Sembrava uno dei tanti biscotti che sgranocchiamo a fine girone, tra un rigore negato, un palo lambito (da Giovinco) e una svirgolata gialappica (di Alex Teixeira). Lo Shakhtar era già qualificato, alla Juventus serviva un punto. Sembrava. Piano piano, la partita si è consegnata alla squadra più matura. Certo, gli episodi. Dal montante scheggiato da Pirlo alla carambola Kucher-Giovinco, con Lichtsteiner in fuorigioco «a monte», all’auto-palo di Asamoah. Non solo quelli, però: anche una gestione oculata, rispettosa della forze e, sopratutto, dei limiti.
Non c’è stato paragone, rispetto al pareggio dell’andata: a Torino il gioco l’avevano dettato i sambisti di Lucescu che, come tutti i brasiliani, rendono facili le cose difficili e difficili le cose facili. Avete presente Willian? Imbottigliato tra i rivali, si è perso nel traffico.
Mancavano Luiz Adriano e Marchisio, squalificati. La Juventus ha dovuto stanare un serpente: un confronto, cioè, che i cinguettii di armistizio avevano reso viscido, malizioso, sfuggente. L’ha aspettato, l’ha pinzato. Promossa come prima, la Juventus è, oggi, una delle sedici migliori d’Europa. Da Londra a Donetsk è cresciuta molto. D’ora in poi potrà giocarsela con tutti, alla pari, eccezion fatta per Barcellona e Real Madrid.
Ho apprezzato la spinta di Lichtsteiner, gli artigli di Chiellini, la lucida ferocia di Vidal, nonostante il giallo-lampo, le sponde di Vucinic, i tocchi «pane e salame» di Giovinco. Pogba non è Marchisio, si sapeva: sa cosa fare e dove andare, ma non sempre sceglie il sentiero più semplice, più diretto.
Domenica a Palermo, Conte ritroverà una Juventus capolista e negli ottavi di Champions. Vedremo se, per questo, continuerà lo stesso film o ne comincerà un altro: e quale, eventualmente.
Eccolo, si fa cercare e poi come se nulla fosse chiede: cosa hai bevuto stasera? :))))
Gentile Lex, per attenzionare la sua curiosità devo sfornare un lessico ardito… E comunque, panini a parte, ieri sera Giovinco mi è sembrato più semplice, più normale, meno ansioso e ansiogeno.
i tocchi «pane e salame» di Giovinco—–> Beck scusa, ma che hai bevuto ieri sera davanti alla tv?….ma dai…..
x Beppe.Melo non è male come calciatore , Avrebbe dovuto solo farsi risistemare il cervello. Leo
x Quartieri, ciao. Gryghera dopo l’infortunio ai crociati non si è più ripreso, per cui ha deciso di chiudere a 32 anni. Tornerà , ho letto, al suo paesello per intraprendere una nuova attività .
x Il Primario. Temo anch’io così. Una toccata e fuga per avere letto anche di noi amici virtuali di vecchia data. Ma lui ci legge e quindi mai dire mai. Little Lions
Gentile Teodolinda, scusi per il ritardo. Il passaggio di Impera, nella speranza che sia un ritorno, dà lustro alla Clinica, ma temo che non sia stata una scelta, bensì un’emergenza, tipo chiusura del “bar-blog” di Simone Stenti.
grygera si è ritirato dal calcio, lasciando un enorme vuoto… negli attaccanti avversari!
Ohibò … nessuno ha timore del Galatasaray di Felipe Melo?
P.S. Spero non intervenga IMPERA a gamba tesa .
@Quartieri, perché che é successo a Grygera?