Ferruccio Mazzola, scomparso all’età di 68 anni dopo lunga malattia, era piccolo e talentuoso. Lo tradì il carattere, narrano i biografi. Troppo testardo, troppo solitario. Nel 2004 diventò un caso lettario, con la pubblicazione de «Il terzo incomodo», un libro che parla – anche – di doping. Il doping degli anni Sessanta-Settanta. Fu, quel tomo, un j’accuse al mondo del calcio; e dal momento che lo firmava il figlio del grande Valentino nonché fratello del celebre Sandro, apriti cielo (per un po’, almeno). Non risparmiò nessuno. Non la Fiorentina, non la Lazio, non la Roma del caso Taccola. Non risparmiò, soprattutto, l’Inter di Helenio Herrera e di Sandro, al di là dell’unica presenza ufficiale. L’autore parlò di pastiglie strane, di caffè misteriosi, di pratiche sospette.
Nel corso di un’intervista rilasciata a «L’Espresso», nel 2005, citò i decessi di Armando Picchi, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale, di Carlo Tagnin ucciso da un osteosarcoma nel 2000, Mauro Bicicli, deceduto nel 2001 per un tumore al fegato e Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C.
L’Inter s’infuriò e sporse querela per diffamazione. Il tribunale la rigettò: «Quello di Mazzola è un racconto chiaro e completo in cui l’ex calciatore si è limitato a riportare i fatti vissuti in prima persona: fatti che concretizzano un interesse sempre attuale della collettività ». Il doping, all’epoca, non era reato penale, e così nessun Guariniello aprì un fascicolo: ognuno restò delle sue idee, a cominciare da Sandro, che s’incavolò di brutto, e Giacinto Facchetti che, in qualità di presidente interista (all’epoca), aveva firmato la querela.
Come Carlo Petrini, Ferruccio ha aperto gli armadi della nostra ipocrisia. Lo ricorderemo anche per questo.
Sia chiaro che io non sono contrario al non facciamoci male di fine stagione, però in un contesto di 16/18 squadre, levando almeno di mezzo un pò della mediocrità attuale.
Anche perchè rispetto a Milan-Reggiana, stiamo parlando di acqua minerale naturale.
Altro che morti e feriti….
se gli togli l’ipocrisia, agli italiani che cazzo gli rimane??
Quanto sembrano lontane le torride giornate in procura federale, i Mastronunzio Stellini e cazzi vari…..
Eh!!!!!!!! Ricordo uno spettacolare articolo di tale M.Pinci (mi costa nominare un formidabile illustre nulla di questo genere) scritto con inchiostro simpatico, ve lo ricordate?
Per Mac e Axl, il grande calcio dei Preziosi e degli zamparini.
Non abbiamo parlato (a dire la verità lo ha fatto Bilbao) del grande spettacolo svoltosi all’Olimpico di Torino l’altra sera….
Teo ti confermo che non sei attento erano 170. Grazie axl per la precisazione.
Oggi voglio complimentarmi per l’iniziativa dei tifosi del torino.
Durante il minuto di silenzio per andreotti la loro curva esponeva migliaia di fotografie di Falcone e Borsellino.
Grandi senza se e senza ma.
Saluti
Ezio, solamente se Conte accetta di allenare il Dortmund.
Teodolinda, ladro di uno juventino, ne contavano 170.
Gentile Axl Rose, giuro: ho scritto prima di leggerla. La ringrazio per avermi letto nel pensiero.
Gentile doctor Giuseppe, ben arrivato. “Pranzo luculliano” con il Cagliari alle porte? Eppure dovrebbe conoscermi… Ero semplicemente impegnato in altri ambulatori. Un caro saluto alla sua terra.
Buon appetito a todos.
Il Primario
Nessuno che pensa al Cagliari. Complimenti!!!
P.S. Chiedo perdono al Primario per essermi, indegnamente, sostituito a lui nel richiamare i Pazienti alla concentrazione sulla partita, difficilissima, contro il Cagliari.
Per Axl. Lo vedi come tendi per natura a furtare (ruvvare), ieri sera ne hanno contato 160 per la Prescrittese.