Il Parma è l’unica squadra che, con Biabiany, ha segnato alla Roma. La Juventus di Conte, inoltre, al Tardini non aveva mai vinto: 0-0, 1-1. In questi casi, per giustificare il fumo del sabato ci si aggrappa all’arrosto del martedì: avevano la testa al Real. Conte ha privilegiato il populismo dei bar sport alla ragion di campionato, l’unica strada percorribile. Chi scrive, avrebbe schierato la formazione tipo. Capisco la storia, i denari della Champions, ma i record di Garcia impongono scalette dolorose.
E’ andata di lusso, al Mourinho del Salento. Ha risolto una chicca balistica di Quagliarella, smorzata dalla traversa sull’alluce di Pogba. Erano appena usciti Giovinco e Tevez, erano appena entrati Llorente e Quagliarella: non rammento cambi più azzeccati.
Classica tonnara da zero a zero. Fino al gol, due occasioni del Parma (Gobbi, Amauri) contro una (Tevez). Primo tempo, una boiata pazzesca; secondo, piccoli segni di vita. Vero, è la terza partita consecutiva che la Juventus non prende gol, ma per non prenderne non potrà sempre impedire agli avversari di tirare, o tirare male. I pugni di Buffon agli sgoccioli dell’ordalia, sul più innocente dei campanili di Cassano, mi hanno fatto sobbalzare.
Non c’è più il miglior Marchisio e, gol a parte, non c’è ancora il miglior Pogba. Un disastro, Padoin. Eccellente, viceversa, la copertura di Barzagli. Senza Pirlo, le geometrie latitano: per l’eredità , dal momento che dubito si possa arrivare a Verratti, consiglio Cigarini, classe 1986.
Il Parma è un intrico di reticolati. Donadoni ha avuto tutto da tutti, tranne che da Cassano, in versione «soldatino» (proprio lui). Un anno fa, all’undicesima giornata, la Juventus perdeva in casa con l’Inter. Oggi ha 28 punti, gli stessi. Martedì il Real, domenica il Napoli. Basta, però, con la roulette degli episodi.
E per inciso la riomma mi ha fatto una grossissima impressione stasera per intensitá e per organizzazione. Li vedo veramente avvelenati ma dentro un contesto costruito bene da un allenatore sorprendente in positivo, per il momento.
martinello su.. mai nessuno come me parla sempre del campo e mai nessuno come me dice che il risultato è l’aspetto più importante, se non il solo… Sgraffignare punti è un merito.
Axl hai ragione da vendere. Il nostro cammino, ripeto, è uguale allo scorso anno finora. E speriamo che quella follia imperdonabile a Firenze non la si paghi, come l’anno scorso non avvenne. Le partite durano 90 minuti + recupero, purtroppo si conta tutto.
E che qua ci sono quelli che vedono il calcio come una partita di pallone tra bambini nel cortile, col papá che urla ad incitare il figlio. Non é cosà il calcio professionistico.
Sono proprio i “contigiani” ad offendere l’allenatore stesso che invece si crede uno stratega ed uno studioso della tattica. Gli si illuminano gli occhi quando parla con Arrighetto Sacchi, il maniaco dei moduli e della tattica, e voi riducete Conte ad un ristoratore con ‘sta storia della fame e della sete.
Padronissimo, fiero………
axl, quei 15 minuti sono stati da criminali…..probabilmente imperdonabili…
Sinceramente si, fiero, mi sembra poco.
Ric, hai letto proprio bene invece. Qualcuno già a inizio novembre pensa a fare calcoli, con le riserve da schierare col Real. Come se, perdendo col Napoli, finisse il torneo.
X Ric – Adesso ti ci metti anche tu? Noi a Parma non abbiamo sgraffignato niente. Abbiamo fatto un gol più dei nostri avversari e abbiamo vinto la partita perché si da il caso che per vincere le partite bisogna segnare un gol più degli avversari., Comunque ben tornato.
Alex, certo che se ne puó parlare mantenendo posizioni diverse ma é proprio quello che voi, altrettanto stucchevoli adulatori ed osannatori di Conte, non riuscite a digerire e dovete sempre svalutare le argomentazioni altrui. Deve essere quel pezzettino di Hoenecker che c’é in tutti. Ma proprio tutti.