Pur non essendo più minorenne da molte rate, Claudio Lotito-Lotita continua a esercitare un fascino pazzesco. Ci vorrebbe il talento di Vladimir Nabokov per aggiornarvi sui professori Humbert Humbert che non finiscono di sbavare per lui.
A gentile richiesta: questo è un Paese che non ha trattato per Aldo Moro ma per le imposte di Claudius, sì. E poi Franco Carraro: ai bei dì di Calciopoli, al telefono invitava chi di dovere a fargli un piacere, perché la Lazio, insomma, ci siamo capiti. Quindi, Silvio Berlusconi, il cui timor panico per un’eventuale retrocessione (della Lazio) produsse una visione dell’ordine pubblico casualmente vicina agli istinti della piazza.
E Maurizio Beretta? Un uomo solo al «comandato», occupa la presidenza della Lega per «sentito fare»: Lotita l’ha letteralmente stregato, come documenta la ripartizione sfacciatamente pro Lazio del bottino della Supercoppa con la Juventus (Roma, 18 agosto). Ora, il fatto che di mezzo ci sia la Juventus ha spinto e spingerà mezza Italia a tifare per il grande capo di Lazio e Salernitana: al massimo, un «povero» che ruba ai ricchi. Ma se al posto della Vecchia Arpia ci fossero stati cuccioli come il tenero Chievo e lo struggente Sassuolo?
Il caso Mauri, altro non è che l’ultima ciliegina. Imputato di illecito sportivo, se l’è cavata, in primo grado, con sei mesi di omessa denuncia. Eppure un giudice di Cremona aveva deciso di tenerlo in carcere per paura che inquinasse le prove. Chi ha sbagliato? La Lazio è passata trionfalmente dalla penalizzazione alla placabilissima multarella. E’ stata la commissione disciplinare, questa volta, a perdere la testa per il «ragionevole dubbio». Ce l’hanno fatta anche Omar Milanetto e il suo Genoa, che è poi il Genoa di Enrico Preziosi, colui che scampò alla radiazione con un accordo sotto banco.
Ma Lotito-Lotita rimane di un’altra categoria.
Quando a Santa Maria di Leuca andai io, estate 1982 e non solo, c’erano due alberghi: il Terminal (dove alloggiavo) e l’Approdo. Più, naturalmente, un’edicola.
Fabrizio: ci sono luoghi lì che non sono mai cambiati, nel corso degli ultimi anni. Poi dipende, appunto, dai luoghi. Il turismo selvaggio e la speculazione hanno intaccato un po’.
No dimas ma diciamo che nel salento ci bazzico spesso.
Aaaaah S. Maria di Leuca, che ricordi… Sono passati 30 anni da quando ci sono stato. Ricordo i 40 gradi, lo scirocco, le dune, il mare basso e trasparente, mio papà che ficca la testa di mia mamma sotto l’acqua fredda per impedirle di svenire… È ancora così?
Scusa Mac ma sei di santa maria di leuca?
Parla in barese,ignorante.
Cercherò di non mancare la consegna, Primario.
Excusatio non petita, accusatio manifesta…………….demente.
Ad Axl!Intanto demente ci sarai tu ed i crociati come te,non capisco cosa vuoi dire?Forse,avendo letto Lovre51 su Libridine hai pensato a me….!L’intelligenza non si compra…penso tu non sappia neanche riconoscere una triglia da un merluzzo!
Buon giorno, MacPhisto, mi saluti Santa Maria di Leuca, se ci passa, se la sfiora, se la pensa…