Più di così. Questa è la Juventus, una squadra. E questo il Real, Cristiano Ronaldo più una squadra. Il calcio rimane un paradosso: con tre giocatori palesemente fuori ruolo – Asamoah terzino, Tevez esterno sinistro e Marchisio «ala» destra, alla Florenzi – la Juventus di Conte si è aggiudicata ai punti il primo tempo, salvo poi penare nel secondo. E comunque, tra i migliori in campo, dopo Cristiano Ronaldo, vincitore di tappa per distacco, c’è Iker Casillas, non Buffon (e non certo per colpa del portierone juventino).
Paradossi, già . E questo? Proprio nella sera in cui scivola all’ultimo posto del girone, la Juventus incerotta la qualificazione. Se batte in casa il Copenaghen e il Galatasaray non vince a Madrid, contro il Real al quale manca un punto, andrà a giocarsela a Istanbul con due risultati a disposizione.
La partita è stata un’ordalia croccante. La Juventus ha fatto la partita che doveva fare, compresi gli errori (cruciale, quello di Caceres in disimpegno), il Real ha dimostrato anche coro, non solo tenori, e una fase difensiva non all’altezza: immagino i moccoli di Ancelotti. Poi, è chiaro, a Cristiano Ronaldo e Gareth Bale basta poco, ad altri serve di più. E’ la legge del talento.
Ha seguito il richiamo della foresta, la Juventus, parcheggiando il Napoli lontano dalla notte. E’ il primo pareggio nelle coppe, tra bianchi e bianconeri. Il Real ha mollato negli ultimi dieci minuti: e i rivali, sazi, ne hanno venerato il torello.
Il 4-3-3, vero o falso, costituisce una variante al piano regolatore di Conte. Tra andata e ritorno ha retto, anche se la fase a gironi non è tritolo. Pensate: la Juventus non ne ha ancora vinta una, eppure è sempre lì, più viva che morta.
Su tutti, Pogba e Vidal. Al posto di Conte, avrei anticipato i cambi e sfruttato anche il terzo. Dimenticavo: che arbitro, Webb.
State di nuovo perdendo di vista l’obiettivo.
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PER NON DIMENTICARE
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ALCUNE PERLE, DELL’AUTODICHIARATO-tifoso-JUVENTINO
“ecco la prova del suo amore verso la Vecchia Signora”
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26/7/2006
di Roberto Beccantini
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Questa sì è una sentenza scandalosa, non quella della Caf. L’onda lunga dell’indulto pilotato s’infrange anche sul verdetto della Corte federale. Uno sconto qui, uno là . E che sconti. Era nell’aria, e non solo lì. Tonnellate di sabbia. Per tutti, strilleranno: non è vero. Con un gioco di parole, si potrebbe dire che è crollato il Palazzi, l’accusatore che invocava il pugno duro, il «punto e a capo», l’espiazione di gruppo, Juventus in C, Fiorentina, Lazio e Milan in B. La Juve resta in B, ma risale da meno 30 a meno 17: i play off non sono più un miraggio.
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Nessun dubbio che Giraudo e Moggi giustificassero una sanzione adeguata e, dunque, salata – per essere chiari: la più adeguata e la più salata. Succede spesso, in Italia: si parte in quarta per arrivare in folle. Prendete Guido Rossi, il commissario straordinario. All’inizio: bene, bravo, bis. Oggi: ma non faceva parte del consiglio direttivo dell’Inter?
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Gira e rigira, la Juve ha avuto quello che, in cuor suo, pensava di meritare. E meritava. Vale la pena di ripetere che siamo di fronte a un illecito strutturale, non classico, smascherato esclusivamente dalle intercettazioni telefoniche. Meglio ancora, a un tentativo di illecito: che però, in base alle norme vigenti, «è» illecito. Uno scandalo di regime, il più grave nella storia del calcio italiano. Giraudo e Moggi davano le dritte ai designatori, Carraro faceva finta di niente, Mazzini teneva i contatti con i «clienti», burbero o generoso a seconda delle esigenze
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Non uno che si sia pentito. Anzi: molti meditano di ricorrere (al Coni, al Tar, alla Corte europea). Soltanto la Juve ha voltato pagina. Era la società più coinvolta e, di conseguenza, più punibile. D’accordo, la Juve ha avuto il suo: retrocessione, penalizzazione, confisca di due scudetti. Alle compagne di sventura è andata di lusso. Quel Meani che operava da infiltrato, è la nuova favola del vecchio calcio.
