Nutro qualche dubbio sul fatto che Adriano Galliani sia stato il miglior dirigente italiano dell’ultimo trentennio. Per carità : i numeri sono numeri, e 28 trofei in ventisette anni costituiscono una scorciatoia per l’eternità , soprattutto in un Paese come il nostro, di bocca buona e schiene generose.
Il suo avversario era la Triade juventina, mica l’asilo Mariuccia. Nel tempo, le sue corsie preferenziali (anche troppo?) sono diventate Enrico Preziosi e Mino Raiola. Ha ragione, zio Fester, quando si ribella, non già al ricambio generazionale, ma al modo, allo stile. Buona uscita o non buona uscita.
Sarebbe piaciuto a Niccolò Machiavelli un dirigente così. Simbolo del potere forte e, grazie alla tv, immagine di un potere quasi formato famiglia (le cravatte, le classifiche ad squadram, le esultanze da ultra). Non discuto la competenza, i colpi, anche se Andrea Pirlo e Clarence Seedorf gli vennero regalati da Massimo Moratti. Discuto, se mai, la beatificazione. Adriano ha potuto contare sui quattrini del Berlusconi più onnipotente, su alcune leggine mica male (la spalmadebiti, do you remember?), sul conflitto di cattedere, specialità della casa: amministratore delegato del Milan, Galliani è stato un dirigente molto «all’italiana», uno e trino secondo modalità e comodità , prolunga aziendale del Cavaliere, nel calcio e nelle tv del calcio, nonché presidente della Lega, poltrona mollata soltanto dopo Calciopoli: e non certo di sua volontà .
Occhio, però, anche al resto, non proprio spiccioli: le ombre sulle luci di Marsiglia, lo scandalo Lentini (azioni del Toro girate al Milan a scopo cautelativo, roba da retrocessione fulminante), la B di Calciopoli schivata esclusivamente grazie al preservativo Meani e al diversivo Berlusconi. E’ stato un grande, sì, ma senza esagerare.
3 non mi volgio dilungare sulla fù seconda squadra Milano, ora Jakarta, il problema non è Seedorf Pirlo, o Pirlo alla Juve, potevi citare Henry, o Davids che passò a noi, erano più attinenti, anche perchè dopo Ancelotti vincemmo due scudetti in fila e il secondo anno ci fù la maledetta serata di Manchester.
Il problema è che voi e il calcio siete su due piani paralleli, solo questo, e c’è ancora chi vuol credere che avete vinto 5 6 scudetti in fila, ma era e resta soltanto era fantasia.
Bilbao, non e’ cosa semplice da accettare, ma ti scuso.
X il Beck – Chi è stato più grande Galliani o Giraudo/Moggi?.
I prescritti non hanno bisogno di mandarmici espressamente, sarebbe sufficente anche un commento vuoto, con il solo nick come firma, per stimolarmi.
D’accordo con Axl: bravo Conte!
Non altrettanto posso dire all’Ultimo dei Miecani che omette (menzognero incancrenito) che la Trade é stata comunque per anni sotto processo, rallentato ad arte dai pm come spesso succede in Italia.
Non altrettanto accade ai Prescritti dalla nascita e oltre la morte, che se la sfangano sempre prima che si possa tenere un processo o con leggine ad hoc del caimano, che tanto dicono di odiare.
PS: scusa Axl per averti messo nello stesso post dell’Ultimo dei Mieicani.
X 3 delle 14:40 – sapeva anche che gli avrebbe fatto vincere due scudetti?.
Galliana resta!
E adesso barbarina che ritrova lo zio fester e il di lui figlioletto festerino? Secondo me spacca, irosa, tutte le paperelle di porcellana che le aveva regalato pato…cravatta gialla: da pato alla patonza.
Ed evitiamo di usare termini impropri . a parte che gli apripista delle prescrizioni sono proprio ex dirigenti della juve e della fiat ma con la stessa logica se io sono prescritto lei e’ retrocesso .Anch’io posso fare il cazoz che voglio e mandarla a cagare.
Conte però non dimentica che la Juve domenica pomeriggio dovrà fare i conti con l’assenza dei suoi tifosi caldi. Il tecnico non perde l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Caso curve? C’è dispiacere da parte mia e dei ragazzi e della Juve di non poter contare sui nostri tifosi e questo è un danno ingente che domani non incida. Dico anche che ci sono delle regole che bisogna rispettare ma aggiungo pure che ci sono episodi altrettanto gravi che dovrebbero portare ad uguale sanzioni e mi riferisco a quando si offendono dei morti come quelli dell’Heysel o di Superga o a chi devasta parte dello stadio. Credo che questi fatti siano più gravi dei cori beceri. Perché i cori sono beceri, lo sappiamo, però bisogna capire che non è tutto uguale. Sono da condannare i cori ma anche altre cose che invece non vengono condannate. Per il resto mi auguro un giorno di vedere bambini e ultras insieme in curva in un clima educativo perché in futuro quei bambini diventeranno ultras».
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Questo è il Conte che voglio, non quello che piange per i soldi (non)spesi.
Pirlo era in scadenza di contratto, poteva fare il cazzo che gli pareva.