E’ una Nazionale senza filtro, come le sigarette dei tempi in cui, a Cagliari, Manlio Scopigno entrava nella camera di Gigi Riva e Ricky Albertosi e, viste le cicche sopra e sotto il tavolo, un esercito, chiedeva «Disturbo se fumo?». Due gol dalla Danimarca, altri due dall’Armenia. Il blocco della Juventus non sarà il vangelo, ma le squadre mosaico sono spesso figlie degli episodi, soprattutto se il gatto è già nel sacco (e la qualificazione ai Mondiali lo era).
Da critico, conservo un rapporto complicato con Riccardo Montolivo, i cui conigli faticano a uscire dal cilindro. Andrea Pirlo, lui, resta un signor radar, a patto che il traffico dei decolli non sia frenetico. Mario Balotelli è Mario Balotelli: uno che può fare la differenza, sempre che lo voglia e sempre che noi lo si lasci in pace. Lancio ufficialmente lo slogan della mia nuova campagna: «Più Gabanelli, meno Balotelli». Traduzione: più spazio a inchieste tipo «Report» di Milena Gabanelli, meno titoli a cinguettii e menate varie. Aumentassero almeno le tirature.
Tanto a Copenaghen quanto a Napoli la fase difensiva ha fatto acqua da troppe parti, portieri compresi. Il problema non riguarda le teste di serie, ma le teste. Mi è piaciuto Lorenzo Insigne, non mi è passata la cotta per Alessandro Florenzi, un centrocampista che, di testa o di piede, sa trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto.
Continuo a non capire il codice etico di «don» Cesare Prandelli, ma evidentemente sono io che non studio abbastanza. Meglio che acceleri, perché potrebbe toccare proprio all’attuale ct allenare la Juventus dalla prossima estate. Antonio Conte ha idee molto chiare, vada come vada questo campionato. Tre anni e via, alla José Mourinho. Non è un fuoco che si spegne. E’ la voglia di accenderlo con altri fiammiferi, in altri salotti.
Buon giorno, gentile Francesco. Sinceramente, non capisco tutto ‘sto disprezzo nei confronti di Prandelli. Come se, per me gli allenatori sono importanti ma non come e quanto si dice. Non guardi il dito (codice etico), guardi le stelle (come fa giocare le sue squadre). Ripeto: nulla di trascendentale ma in giro non vedo molto di più come allenatori: come giocatori invece sì, ma questo è un altro discorso.
Grazie Riccardo sei stato gentilissimo, ma listicket è una tragedia. Grazie ancora
Gentile Gian-carlo, buon giorno. Un’assoluzione che puzzasse di insufficienza di prove non basterebbe, secondo me.
ecco Beck, di tutte le disgrazie che ci potrebbero capitare, Prandelli allenatore è una di quelle che temo di più in assoluto……
Anche io sono comunque convinto che Conte se ne andrà , indipendentemente dall’esito della stagione
Mi scusi Primario, da quasi ignorante in materia, un’assoluzione purchessia non basterebbe? Perché? Anzi, porqué?
è opinione abbastanza diffusa che gli allenatori “martello” alla conte, capello, mourinho ecc. durino un arco temporale di due, massimo tre, anni. e penso anch’io, pur non essendo un esperto, che se il mister andrà via il suo posto sarà preso da prandelli. detto ciò, mi auguro che questo non accada, anche se mi pare evidente che qualcosa tra mister e società stia scricchiolando già dalla fine della scorsa stagione.
per riaprire il processo sportivo serve l’assoluzione più piena di Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Non sono un avvocato, è quello che penso io.
Scritto da Roberto Beccantini il 17 ottobre 2013 alle ore 11:19
marò che fatica Beck.
Su questo concordo.
Ma io le ho chiesto se, secondo lei, Moggi e Giraudo meritano l’assoluzione piena. E lei le carte le ha studiate, quindi anche se non è un avvocato, una opinione non può non essersela formata.
A questo punto, con l’assoluzione piena in sede penale, le chiedo se la Juve meriterebbe, sempre a sua opinione, dalla giustizia sportiva, la riattribuzione dei due scudetti.
Gentile Riccardo Ric, grazie. E’ una domanda alla quale aveva già risposto in passato. Nessun problema a risponderle di nuovo.
1) Ci sono in ballo due condanne per associazione a delinquere finalizzate alla frode sportiva (non pro Juventus, Casoria dixit, ma pro Moggi). Alla luce di come è stata gestitata la responsabilità oggettiva nell’ambito di Scommessopoli (con “grandissimo” rispetto e distacco…), sarei proprio curioso di verificare come verrebbe gestita in questo caso.
2) Come più volte scritto, al di là dei forti dubbi emersi in ambito di giustizia sportiva (paradossalmente, da molte delle motivazioni delle condanne penali: molte, non tutte), per riaprire il processo sportivo serve l’assoluzione più piena di Luciano Moggi e Antonio Giraudo. Non sono un avvocato, è quello che penso io.
No, le cifre della carta di credito, se hai quella. Il numero della carta scritto davanti. L’ultimo gruppo di quattro numeri, preceduto da doppio zero.
Grazie Riccardo, le cifre (ultime) sono tre, devo aggiungere uno zero? Grazie Mille