Come era nei voti, del Pallone d’oro e non, Portogallo-Svezia è stata decisa dai tenori. Fra andata e ritorno, Cristiano Ronaldo batte Zlatan Ibrahimovic quattro a due. Francia-Ucraina, viceversa, se l’è presa un gregario, quella pertica di Mamadou Sakho, 23 anni, ieri al Paris Saint-Germain e oggi al Liverpool. Dallo 0-2 di Kiev al 3-0 dello Stade de France: Sakho, Benzema, autogol di Gusev (spaventato dal Watusso).
Ho seguito proprio questa partita. Incredibile l’auto-tamponamento di uno degli assistenti: a Benzema ha annullato il gol valido e convalidato la rete irregolare. La badante Ucraina non perdeva da undici gare ed era «vergine» da 752 minuti. Fatale, in avvio di ripresa, il rosso a Khacheridi. La trama mi ha riportato indietro negli anni, a quando noi italiani si andava all’estero a difendere i guadagni di una vita: e si passava «di là » esclusivamente dopo l’intervallo, al cambio di campo.
In materia di suicidi, la Francia non scherza. Memorabile quello con la Bulgaria, in casa: le bastava un punto, perse. Deschamps, lui, aveva cannato in pieno la trasferta. «L’Equipe» lo aspettava al varco. Non è un caso che ne abbia ribaltati ben cinque: fuori Koscielny (squalificato), Abidal, Nasry, Remy e Giroud, dentro Varane, Sakho, Cabaye, Valbuena e Benzema. Altra musica.
I gregari, dicevo. Sakho per i gol, mais oui, ma anche per il furore aereo dalle parti di Lloris. Sakho più di Ribéry, che pure ha propiziato la rete dell’1-0 e l’espulsione di Khacheridi. E più di Pogba, efficace nel lavoro di cucito, un po’ meno sotto porta.
Se Sakho ha firmato la partita, Valbuena l’ha scavata. Sembrava indiavolato. Lo ricordo autore di uno splendido gol contro l’Italia di Prandelli, a Parma.
C’erano una volta Platini e Zidane. Dopo di loro, il diluvio. La Francia ai Mondiali non fa notizia. Fa notizia, se mai, il modo in cui ci va. Come se lo avesse vinto.
Runner, credo gli piaccia piu’ “Il Marchese del Grillo”.
scusate la breve intromissione ma Platini e stato lo straniero piu forte degli anni ottanta e secondo me il numero dieci piu completo degli ultimi 30 anni
Quindi immagino che il film preferito dal Primario sia “Fuga per la vittoria!”
Bilbao, gli (al sig. Beck) piace di piu’ credere che il Primario è lui, e lui decide le “terapie”.
Comunque in tutte le ultime scelte del PD temo che ci sia la regia più o meno diretta del grande vecchio sul Colle, il vero segretario da un paio di anni a questa parte è lui anche per manifesta incapacità degli altri
Bach o Bech…vabbe’
Axl, al signor Beck le fughe di Wladimiro Panizza, di Claudio Chiappucci o di Johann Sebastian Back (o forse Beck) gli fanno una sega.
Runner ok, mi sono adirato, non con te personalmente, ma con lo schifo che questa pseudosinistra rappresenta da un ventennio a questa parte.Ma di cio’ che hai scritto non posso condividere la giustificazione del voto di oggi per “fedelta’ al partito (da li’ l’accenno alla DDR). Quella stessa che non si vide quando dovevano votare Prodi al colle per esempio.
Comunque per me non e’ questione di coraggio ma di malafede e malaffare bi-partisan.
Si, teo, questo è plausibile, anche perchè almeno a parole il rottamatore Renzi dovrebbe fare tabula rasa di tutti quelli che comandano adesso che quindi sanno di essere all’ ultimo giro. Almeno a parole…
Runner,
“i contorti ragionamenti che portano questo partito a sbagliare quasi sempre le scelte politiche” sono riconducibili quasi sempre alle molle che regolano le poltrone di Montecitorio.
Parafrasando una citazione di un grande magistrato palermitano “il PD è fatto di uomini, più o meno come è fatto qualunque altro partito, e come tale è soggetto alle proprie debolezze”.
Tutto molto semplice. Molto più di quello che uno potrebbe immaginare……