Parlare di beffa non ha senso. Porterebbe lontano dal cuore del problema. Mancini conosceva la Juventus, non ancora il Galatasaray. Si è adeguato, l’ha attesa. Ha giocato più o meno come hanno fatto Chievo e Toro. Solo che Drogba è Drogba, rete e assist. Ignoro quanto la Juventus abbia preso per oro colato la classifica del campionato. Dalla ninna-nanna, direi che sia caduta nel tranello tesole da bandiere fin troppo generose.
Persi i pezzi (Vucinic, Lichtsteiner) e, a meno di miracoli, già persa la Champions: non è più la Juventus cannibale d’antan, è una squadra qualsiasi, sgonfia, facilmente controllabile. Grave l’errore di Bonucci; grave, soprattutto, perché si aggiunge a quelli di Chiellini (Inter), di Buffon (Chievo), del reparto (Copenaghen, Verona). Non sono più eccezioni: è la regola. Il ricorso al lancio lungo può costituire una valida alternativa, non però la parabola sistematica, stucchevole (e senza Llorente in campo). Tevez non era al massimo, nessuno lo era. La scossa è venuta da Quagliarella, tra rigori sfiorati, procurati e gol-illusione.
A ritmi così blandi, tutto sembra minestra riscaldata, figuriamoci il 3-5-2 che Conte vorrebbe rinfrescare ma non sa come. In casi del genere, si ricorre al furore. Viceversa, ho colto qui e là «ruttini» da pancia piena, come se non fosse più la squadra al centro di tutto, ma tutti aspettassero un segnale, un soccorso. Se il disturbo fosse il rigetto di Tevez o Pogba (ma non lo è), la soluzione sarebbe semplice: basterebbe tornare alla formazione e al gioco degli scudetti.
C’era una volta il pressing. Il «busillis» è proprio la lentezza di gamba e di pensiero. E siamo appena a ottobre. E’ come se avessero spento la luce. Nulla di irreparabile. A patto di trovare l’interruttore. Perché, ripeto, da Juventus-Galatasaray è uscito un fiasco di gruppo, non gruppi di fiaschi.
https://www.facebook.com/roberto.beccantini.3
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Roberto Beccantini, l’incarnazione dell’infame Joseph Goebbels
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Beck, non così!!
Lunedì 25 Febbraio 2008 02:35
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Caro Roberto, per l’amicizia che ci lega trovo utile e opportuno “commentare” il tuo ultimo pezzo uscito sulla STAMPA di oggi, 25 febbraio.
Prendo spunto dal tuo pezzo e aggiungo in grassetto i miei commenti in modo da facilitarne la lettura.
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AL LIMITE DELLA MALAFEDE di Roberto Beccantini
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Le vedove di Moggi sono in brodo di giuggiole: visto?
Caro Roberto io non sono una vedova di Moggi, bensi sono una vedova della Juventus, dell’orgoglio di appartenenza a questi colori, dell’orgoglio di condivisione di questa passione con l’Avvocato Agnelli e con il Dottor Umberto; e probabilmente, se fossero vivi, le prime vedove di Moggi sarebbero loro oppure, forse molto piu’ semplicemente, non ci sarebbe nessuna vedova.
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Dopo i fatti di Reggio, si gonfia il partito degli juventini che considerano
1) Luciano non più un male necessario, ma semplicemente necessario
2) questo campionato non meno falso di quelli smascherati da Calciopoli. Il problema non è più come la Juventus «lavorava» gli arbitri. Il problema è come certi arbitri, oggi, «lavorano» la Juventus.
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La Juventus lavorava gli arbitri? Caro Roberto ti pago 1000 euro se mi porti una intercettazione di Moggi che parla con un arbitro. In tutta Calciopoli ci sono solo 2 arbitri che parlano sicuramente con dirigenti di squadre di calcio e sono NUCINI e COLLINA. E non parlano ne con Moggi ne con Giraudo. (ma con il tuo protegè… facchetti!)
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Di qui la nostalgia per i metodi della Triade, schede incluse.
