Non capita spesso che siano gli attaccanti a firmare le vittorie della Juventus. Di solito, ci pensano i centrocampisti. Quagliarella (gol più assist) e Matri – punte di riserva, tra parentesi – hanno attraversato e domato Inter-Juventus. Non una gran partita, ma un tamburello aspro, equilibrato e abbastanza divertente. Due gli episodi da moviola: Handanovic su Vidal, Chiellini su Cassano. E uno solo da arresto: i piedi a martello di Cambiasso, espulso, sulla caviglia sinistra di Giovinco. No tu no, gli avrebbe cantato il grandissimo Enzo Jannacci: no lui no, nel senso che certe cose non si fanno (e l’argentino, che ricordi, non le ha mai fatte). Bravo, Conte, ad accettarne le scuse e proteggerlo, a «incitare» i suoi a capire l’attimo, il raptus.
Sentivo puzza di pareggio. La partita non mi ha spiazzato. Da una parte, una squadra: la Juventus. Dall’altra, fiammate: l’Inter. Fra la sfida d’andata, persa, e questa di ritorno, vinta, i campioni hanno raccolto 40 punti, il doppio degli avversari, che mercoledì recupereranno, a Marassi, la sfida con la Sampdoria.
Non c’era Milito. Rientrava Samuel. Di solito, le soste delle Nazionali confondono i riferimenti. Con il Bayern di mezzo, poi, la Juventus rischiava di distribuire calcoli, energie. Non bisogna dimenticare che Conte ha avuto bisogno anche di Buffon, su Cassano e Palacio. Non è un segnale necessariamente nefasto. Atttenzione, piuttosto, alle palle perse: con la difesa così alta, diventano morsi di serpenti. Prova ne sia l’errore di Pirlo che ha introdotto l’azione del pareggio. Storia vecchia. Il Bayern non aspetta altro. Sarà una sfida dura, ma aperta.
Coraggiosa, la reazione dell’Inter. Da squadra con gli attributi, lo strappo della Juventus. Si è giocato alle tre del pomeriggio: ho pensato a quando ero ragazzo e sognavo un’altra Italia. Buona Pasqua a tutti.
Il sassolino nella scarpa
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9/2/2006
Ancora veleni sulla volata per lo scudetto
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Il campionato urla: sante traverse. Appartengono entrambe a Del Piero. La prima, su punizione. La seconda, su un rigore che nasconde un’altra mina. Palanca è l’arbitro che, a Verona col Chievo, non aveva colto un’ancata di Lanna a Ibrahimovic.
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Averlo spedito al Delle Alpi, costituisce l’ennesimo sfondone di Mattei. Mano di Grella: ci sarebbero gli estremi. Fa il duro. Manata di Grella a Vieira: è un fuscello, non una trave. E indicare il dischetto, un gesto servile, da arbitrucolo.
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Anche perché, subito dopo, Fabio Cannavaro si aggrappa a Corradi quel tanto che basta per sbalzarlo da cavallo. Vidigal domenica, Corradi ieri: dosi massicce di arsenico.
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Da Dattilo a Palanca, i primi a non poterne più sono gli juventini veri. D’accordo, è «soltanto» il secondo penalty concesso alla Juve. Il guaio è che proprio non c’era. E così Juve-Parma finisce 1-1, mentre l’Inter sbanda a Firenze. Nove punti di margine: la partitissima di domenica avrà un senso, comunque. Merito di Beretta e Prandelli.
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Dispiace dover parlare sempre, e sempre negli stessi termini,
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vabbe’ ragazzi….cominciano i preparativi….tra un po’ si parte…..se ce la faccio vi seguiro’ con il mio ipad…speriamo il segnale sia buono…….MONACO ARRIVIAMO !!!!!!!!
Su cambiasso, perdonate. Io sono d’accordo su una cosa non sul l’altra. D giornate gliene dovevano dare 3, l’esperienza e’ un’aggravante, non un attenuante. Ne ha un’altra di aggravante: essendo stato se non un grande, un giocatore importante, avrebbe il dovere di avere rispetto per se’ stesso.
Ed e’ qui che non son d’accordo con alcuni di noi: non è un broccaccio, e’ stato giocatore di gran garra, fu decisivo nel 2010 (d’accordo, assieme a tante altre cose, come ben sanno a Londra e Barcellona)’ ma derubricarlo a cazzaro scarpone solo perché gioca all’Inter, e’ un poco riduttivo. Certo, diciamo, aiuta…
Mi è dispiaciuto che abbia fatto lui quel fallo. Per me molto più sportivamente irritante l’atteggiamento nel protetto e impunito dell’intoccabile Samuele, che ha fatto una entrataccia da dietro sulle caviglie di quaglia nella trequarti della,Juve. E molto altro. E su quello Rizzoli si, zitto, se no sentivi le geremiadi contro i poteri forti. Senza cambiaccio murigno si fermava ben prima dei quarti nel 2010. Ciò detto, se le scuse fosso state serie, come io credo, non avrebbe battuto ciglia a tre giornate di squalifica. E invece la disciplinare e’ sempre comprensiva ed affettuosa con il simpattttico Moratti.
Stramaccioni vale tre conte..come lecca culo della società …
La merkel in vacanza a Ischia..perché non a Torino? Vi snobba?
Conte a fine partita a cambiasso.”Fate l’amore non la guerra…
Io non so se alla Juve pensano veramente a Osvaldo, magari in regalo. Certo che se lo facessero sarebbero dei coglioni.
fallo da rigore su vidal per danno procurato da handonovic che gli ha impdito di continuare l’azione; azione Chiellini-Cassano; Chiellini allunga la gamba e con i tacchetti fa scivolare via il pallone, Cassano gli si catapulta sopra, tanto chiellini non poteva più neè toglierla, nè tagliarsela quella gamba: Il solito beck….guai a dare una volta ragione alla juve, guai…..
Ciao Luca anch’io chiudo, Leo
Ciao Luca anch’io chiudo, Leo