Fossi in Mazzarri, comincerei a preoccuparmi. Il Milan ha vinto anche a Marassi: sette punti in otto partite e poi 44 in venti. Tutti Allegri. Il gregge è diventato gruppo; e il gruppo, squadra. Giù il cappello. L’obiettivo dichiarato di Galliani resta il terzo posto. Non solo: «Lo scudetto l’ha già vinto la Juve». Gufata storica di ex juventino. Non dubito che per lui l’abbia già vinto la Juve. Per gli arbitri, non si direbbe. Dalla sera di Milan-Juventus, quando un’ascella di Isla venne tradotta da Rizzoli in tutt’altra roba, il vento è cambiato. Gli episodi pro Diavolo hanno surclassato quelli pro avversari. Simbolo della svolta, il rigore agli sgoccioli degli sgoccioli di Milan-Udinese.
Scagli la prima moviola chi. Per carità. La Juventus toccò l’Everest dei favori tra Catania e Inter, al Napoli non fischiano un rigore contro da una vita. Non piace a nessuno parlare di arbitri: ogni tanto, però, bisogna. L’aiutino seriale stuzzica la fantasia.
I bar sport pullulano di grafici, di statistiche, di proiezioni. Hai visto mai che la congiuntivite del Berlusca… Da Balotelli a Damato, le gocce di collirio fioccano. (D)amato, già: per non cacciare Bertolacci, gamba alta su Muntari, doveva proprio sentirsi in colpa (difatti: al Genoa mancano un paio di rigori).
Sorrido di fronte all’avanzata di Milanset Premium, al gol di Muntari sul telefonino di Galliani, al rigore di Valeri sul cellulare di Pozzo (?), al «Vergogna» di Foschi, ai dossier che ogni società tiene nel cassetto.
Siamo al disegno, al complotto, al teorema. Il Corriere dello Sport-Stadio fece di tutto per allontanare Rizzoli da Napoli-Juventus: in un altro Paese, l’avrebbero preso a pernacchie, in questo c’è riuscito. Lungi da me volare così in alto: non ne sono capace. Prendo atto, e ripeto. Fossi in Mazzarri, sì, sarei nervoso. Voce dal fondo: e se fossi Conte? Mi fiderei di Galliani.
Paolo Montero: “Capisco Gerrard, io mi picchiavo con i tifosi viola”
«A quel punto della notte non sei il numero 1 al mondo ma un uomo che non vuole essere provocato»
TORINO
Paolo Montero, 37 anni, nove stagioni alla Juventus e tredici espulsioni: una belva.
«A volte mi dico: Paolo, hai esagerato. Ma poi mi do la mano: Paolo, non hai mai finto».
Che ne pensa del caso Gerrard? Il capitano del Liverpool, faccina d’angelo e pugni musicali.
«Penso che voi giornalisti pretendete la santità, l’eroismo. E invece siamo uomini anche noi, esattamente come voi. Nel bene e nel male. Gerrard non fa eccezione».
Dunque, le apparenze ingannano?
«Non conosco la dinamica dei fatti nel dettaglio. Per questo, parlo in generale. Piano con le lezioni di morale. Se Gerrard ha sbagliato, pagherà. Solo che dopo la partita vai in un locale per rilassarti e magari qualcuno ti provoca. In quel preciso istante della notte, non ti senti più il numero uno al mondo, sei, semplicemente e banalmente, un uomo che non vuole essere seccato».
A lei è mai capitato?
«Come no. A Viareggio, ospite di “Attila”, un caro amico. Dovunque si andasse, erano tutti tifosi della Fiorentina. Si figuri. Io della Juve, loro della Fiorentina. La prima volta scappava un vaffa, la seconda una spinta, la terza un cazzotto».
Nostalgia del calcio?
«Per niente. Ho smesso nel 2007, con il Peñarol, e da allora avrò disputato sì e no un paio di partitelle di beneficenza, ma proprio perché mi ci tiravano per i capelli. Non ne sento la mancanza. Tutto quello che avevo da dare, l’ho dato».