Anche qui parli di schede ma è evidente che il teorema non regge e tu lo sai benissimo. Avere schede sim straniere per proteggere i propri affari non e’ reato e credo che attualmente molte persone del mondo del calcio ne fanno ancora uso. Detto questo ti do 1000 euro se mi porti una prova di scheda regalata da Moggi ad un arbitro. Neanche NUCINI, che aveva accusato Moggi di avergliene data una è stato capace di consegnare il corpo di reato. Dice che l’ha buttata subito dopo che gli era stata consegnata. Ed io, dovrei credere a un arbitro che era amico intimo di Facchetti (illecito conclamato mai punito)?
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Legittima difesa. I tifosi pensano ai torti, mai ai favori. Domani sera c’è il derby, e ci mancherebbe pure che il regime usasse il Toro come forma di risarcimento. Gli arbitri sono giudici, e la giustizia, in Italia, è il nervo scoperto di tutto e di tutti, dalla politica allo sport. Di Dondarini ha spaventato la gestione tecnica della partita: cinque episodi dubbi, tutti pro Reggina. In discussione, non è il rigore concesso ad Amoruso ma i rigori che, con quel metro, avrebbe dovuto concedere prima, a Nedved e Sissoko.
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Gussoni, presidente dell’Aia, e Collina, designatore, non sono riusciti a comporre la frattura determinata dallo scandalo delle intercettazioni.
Gussoni chi lo ha nominato? Chi è Cosa fa? Che rapporti ha con Moratti? Ecco, mi aspetto un bel pezzo su questo argomento, invitandoti a consultare WIKIPEDIA alla voce GUSSONI prima di scriverlo…..
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Molti arbitri continuano a ritenere l’ex società di Moggi e Giraudo responsabile di una carriera macchiata se non, addirittura, mutilata. Se Bergonzi, a Napoli, era stato inadeguato, Dondarini, al Granillo, non era sereno. La mediocrità della «casta» ha accentuato il disagio. Il fumo delle direttive ha completato l’opera. Penso allo stupro del fuorigioco: il gol di Cicinho ricorda da vicino la rete di Iaquinta a Firenze, con Totti nei panni (e nei paraggi) di Trezeguet.
Altro che mediocrità. Io sono più sincero e dico come la penso. Sanno chi comanda e vogliono farsi la vecchiaia serena. Prima comandavano in 4/5 e il campionato era moderatamente regolare. Adesso comanda uno solo e il campionato è il più falsato della storia del calcio.
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Collina obietterà: non siete mai contenti, voi giornalisti, ci accusate di sudditanza psicologica e poi, non appena sbagliamo ai danni di una Grande, apriti cielo. Vero. Ma c’è modo e modo di sbagliare. E inoltre, se la Grande è quasi sempre la stessa, qualcosa vorrà pur dire. Più il campionato non è credibile, più perde credibilità chi lo vince. Vale per tutti, anche per l’Inter. L’aspetto che più mi disgusta è la sindrome da maggiordomo. Facile, oggi, pugnalare la Juve: molto più facile che ribellarsi alle lusinghe e ai maneggi passati.
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Anche in questo caso parli di maneggi ma non riesco a capire a cosa tu ti riferisca? Non ci sono prove di maneggi e questo lo ha detto persino il Presidente Cobolli Gigli ( in una lunga intervista video al Corriere dello Sport) che sicuramente non e’ come dici tu “una vedova di Moggi”. Allora io ti rimetto sempre sul piatto i famosi 1000 euro se mi porti l’esempio concreto di un maneggio.
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Non rinchiude più gli arbitri nello spogliatoio (Paparesta a Reggio, guarda caso); si limita a inviare letterine ad Abete e Gussoni, reclamando quel diritto alla par condicio che, scritto su carta intestata, suona come il più clamoroso degli ossimori.
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Ancora con questa storia di Paparesta chiuso nello spogliatoio? Ormai anche mio figlio di 7 anni ha capito che è una delle più grandi leggende metropolitane degli ultimi 200 anni, insieme agli ebrei delle twin towers e alle scimmie di mare che vendevano sull’Intrepido. Eppure dovresti saperlo che in merito alla vicenda ci sono state deposizioni degli interessati, nonché una sentenza di archiviazione in merito, che hanno escluso in maniera netta qualunque tipo di sequestro di persona e/o di chiusura negli spogliatoi di chicchessia. Fu la solita, goliardica millanteria di Lucianone al telefono per farsi bello. Siete rimasti ormai tu e Varriale e qualche altra “sposa di Travaglio” a parlare ancora di questo episodio……
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Le autorità competenti le hanno risposto senza rispondere (Gussoni, coda di paglia: «Mi rifiuto»): fuor di metafora, e di furore, non c’è trippa per gatti. Tocca a Collina. Destinatario della missiva, allenatore di una squadra divisa e ondivaga. Una volta, i dossier li compilava l’Inter. Oggi, dopo il processo che ha sabotato le gerarchie, li imbuca la Juve.
