Le prime volte meritano sempre rispetto. Soprattutto, quando c’è di mezzo il razzismo, cancro che in Italia continua a trovare facili spunti. La notizia della sospensione di Pro Patria-Milan ha fatto il giro del mondo. L’importante è che il segnale forte (partita spezzata per reiterati buuu a Boateng e c.) faccia aggio sulla circostanza debole (era un’amichevole). E ancora più importante sarà che, tra i segnali forti, la volontà di combattere il becerume hooligan (match fermato) prevalga sulla voluttà – del becerume hooligan – di tenere in ostaggio le maggioranze «per bene» (match fatto fermare).
Diranno i milanisti: non siete mai contenti. Hanno ragione. Al posto dell’arbitro (e di Allegri) avrei interrotto il gioco ai primi insulti contro Boateng ma poi, per rispetto del resto dello stadio, lo avrei ripreso. O almeno ci avrei provato. Me ne sarei andato solo di fronte a un’altra pioggia di cori. Il codice Fifa parla chiaro.
Sono anni che in Italia ci tramandiamo il dilemma: continuare o smettere, smettere o continuare. Dal caso Morosini al caso Busto: la differenza dell’argomento, profonda e lacerante, non si sottrare alla stessa «ratio». Come onorare un morto sul campo, fermandoci tutti per un giorno o fermandoci tutti per un minuto di «quel» giorno? Come reagire alle curve che brindano a Hitler e oltraggiano la pelle degli uomini, lasciandoli padroni del destino, come a Busto, o portandoli in galera, come in Inghilterra?
Bando alle chiacchiere. Meglio la cesura di un’amichevole che il nulla di sempre. Teniamoci il messaggio. Ai giovani, agli anziani, ai neutrali, ai politici, alle forze del calcio e della polizia. Attenzione, però: in un Paese normale, lo stop di Busto diventerebbe «legge» a tutti i livelli, dalla serie A agli oratori. Inclusa la pallonata giustificazionista di Boateng. Uhm. Dal momento che siamo in Italia, rimane il messaggio, duro, secco, ma anche il dubbio, ancora più secco.
Yurgens….rido…
Scritto da Riccardo Ric il 4 gennaio 2013 alle ore 15:58 Certe risposte posso essere eccessive………..ma non è questo il caso.
L’amore e una cosa semplice…come canta ferro…marotta prima di andare a letto con una donna si deve sincerare che primo ha i soldi sia a posto così” ..che non ci sia concorrenza, trovare le parole giuste per convincerla e blablabla..i
Vabbè, Riccardo Ric, Seedorf è di un’altra categoria. In due righe ha sintetizzato meglio di chiunque altro.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/articoli/95920/seedorf-non-sta-con-boateng.shtml
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Ho sempre profondamente stimato Seedorf…..vedi che tutto torna…
… a metà col mio ….
Sono perfettamente d’accordo a meà col mio allenatore (Cit. di un giocatore del brescia di qualche decennio fa).
Beck non può concordare con me al 90 per cento e poi anche con tororosso. Abbiamo esposto concetti diametralmente opposti.
Mi auguro che Llorente arrivi già a gennaio. Con l’infortunio di Bendtner e la caviglia di Vucinic non a posto non vorrei ritrovarmi troppo sguarnito nel reparto offensivo, fermo restando che Vucinic al momento è l’unico non sostituibile. Finalmente si riparte: occhio alla penna, il più otto in classifica rassicura ma non deve rilassare. La prima dopo la sosta è sempre insidiosa e ci aspetta un girone di ritorno con trasfrte pericolose: due volte a Roma, a Napoli, a Milano contro l’Inter. L’antiJuve non è la Juve, come troppo spesso leggo, chi si trova a meno otto od a meno nove sotto sotto ci spera anche se non lo dice. Quindi culo strinto e testa bassa: questo campionato è ancora tutto da conquistare.
“perchè mi sembra che il blog si sia già rituffato nelle quotidiane amenità .”
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inter merda alè, inter merda alè, inter merda alè…
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Abbasso tutti i tororossismi di questo mondo e le proverbiali lenzuolate etiche….a prescindere dal colore della maglia,,,,