Il Chievo aveva segnato due gol, come la Juventus. Il secondo, firmato da Paloschi, l’avrebbe portato sul 2-1. Un assistente che si chiama Preti glielo ha misteriosamente sfilato. Altro che fuorigioco. Metri, non centimetri. Una topica clamorosa. Non sto parlando di un sassolino, ma di un macigno, tanto più che la partita è andata avanti sugli episodi e da un episodio è stata poi decisa: autorete di Bernardini, a proposito di accanimento «terapeutico».
Al posto di Conte, prenderei questa botta di sedere e la studierei a fondo. Domenica c’è il derby, e la Juventus continua a inciampare in se stessa, oltre che in Buffon (assist a Sardo, per la volée, splendida, di Thereau; respinta inguardabile su Bentivoglio, per il raddoppio «virtuale» di Paloschi). Per la quarta volta è andata sotto. Che poi abbia rimontato – da 0-1 a 2-1 come con il Verona – è un dettaglio che non va innalzato a totem. Parlano troppo, alla Juventus, e crossano male, da Peluso a Isla. Ci ha pensato Pogba, nella ripresa, a pennellare un paio di traiettorie decenti. Certo, il turnover. Certo, il passaggio dal fraseggio alle parabole pro Llorente: ma vogliamo parlare del fumo di Marchisio e del titic-titoc di Pirlo?
Sannino, un signore, era passato dal 4-4-2 al 3-5-2. Non so come sarebbe finita con Buffon al posto del suo fantasma e uno sbandieratore meno distratto. Il Chievo mi è piaciuto più nel secondo tempo che nel primo. La Juventus, quasi mai. Per carità , la Champions incombe, le rotazioni sono legittime, gli alti e bassi anche. Resta il fatto che i campioni, eccezion fatta per Pogba e Quagliarella, hanno regalato metà partita e l’altra metà l’hanno recuperata con grande fatica (si dice così?). Fra campionato e coppe, solo in due gare la Juventus non ha preso gol. Brutto segno.
(solito) coglione, vedo che ti è stato gia’ risposto.
Mah. La Cassazione non entra nel merito dei fatti, ma si esprime in punta di diritto. All’epoca dei fatti era in vigore una Legge, del 1989. che non parlava di doping, ma in generale della tutela della correttezza dello svolgimento delle prestazioni sportive. Si incentrava soprattutto sulle scommesse clandestine, dopo lo scandalo del 1980.
Solo nel 2000, quindi in epoca SUCESSIVA i fatti contestati alla Juve, è stata emanata la legge specifica per il doping con annessa tabella dei medicinali vietati.
Primo punto: nessun medicinale proibito, sia prima che dopo la legge, è stato rinvenuto
Secondo punto: Da nessuna analisi sui giocatori della Juve sono emerse quelle sostanze
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La Corte d’Appello, pur sempre un Tribunale della Repubblica Italiana, assolse con formula piena perchè ritenne che la legge in vigore all’epoca dei fatti, quella del 1989, non prevedesse il reato di frode sportiva per somministrazione di farmaci off label. (occhio, anche un antiinfiammatorio è un medicinale). La Cassazione, invece, ha precisato, che qualunque atto teso ad alterare la regolarità delle competizioni sportive era da ritenere reato, ai sensi della Legge del 1989, quella in vigore. Fin qui ci siamo?
Quindi la Cassazione ha stabilito che la motivazione dell’appello non era valida perchè QUALORA, l’uso di medicinali avesse alterato la prestazione sportiva (circostanza un po’ complicata da dimostrare), allora era applicabile la Legge del 1989 e quindi la motivazione dell’appello non era valida, e quindi processo da celebrare di nuovo.
Del resto se siamo arrivati alla prescrizione è tutto merito del vostro eroe Guariniello che sprecò un sacco di tempo per cercare di dimostrare l’uso di EPO.
In quel passo che hai citato viene detto che la Juventus fece uso di medicinali. Capirai lo scandalo, visto che tutti ne facevano uso, compresi gli eroi del Mundial 1982.
Roba da filosofi del diritto, senza alcuna valenza pratica.
sbagli di grosso Runner68…farsopoli e dopingopoli non sono mai esistite, se ancora non lo hai capito SE LE SONO INVENTATE……e per convincermi del contrario mi dovete portare le prove, non le cazzate dei giornalisti di regime, quelle le lascio a chi si vuol far prendere per il culo da solo, con gli Agnelli, quelli veri, sti’ cazzoni de paese se la sarebbero fatta sotto……
X Leo. Lascialo in pace, pover’uomo, tanto è capitato in buone mani.
X Leo. Se Boniperti non vedeva di buon occhi Moggi, forse era il caso che si mettesse gli occhiali, e non fare condannare l’incolpevole Juve.
Uno come lui, che ha vissuto per 50 anni dentro le stanze della Juve avrebbe dovuto sapere che non esisteva nulla di illecito nei comportamenti dei due dirigenti. Il non aver fatto tutto l’indispensabile per salvarla o per prenderne le difese ufficialmente non è un reato, ma non si può ergere a paladino della causa Juve.
Se l’ Avvocato e il Dottore avessero saputo in che mani avrebbero lasciato la Juve dopo la loro morte credo che l’avrebbero venduta a qualche sceicco o petroliere russo. E farsopoli e dopingopoli non sarebbero MAI esistite
Arriva, Mah…stai tranquillo che Axl arriva….non ti aspettare “prosecco” preparati con una gassosa…non pensare che sia evaporato….
scordavo….il perito D’onofrio e’ quello che ha assolto Pantani, trovato con un tasso di ematocrito da far invidia ad una passata di pomodoro.
Nel 2006 in tanti siamo rimasti frastornati…le notizie erano quelle e le si leggevano da tutte le parti…Il teatro era già pronto e mentre gli avvocati parlavano i sandulli ed i ruperto leggevano la gazzetta dello sport…per stabilire come dovevano sentenziare…Questo era allora lo scenario…si doveva fare presto e subito..perchè poi non si poteva colpire più …il gioco sarebbe stato scoperto…Tanti libri pubblicati tutti a scrivere le stesse cose…Cosa poteva dire Boniperti?…Non voglio giustificarlo…sarebbe stato più logico astenersi dall’esprimere un giudizio affrettato e poi pare che non vedesse di buon occhio Moggi!
Più che il peggio, sono convinto che Boniperti temesse gli El Kani.