Mi spiace Roberto. I dossier non li compilava l’Inter ma li faceva compilare ad altri. Ed anche in maniera illegale. E ci pagava anche l’IVA visto che sono state ritrovate la fatture.
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Domani derby, mercoledì Inter-Roma. Cassano ha aperto una fessurina. Dondarini ha chiuso l’ennesima tregua. E così sia.
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http://www.ju29ro.com/contro-informazione/330-beck-non-cosi.html
Scritto da intervengo da torino abbiam vinto il tricolor il 4 ottobre 2013 alle ore 16:05
Non sarebbe male, Asamoah terzino sinistro è affascinante e secondo me farebbe bene. L’ unico dubbio è su Llorente, in questo momento tenere fuori il Quaglia che segna sempre mi sembra un pò autolesionista. In tutti i modi ‘sta vocina mi mette di buon umore!
mi e’ arrivata na’ vocina….questa dovrebbe la formazione anti-milan
————————————–buffon
——————barzagli – bonucci – chiellini – asamoah
———————————-pirlo – pogba
—————————-vidal – tevez – Marchisio
————————————-llorente
Scritto da bilbao77 il 4 ottobre 2013 alle ore 15:39
E’ vero! vabbè, glielo perdoniamo. Forse oggi ha avuto una giornata diversa dalle altre e quindi certe consuetudini sono state involontariamente dimenticate
Oggi il sig. Beck non ha augurato buon appetito.
Mac, sfondi una porta aperta su quel tema.
Pero’ con tutte le critiche che rivolgo a Conte non riesco ad immaginare che la sua idea sia di tirare a campare fino alla fine della stagione. Non fa parte del suo modo di vedere lo sport che per lui e’ competere sempre dando il massimo. Di questo ne sono certo.
concordo completamente con l’ultimo post di Bilbao, e ance gli ultimi due di Mac … con un aggiunta, i moduli, le tattiche e anche l’atteggiamento. La squadra mi pare che vada in campo con la testa altrove…
Bilbao, mettiamo che tu abbia ragione nel tuo intervento delle 13.46, io voglio solo che qualcuno della società (magari Agnelli jr stesso) ricordi al mister che, autostrade per andarsene o no, è sempre meglio portare a termine il compito nel migliore dei modi, che lui conosce bene, ossia vincere. Se invece l’ultimo anno è solo una sorta di ‘parcheggio’ indolente e cocciuto o un capriccio costante contro i dirigenti per i crucci del calciomercato, allora è altro paio di maniche e sarebbe insostenibile, nocivo indirettamente anche per la sua carriera. Ergo: che lavori e stop ai pianti o alle lamentele. Non è mica alla Fc Prescritti.
E parlo di gioco, perche’ lo vedo propedeutico al risultato
Scritto da bilbao77 il 4 ottobre 2013 alle ore 13:46
Anche io e pure tanto. Il calcio è fatto di episodi. Ma i moduli e le tattiche fanno il resto, soprattutto nella Juve di Conte non è un fattore marginale, visto che giochiamo da squadra e non abbiamo grandi singoli.
Axl, anch’io sono tra quelli che pensano che in Europa non ci siano ancora tutti questi grandi club a scannarsi per Conte. I grandi allenatori esperti e l’opinione pubblica lo osservano con interesse ma da qui ad averlo incoronato come top manager ce ne passa.
Pero’ il mio punto era che soprattutto dalla vicenda scommesse in avanti, lo hanno messo forzatamente di mezzo per mille questioni (anche se qualche volta e’ lui che se le va a cercare un po’…) e credo che si sia scocciato. D’altronde era chiaro l’intento di destabilizzarlo ed ho il sospetto che ci siano in qualche modo riusciti. Niente che non sapesse gia’, avendo fatto mi pare qualcosa come 13 anni di Juventus da calciatore, ma un conto e’ viverla da giocatore importante ma non costantemente nell’occhio del ciclone ed un conto e’ farlo da responsabile tecnico, tra l’altro con istinti da primadonna.