Roma-Milan non mi ha strappato dalla sedia. Ha vinto la squadra più scaltra, più concreta, quella che ha giocato più di testa (tre gol su quattro) e con la testa. D’accordo, tripletta in mezz’ora, ma non è stato un bombardamento: un corner, un cross, un taglio. Zeman aveva lasciato il centro del ring ad Allegri. Restano zeminiani i risultati, spesso obesi, un po’ meno l’atteggiamento spavaldo, la difesa a metà campo, la voluttà di sporgersi dal davanzale che ne avevano fatto un allenatore diverso, un maestro tutto d’un dogma.
Ci scanneremo sempre, su Zeman e per Zeman. Chi pro e chi contro. Il Milan gli ha dato una mano. Se non segna El Shaarawy, sono dolori. Un disastro, la difesa. Un disastro, Montolivo. Le quattro vittorie della riscossa erano state scolpite da una modica crescita, dai numeri del faraone e da aiutini assortiti. Liberissimi, i trombettieri, di privilegiare le visite pastorali del Cavaliere. Ar-core non si comanda.
La Roma è a meno quattro dal secondo posto, il Milan a meno nove. La Roma è un impasto di qualità disordinata, capace di molto, attratta dagli eccessi, in balìa di un vittimismo che ha spesso contribuito a frustrare le ambizioni e ad allontanare i traguardi. Con Zeman ha 32 punti, con un altro allenatore quanti ne avrebbe? De Rossi titolare ha fatto un partitone (con dedica, immagino…). Certo, anche all’Olimpico la rotta l’hanno indicata gli episodi, e proprio per questo sarebbe ridicolo prendere per oro colato la «rimontina» finale, agevolata dal rosso a Marquinhos.
Altro che attacco: fossi in Galliani, a gennaio terrei d’occhio i «saldi» difensivi. Allargando il discorso, a tutte le sfidanti mancano l’equilibrio e la continuità della Juventus. Quella continuità che non abbandona Francesco Totti, 36 anni e 221 gol. E tornando a De Rossi, mai più riserva, Scommettiamo?
Infatti, Leo, anche se non è il caso di Grasso, che ha fatto una scelta definitiva. Come scrivevo prima, per principio non sono contrario ai magistrati in politica, se poi sono del valore di Grasso tanto meglio, con le giuste restrizioni, solo che deve essere una scelta senza ritorno.
x Axl. per l’amor di Dio Grasso, mi sembra una persona giusta. Qualcuno ha scritto che era anche prossimo alla pensione, per cui non ci sarebbe stato bisogno neanche di chiedere l’aspettativa.. …Io non ho seguito la conferenza stampa del duo Bersani/Grasso…ma adesso con tutti sti “magistrati” avanti/indietro sarebbe ora di finirla. Tranquillo non succederà niente con Grasso a Montecitorio o a Palazzo Madama… Ma tutta questa corsa a poltrone più tranquille e ad un compenso garantito con meno rischio mi pare una soluzione di comodo per non perdere prestigio e denari! Leo
Ciao Leo, giusto per informazione……”Io potrei restare in magistratura fino al 2020, ma ritengo che il magistrato non debba farsi etichettare dal colore politico. Coerentemente con questo, ho detto a Bersani che la prima cosa che avrei fatto, se avessi deciso di candidarmi, sarebbe stato di dare le dimissioni irrevocabili dall’ordine giudiziario”. “Poi – aggiunge – forse non tutti sanno che ci vogliono dei tempi tecnici, perché tra l’altro spetta al capo dello Stato esprimersi. Intanto mi sono messo in aspettativa per motivi elettorali”.
Il Dott. Ingroia ha chiesto l’aspettativa. Il Dott. Grasso ho letto che anche lui ha chiesto l’aspettativa. Non so se si è dimesso, a sto punto, visto che avete scritto diversamente. C’ anche il caso Narducci, che da magistrato è diventato uomo politico per poi fare marcia indietro. C’è De Magistris anche lui in aspettativa . Ce ne sono altre che fanno avanti ed indietro…..Bene o male decidete voi .
