Non vi tedierò con l’analisi di una partita che non c’è stata se non alla fine, per un quarto d’ora. Tra la polvere e la polvere da sparo non poteva finire che così: e senza le acrobazie di Marchetti, sarebbe finita anche peggio. Italia in ginocchio: non dal papa, questa volta. Prandelli, lui, ha raccolto la pennellata di Insigne e le martellate di Diamanti. Tutto qui.
Non è neppure della qualità dell’Argentina – dalla cintola in su, soprattutto – che voglio parlarvi. Il calcio d’estate non va mai preso alla lettera. Semina dubbi, confonde le idee: raramente le cementa. Meglio andare sul sicuro. Meglio scrivere di Gonzalo Higuain.
Gira e rigira, all’Olimpico hanno segnato due del Napoli: Higuain e Insigne. Higuain, già . Fu Capello a volerlo al Real; e a difenderlo quando, acerbo e spaesato, trovava tutto tranne la porta. De Laurentiis l’ha pagato 37 milioni di euro più 3 milioni di bonus. Quanti gol gli avranno tolto Raul, Van Nistelrooy, Cristiano Ronaldo, Benzema, e quanti, viceversa, gliene avranno propiziati?
Il calcio è metà scienza e metà riffa, un po’ lavagna e un po’ destino. Va studiato ma non imprigionato. Higuain è l’ultimo scarto del Real. Scarto, come Arjen Robben, preso a 36,5 milioni di euro dal Chelsea e piazzato al Bayern per 25. E come Wesley Sneijder: dall’Ajax al Real per 27 milioni di euro e poi dal Real all’Inter per una quindicina.
A Madrid inseguono la «decima» dal 2002. Più fortunati, i rifiuti: Robben l’ha vinta al Bayern il maggio scorso, Sneijder con l’Inter nel 2010 (e proprio al Bernabeu, e proprio contro Robben). Il Napoli non è questo Bayern e neppure quella Inter: ciò premesso, sono curioso di vedere dove lo porterà Higuain, che mi piace molto, e dove Benitez porterà Higuain.
Gentile Fabrizio, Di Maria lo prenderei subito: è troppo “di sinistro”, senza secondi o terzi fini, ma va bene lo stesso.
Ecco, parlando di scarti del Real… ci sarebbe un tal DI Maria, presumibilmente chiuso da Bale… quello si’ sarebbe un acquisto eccellente, altro che Jovetic.
(si’, lo so, lo so, non abbiamo i soldi oppure li abbiamo spesi per Ogbonna e il riscatto di Peluso. Pero’ é agosto, é appena stato il mio compleanno e Marotta non mi ha fatto il regalo, quindi mi lamento quanto voglio :-)))
Gentile Bit, lei mi confonde. E un Primario non va confuso, ha il bisturi in mano, guai…
e comunque stiamo parlando di uno che ha dato del “vecchio di m.” al suo presidente. che ha detto pesta e corna di galliani dopo che il milan gli ha salvato la vita (e non quella calcistica…). solo per citare due delle sue ultime perle.
lo spartiacque della carriera di cassano potrebbe essere stato proprio quel mancato passaggio alla juve. moggi, praticamente, lo aveva già preso. poi arrivò l’offerta folle di sensi e mandò tutto all’aria. non abbiamo controprove, ovviamente, ma chissà , la storia avrebbe potuto essere un’altra…
eh, troppo buono, primario. grazie a lei. non voglio buttarla sul melenso, ma resta uno dei pochi giornalisti che stimo. la sua mancanza da “la stampa” (il mio giornale di famiglia – tradizione ereditata dal nonno) pesa ancora come un macigno.
Fabrizio per me Cassano dopo Totti e’ l’ultimo talento puro. Lo ha completamente gettato, lo scorso anno al 40 percento e’ risultato decisivo seppur a sprazzi, ad un europeo, molto piu’ di Mario Gomez, per fare il primo nome che mi viene. Su Maradona abbandono il relativismo che mi contraddistingue per entrare nell’Assoluto, forse attingendo nelle varie epoche gli si puo accostare Pele’ Crujff Di Stefano, non so Puskas, per il resto e’meglio non usarlo come termine di paragone.
Luca: infatti, é quello che stavo dicendo. La mia osservazione era rivolta all’analisi di qualcuno secondo cui Cassano avrebbe sprecato il suo talento, ovvero poteva divenire il top del top ma non lo é diventato per via del mononeurone.
L’esempio di Maradona era volto a citare uno che al top del top ci é arrivato pur non essendo esattamente un tipo calmo e tranquillo. Semplicemente, Cassano non aveva (ha) abbastanza talento per emergere, e qualche neurone in piu’ secondo me non gli avrebbe portato tutti questi successi in piu’.
Fabrizio, scusa se mi intrometto Diego “el pibe” quando entrava dentro un campo di calcio, ai Del Piero e i Messi se li mangiava a colazione, anche caratterialmente non solo tecnicamente, quello che faceva la sera c’entrava poco, ma direi anche nulla.
X Lex – Sono orgoglioso di aver interpretato il tuo pensiero nel modo giusto. Ciao.