Della Roma che si è mangiata l’Inter al di là dello scarto, ma non dei meriti, collezionando così la settima vittoria consecutiva, mi piace la normalità . Che in Italia è spesso rivoluzionaria. C’erano due direttori sportivi, Baldini e Sabatini, che si pestavano i piedi. Via Baldini. Al diavolo le utopie (Luis Enrique) e le eresie fuori corso (Zeman): forza Garcia, un allenatore che teneva bottega a Lilla, sconosciuto ai più, ancorché avesse vinto un titolo. Abbasso il girotondo dei portieri: fiducia a De Sanctis, punto. E poi il mercato, da Marquinhos-Osvaldo-Lamela a Benatia-Strootman-Gervinho-Ljajic: altro che giostra senza senso.
E poi De Rossi: dal ballottagio con Tachtsidis al governo della fase difensiva. E poi Francesco Totti, di anni 37: segna e fa segnare, un po’ nove e un po’ dieci, alla Platini. E poi Gervinho: non dico che fosse uno scarto dell’Arsenal, ma siamo lì. L’ha voluto Garcia, che l’aveva voluto a Lilla. Un normale suggerimento.
La Roma non impiega centravanti di ruolo. Il 4-3-3 verte su due attaccanti (Totti civetta, Gervinho in versione Bolt) e un centrocampista riciclato all’ala o giù di lì (Florenzi). La difesa non è particolarmente alta. La Roma attira l’avversario e lo sfinisce di tocchi o rasoiate: dipende dall’idea del momento. Per la cronaca, 20 gol fatti, 1 subìto. Nella mia griglia figurava al quinto posto. Il destino le strizza l’occhio: palo di Guarin sull’1-0, rigorino fuori area per il 2-0. Tra «suore», saranno sempre questioni di centimetri.
Gioca bene, la Roma, e corre benissimo. E se c’è da randellare, randella: cinque ammoniti per scorrettezze, a San Siro, uno dei quali, Balzaretti, espulso per cumulo. Qui nessuno è fesso.
L’Inter ha pagato la modestia delle riserve, i troppi mediani e la solitudine di Palacio. Dopo sette turni, Mazzarri ha un punto in meno di Stramaccioni. Il calcio è proprio un mistero buffo.
Mexes…e siamo a due pagliacci su undici
Un altro discorso memorabile di Conte nell’intervallo.
Sono uscito come furie…
che merde, si è giocato 20 min su 46
Scritto da fierobianconero il 6 ottobre 2013 alle ore 21:30
Ma Fiero a chi ti riferivi?
Oggi si parlava di voi pisciatombe ma probabilmente il tema ti faceva schifo.
Bilbao io nn contesto il fatto che si debba avere un piano B come dici tu su quello sono d’accordo ma contesto l’equazione cambio modulo=soluzione dei problemi; vero, un cambio potrebbe disorientare gli avversari che gia ci conoscono, ma se nn sei in forma nn serve a molto e inoltre puo essere di non facile applicazione…
Bravo Scheda manca un giallo per Robinho, un rigore sull’Apache un gol di Quaglia gia’ fatto. C’e’ di troppo il fallo della punizione. Muntari dovrebbe avere gia’ sul groppone un giallo e mezzo.
Per me si e’ giocato a sprazzi.
Bilbao io nn contesto il fatto che si debba avere un piano B come dici tu su quello sono d’accordo ma contesto l’equazione cambio modulo=soluzione dei problemi; vero, un cambio potrebbe disorientare gli avversari che gia ci conoscono, ma se nn sei in forma nn serve a molto e inoltre puo essere di non facile applicazione..
Giusto Nino. Oggi c’é lo spazio, ma la Juve non ha contropiedisti puri.
ok andiamo a seguire la seconda parte della via crucis
piove sul bagnato in tutti i sensi
Padoino ci ha provatomuna volta. Punto. Occupa spazi.