Più di così. Questa è la Juventus, una squadra. E questo il Real, Cristiano Ronaldo più una squadra. Il calcio rimane un paradosso: con tre giocatori palesemente fuori ruolo – Asamoah terzino, Tevez esterno sinistro e Marchisio «ala» destra, alla Florenzi – la Juventus di Conte si è aggiudicata ai punti il primo tempo, salvo poi penare nel secondo. E comunque, tra i migliori in campo, dopo Cristiano Ronaldo, vincitore di tappa per distacco, c’è Iker Casillas, non Buffon (e non certo per colpa del portierone juventino).
Paradossi, già . E questo? Proprio nella sera in cui scivola all’ultimo posto del girone, la Juventus incerotta la qualificazione. Se batte in casa il Copenaghen e il Galatasaray non vince a Madrid, contro il Real al quale manca un punto, andrà a giocarsela a Istanbul con due risultati a disposizione.
La partita è stata un’ordalia croccante. La Juventus ha fatto la partita che doveva fare, compresi gli errori (cruciale, quello di Caceres in disimpegno), il Real ha dimostrato anche coro, non solo tenori, e una fase difensiva non all’altezza: immagino i moccoli di Ancelotti. Poi, è chiaro, a Cristiano Ronaldo e Gareth Bale basta poco, ad altri serve di più. E’ la legge del talento.
Ha seguito il richiamo della foresta, la Juventus, parcheggiando il Napoli lontano dalla notte. E’ il primo pareggio nelle coppe, tra bianchi e bianconeri. Il Real ha mollato negli ultimi dieci minuti: e i rivali, sazi, ne hanno venerato il torello.
Il 4-3-3, vero o falso, costituisce una variante al piano regolatore di Conte. Tra andata e ritorno ha retto, anche se la fase a gironi non è tritolo. Pensate: la Juventus non ne ha ancora vinta una, eppure è sempre lì, più viva che morta.
Su tutti, Pogba e Vidal. Al posto di Conte, avrei anticipato i cambi e sfruttato anche il terzo. Dimenticavo: che arbitro, Webb.
Ciao luca
Su sacchi sottoscrivo.brutto personaggio.ipocrita e viscido.degno compare di matarrese con il quale fece una coppia disgustosa.
Mac, anche Zaza sembra un tipo non facile, a me ricorda vagamente Cristian Vieri.
Ma il coordinatore delle nazionali giovanili, a fare le pulci al ragazzetto del ’94 in diretta naziponale alla domenica dopo la serie A. Dimmi se una roba del genere può avere un senso?
Questa è gente fuori di testa, altrochè nazionale.
Luca,Berardi e’ un predestinato e con lui quel marchigiano della Roma(Florenzi)!Io li porterei in Brasile.
Vero beck.michael oliver 28 anni,gli danno manu arsenal e lui dimostra grande personalita’e decisioni non semplicissime azzeccate.arsenal sta pagando dortmund.
in che cosa ha mostrato fair play garcia?sulle immagini del rigore di floro?
Massimo,non devi farla a me quella domanda.ci sono altri nel blog che ti possono rispondere meglio.loro su conte hanno capito tutto.
Manchester United-Arsenal mi sta deludendo, ritmo e arbitro a parte.
Di Francesco ha appena dichiarato che Berardi ha un carattere non facile. Credo che alla Juventus non arriverà mai subito e forse mai. Spero di sbagliarmi, perchè pare che il talento, in effetti ci sia (come pure in quel Zaza).
Grande Berardi, praticamente gioca già con noi… se Marotta non lo porta a Torino a gennaio vado a bucargli le gomme !!!
Arrigo Sacchi in diretta a fare la predica a Berardi, che uomini di merda, e i nostri ragazzi li dovrebbero far “venire” questi stotli moralisti da 2 soldi, siamo proprio in buone mani…..
Vorrei ricordare alla mediocrissima combriccola del codice patetico, di cui Sacchi è uno degli esponenti di punta, che il signor Francesco Totti, insieme al signor Alessandro Nesta (nulla di personale da parte mia) dopo il mondiale del 2006 (vinto di strariflesso) pisciarono sopra la maglia azzurra, all’impossibile età di trent’anni.
Il meschino prete bresciano, spalleggiato da personaggi dello spessore del nevrotico di Fusignano, tengono la porta aperta per il Brasile, parliamo di Totti.
E rompono i coglioni in diretta a un ragazzino del ’94.
Questo è il modo di gestire i ragazzi, oltrechè farli allenare dai Ferrara Casiraghi e Di Biagio…… manca solo Bergomi.
x Massimo – Berardi è nostro al 50%. Ma la Juve ha il diritto di utilizzare le sue prestazioni sportive, diritto al quale quest’anno ha rinunciato a favore del Sassuolo.