglio…» dice. E non dirà altro: la rabbia silenziosa”.
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pare che avessero tutti uno sguardo tra l’amaro ed il comico….
Ma é vero che il 2 novembre di ogni anno i prescritti che si recano al camposanto ad “onorare” i propri defunti, invece del lumino ed i crisantemi portano un boccale delle proprie urine ed un mazzo di piscialetto?
Scheda usa Cingiale la grande marca..per attaccanti alle stronzate
Ma è vero che gli juventini sono talmente ladri che su facebook a fianco ai tasti mi piace, commenta e condividi hanno il tasto “RUBA”??
Rigore regalato alla Roma,6 arbitri da bocciare,troppi galli n si fa mai juorn!!A proposito, Axl come ci va a Torino?Mica con la storica Tradotta??Per partire oltre 24 ore prima…o con l’autostop??
mizzica che rigoretto dato alla Roma…metti venga assegnato alla Juve, o contro l’inter…e poi vedi il casino…
Lex, non ho mai giocato in vita mia al Fantacalcio, che a te piace assai. Mica vorrai che incominci adesso?
Molto spesso a Bergomi queste caldane capitano quando deve commentare la Juventus.
Fabio la voglio rivedere
Frase mitica del verme merdazzurro.
Scritto da Salvadore il 19 novembre 2012 alle ore 20:10
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Salvadore, guarda che lo zio si riferisce ad una mignotta che lavora sul raccordo anulare presentatagli dal Caressa e che risulta essere l’unica in Europa disposta ad avere, dietro remunerazione, un rapporto con il bruttone.