Tornasse indietro?
«Tornassi indietro, cercherei di controllarmi meglio. Provocazioni, reazioni, tafferugli: non mi sono negato niente. Al cuore non si comanda, vero? Ho dato da mangiare alla prova tv come nessun altro. Però…».
Però?
«Avevo un mio codice, non certo etico. Un codice d’onore, chiamiamolo così. Per la mia squadra, tutto. Stava agli arbitri fissare il confine di quel “tutto”. Ne ho sempre rispettato le decisioni, così come gli avversari che menavo rispettavano la mia violenza per il semplice fatto che era grossolana ma, a suo modo, leale. Quante volte sentivo e sento allenatori ed esperti ripetere che nel calcio ci vogliono anche i Montero…».
In quale giocatore si rivede?
«In Chiellini. Con Legrottaglie, che ho avuto modo di frequentare e apprezzare alla Juve, forma una delle coppie che meglio rispecchiano le mie idee, il mio carattere. Giorgio è un tipo tosto, più portato al gol di quanto non lo fossi io. Non mi meraviglio: la Juve ha avuto sempre una grande tradizione di difensori, Ferrara, Iuliano, Tudor, Cannavaro, Thuram».
Dicono che uno come lei sia Marco Materazzi.
«Non lo conosco. E poi, sia chiaro, sono amico di Zidane. Molto amico. Un fuoriclasse assoluto».
Come nasce l’amicizia con Pessotto?
«Nasce, per prima cosa, da nove stagioni di militanza comune. E cresce col fatto che era, e rimane, il mio opposto. Tanto impulsivo io, quanto posato lui. Impossibile non volergli bene. Trovava sempre la parola giusta per metterti a tuo agio. I Montero fanno casino, i Pessotto fanno gruppo».
Durante la lunga degenza, lo andò a trovare quasi di nascosto. L’orco buono…
«Affari miei, se permette. Da Montevideo a Torino per uno come Gianluca: il minimo, mi creda. Proprio il minimo».
Chi vince lo scudetto?
«L’Inter, temo».
La Juventus le piace?
«Molto. Ma l’Inter è più forte».
Qual è un attaccante che avrebbe marcato «con gusto»?
«Ibrahimovic. Ce le saremmo date di santa ragione per novanta minuti e poi, alla fine, insieme al bar a farci una birra».
Il suo podio?
«Kakà, Gerrard, Ibra».
E a livello difensivo?
«Chiellini a parte, vanno di moda gli inglesi: John Terry, Rio Ferdinand».
Cosa pensa di Calciopoli?
«Dopo Pessotto, le prime persone che chiamo quando torno a Torino sono Moggi e Giraudo. Devo tutto a loro, non mi stancherò mai di ringraziarli. Faccia un po’ lei».
claudio gentile.il marcatore più forte degli ultimi 30 anni
Beh, auguri Axl, e buonanotte a tutti, per Claudio Gentile!
AMARCORD….E TU?
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lunedì 30 marzo 2009
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Ranieri: “La Juve di Capello? Nemmeno tra cent’anni”
“Puntiamo al massimo ma i tifosi non vanno presi in giro. Mourinho era stato ingaggiato per vincere la Champions”
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martedì 31 marzo 2009
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Zoff: “Un’idea come Pato e la Juve sarà grande prima di cent’anni”
«Al posto di Ranieri non darei già per scontato lo scudetto all’Inter»
Jurgen Kholer…….. Buonanotte!
Buona notte, Ezio. Real Catania, ha detto Conte. Capito?
uffa, vado, vado a dormire……. buonanotte Roberto.
Silenzio nelle camere, per Bercellino!
Lodi? ma adesso cancellano le provincie…….
Ezio, spegnete quelle luci! Lodi chi lo prende? Pensiamoci…