@ Riccardo Nell’ovvio rispetto delle tue opinioni io ricordo sommessamente che un magistrato è prima di tutto un uomo e non si puo’ condannare un uomo ad essere per sempre un magistrato. Se un magistrato, ad un certo punto della sua vita, si rendesse conto che vuole fare altro perchè impedirglielo? Si dimette ed entra in politica con il vicolo, esistente, di non candidarsi nella zona geografica in cui ha esercitato la sua professione. Il caso di Aldo Grasso poi è diverso da tutti gli altri, a parte il fatto di essere stato (credo) l’unico a dimettersi, perchè la sua è stata una funzione nazionale, non occupandosi di questioni, fatti o persone specifiche, in citta’ specifiche, almeno non negli ultimi anni. A mio modesto avviso, ben vengano in politica personaggi come Aldo Grasso.
Buongiorno Primario, pazienti, infermiere e visitatori, qualche spunto aspettando l’anno nuovo (auguri a tutti) e la ripresa del campionato. Un po’ di tempo fa il Primario chiedeva la definizione “secca” relativa al 2012. Oggi ho letto l’articolo di Pontani (che vi giro: http://www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2012/12/27/news/abete_l_importante_non_cambiare-49547796/) che riporta come non potrebbe fare meglio la soluzione: sen-sa-zio-na-le (© Abete 2012).
Una considerazione: solo da noi abbiamo una società senza un impianto di gioco, che a dicembre ha finito i soldi (ma la COVISOC esiste ancora?) con il presidente (e proprietario, di cui le disavventure giudiziarie, e condanne, occupano più pagine della Bibbia) che è Consigliere Federale della “Lega Serie A” (della quale il presidente è dirigente Unicredit, a sua volta “vero” proprietario della AS Roma tra l’altro quotata in borsa).
Per finire il Consiglio di Stato, con il parere n. 5285 dell’11 dicembre, chiarisce che «le eventuali plusvalenze realizzate in occasione della cessione dei contratti di prestazioni sportive dei calciatori siano da prendere in considerazione in sede di determinazione della base imponibile Irap». Non vi tedio con troppe parole (si tratta di applicazione dell’IRAP) ma la spiegazione è questa: per molte squadre (Cagliari o Lazio o…) saranno ca..i!
Buon 2013 al calcio italiano.
No cosa Riccardo? e io cosa ho detto?
No bilbao, la Magistratura è uno dei poteri dello Stato ed un caposaldo della democrazia è la separazione di questi. Nel momento in cui i Magistrati diventano politici , e quindi protagonisti attivi di altro potere vi è, giocoforza, commistione. Passi se appunto si dimettono da Magistrati, irrevocabilmente, (anche se è mia libera scelta comunque di non votarli..), di sicuro non è accettabile il sistema delle “porte girevoli”. Dalla Magistratura alla politica e poi viceversa, e poi ancora…Non ne faccio una questione di nomi, ma di regole: Grasso è senz’altro uomo integerrimo, (e proprio per questo meglio se continuava a dirigere l’antimafia invece di diventare parlamentare),
Giusto Riccardo. Magistrati, assiema a media mogul e banchieri, dovrebbero essere tenuti debitamente lontano da cariche pubbliche..
Invece per nani, ballerine e mafiosi, non mi sono ancora fatto un’idea ben precisa..
x Riccardo Ric. neanche da me riceveranno un voto questi signori magistrati. Su questo non ci sono dubbi…Tutto quello che sta succedendo mi in triga non poco. Onestamente non so a chi dare il mio voto , prossimamente. Da un lato ci hanno fatto un mazzo così durante tutto quest’anno, a leggere giornali e sentire telegiornale sembrerebbe che da gennaio aumenterà tutto in maniera consistente a discapito di consumi che continueranno a diminuire per cui l’economia non fa intravedere ripresa. Dall’altro lato non si può riconsegnare l’italia a chi per certi versi ha contribuito a “distruggerla” sia economicamente che a livello morale! leggendovi non mi pare che esprimete idee innovative o di persone decise ….Eppure per certi versi, anche la clinica dovrebbe contribuire…La clinica è carente in questo e il Reparto di “cure palliative” registra ogni giorno numerosi pazienti! Leo