Il Chievo aveva segnato due gol, come la Juventus. Il secondo, firmato da Paloschi, l’avrebbe portato sul 2-1. Un assistente che si chiama Preti glielo ha misteriosamente sfilato. Altro che fuorigioco. Metri, non centimetri. Una topica clamorosa. Non sto parlando di un sassolino, ma di un macigno, tanto più che la partita è andata avanti sugli episodi e da un episodio è stata poi decisa: autorete di Bernardini, a proposito di accanimento «terapeutico».
Al posto di Conte, prenderei questa botta di sedere e la studierei a fondo. Domenica c’è il derby, e la Juventus continua a inciampare in se stessa, oltre che in Buffon (assist a Sardo, per la volée, splendida, di Thereau; respinta inguardabile su Bentivoglio, per il raddoppio «virtuale» di Paloschi). Per la quarta volta è andata sotto. Che poi abbia rimontato – da 0-1 a 2-1 come con il Verona – è un dettaglio che non va innalzato a totem. Parlano troppo, alla Juventus, e crossano male, da Peluso a Isla. Ci ha pensato Pogba, nella ripresa, a pennellare un paio di traiettorie decenti. Certo, il turnover. Certo, il passaggio dal fraseggio alle parabole pro Llorente: ma vogliamo parlare del fumo di Marchisio e del titic-titoc di Pirlo?
Sannino, un signore, era passato dal 4-4-2 al 3-5-2. Non so come sarebbe finita con Buffon al posto del suo fantasma e uno sbandieratore meno distratto. Il Chievo mi è piaciuto più nel secondo tempo che nel primo. La Juventus, quasi mai. Per carità , la Champions incombe, le rotazioni sono legittime, gli alti e bassi anche. Resta il fatto che i campioni, eccezion fatta per Pogba e Quagliarella, hanno regalato metà partita e l’altra metà l’hanno recuperata con grande fatica (si dice così?). Fra campionato e coppe, solo in due gare la Juventus non ha preso gol. Brutto segno.
Grazie Axl!
Massimo, per la verita’, gran parte di quei pezzi sono stati scritti da Roger Waters, il vero genio della band, dopo Syd Barret.
D’accordissimo Massimo, con i pochi mezzi i Pink Floyd oltre che musica fantastica fecero esperimenti tecnici inarrivabili. Comunque anche negli ultimi anni qualcosa di buono da ascoltare è uscito, mi riferisco ai Radiohead e quest’anno ad un disco che mi piace proprio tanto perchè mi richiama proprio gli anni 70, “The raven that refused to sing” di Steven Wilson, lo acquisterò quanto prima sperando di avere il “permesso” di ascoltarlo a casa!
decisamente axl
Oscar per la musica a Runner68
comunque la gazzetta dello sport saranno 10 anni che non la leggo…
Dave Gilmour…nn troppo veloce, spesso poche note ma messe sempre bene…pezzi che se li senti oggi sembrano fatti adesso e invece hanno 40 anni..oggi esistono grandi confezioni per contenuti modesti, una volta visti i mezzi limitati le confezioni erano a volte normali ma con grandi contenuti..tutta un altra cosa
Runner, eeee bene.
Sono gli “juventini” di serie A tra l’altro….
bilbao, non sono esperto di nulla, semplice appassionato di musica come di calcio … cioè di Juventus e nella musica la mia Juventus sono i Pink Floyd dei quali so vita morte e miracoli