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La stessa proposta avanzata dalla Lega, relativa a una presidenza-ponte di Moratti, aveva scatenato i dietrologi più maliziosi: con Rossi al timone, troppa Inter, dalla Juve giù allo scudetto su e, come mancia, pure la «confindustria». E poi il dibattito sulle sanzioni: punire le persone fisiche, risparmiare i club. Sarebbe, questo, il modello americano. Ma allora, di grazia, riscriviamo le regole, frase che riscrivo da almeno cinque anni.
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Ciò non toglie che il comportamento di Giraudo e Moggi collochi la Juventus al comando della classifica. Ordinavano le «scorte», magari le tenevano in garage, ma sapevano di poterci contare. Bergamo era il fornitore. Dalle carte, non risultano partite truccate. Il trucco era a monte, nella facoltà , preventiva e invasiva, di governare il campionato. Ci sono alcuni che continuano a chiamare «lobbying» robacce del genere. L’arroganza della coppia, che non è un delitto ma aiuta a capire il clima, e spesso a orientarlo, ha fatto il resto.
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Prova ne sia la richiesta, firmata Inter, di riscuotere il titolo della stagione scorsa. Siamo ridotti così male che persino l’onestà diventa un’unità di misura. Nei Paesi normali, bastano le pene per separare i buoni dai cattivi. Da noi, serve un risarcimento «di merito». L’Inter si era piazzata terza, a quindici punti dalla Juve e a dodici dal Milan. Raccontano che sia stata l’Uefa a pretendere un campione. La stessa Uefa che, nel 1985, non esitò ad assegnare la coppa dell’Heysel alla Juventus.
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“Credo che i sorteggi non fossero taroccati all’atto materiale dell’estrazione,
…ma condizionati a monte, come dimostrerebbe la «grigliata» telefonica tra Paolo Bergamo e Luciano Moggi.
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DOPO IL VELENO…
..un po di “edulcorante”(zucchero artificiale)
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A DAR CREDITO AL MANIPOLATORE CHE SI ALIMENTA e VIVE DI ODIO CONTRO LA JUVENTUS, PER DEMONIZZARE MOGGI, PATENTANDOLO COME IL “PIU’ GRANDE CORRUTTORE DEI DESIGNATORI BERGAMO e PAIRETTO, GLI E’ BASTATA LA GRIGLIATA ([cit beccantini],la telefonata dove Moggi-bergamo commentano la griglia per la partita Juve-inter-!) IN UNA DELLE 171 MILA TELEFONATE interCETTATE IN CUI MOGGI PARLA DI GRIGLIE CON I DESIGNATORI!!!
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MENTRE, SEMPRE A SENTIRE IL MANIPOLATORE DI PROFESSIONE, facchetti ERA UNA PERSONA onesta CHE HA SBAGLIATO…E’, A NULLA SERVONO LE MOLTEPLICI TELEFONATE “CASUALMEMTE” interCETTATE DEL CORRUTTORE-giacinto CON DESIGNATORI e ARBITRI, CHE PROVANO, QUANTO EGLI FOSSE DISONESTO!
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Ho letto che il maestro scemo lo vogliono alla Samp al posto di Delio Rossi.
Ma a proposito del bo(sce)mo, passa ancora il tempo tra un’ osteria e un’ altra? L’anno passato di questi tempi i giornali (?) erano pieni delle sue cazzate, poi un pò si è calmato dopo il massacro allo Stadium per poi zittirsi del tutto dopo che fu cacciato.
Ma dai anche a Zeman abbiamo rubato qualche scudetto?
Soprattutto NUOCE GRAVEMENTE ALLA CARRIERA DI UN (SEDICENTE) ALLENATORE BO(SC)EMO.
Non siete attenti al vostro faro. Ho gia’ scritto in passato che sulle confezioni del doping della Juventus c’è l’avvertenza………ATTENZIONE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DEI GIOCATORI DELLE ALTRE SQUADRE
E’ proprio così, noi dopiamo i giocatori così bene che poi scoppiano di salute mentre quelli di altre squadre corrette ed esemplari muoiono di malattie strane.
Si Dimas, questa è la vulgata.
Ma i morti, i morti dove stanno?
Eh già runner tu minimizza va che tanto sempre ladri e dopati siamo