L’associazione a delinquere ha resistito anche alla prova del processo d’Appello, al di là degli sconti, a Moggi and friends, dovuti alle frodi prescritte. In realtà , del misto «mafia-P2» cucinato da Narducci non è rimasto molto: gli iniziali 48 indagati si sono ridotti a una decina tra cui i tre arbitri condannati. Un po’ pochi, forse, per disporre di campionati interi (e comunque non alterati: Casoria dixit).
Tra costoro, credo che una menzione particolare la meriti l’ex arbitro Dattilo, condannato per aver espulso, su segnalazione di un guardalinee mai indagato, un giocatore che aveva colpito con un pugno un avversario e per aver ammonito, in maniera fraudolenta, secondo l’accusa, tre calciatori diffidati per non farli giocare la domenica successiva contro la Juventus. Solo che non erano affatto diffidati e, dunque, giocarono regolarmente.
La parte del leone sembrerebbe che continuino a farla le famigerate schede svizzere, nonostante gli avvocati difensori si siano affannati a convincere i giudici che, al netto dello spionaggio «elvetico», sarebbe bastato rincorrere conversazioni banalmente «italiane» per rendersi conto dell’aria che tirava, in quegli anni, attorno alla cosiddetta «cuopola». Lo documenta l’ultima scoperta del consulente di Moggi, Penta: il colloquio fra Racalbuto e Meani trascurato o sfuggito ai radar dei pm.
Per Bergamo è stato disposto l’annullamento della condanna, con rinvio a nuovo processo, per difetto di possibilità di difesa. Rimane il mistero sulle ragioni che, a parità di accuse, abbiano portato all’assoluzione di tutti gli arbitri che avevano scelto il rito abbreviato.
La «mia» guerra per bande esce sbriciolata anche dall’Appello. I dubbi non scacciano il rispetto, e viceversa. Sono curioso di leggere le motivazioni. Molto curioso. E poi la Cassazione.
Gentile Luca Del Bue, ben arrivato e grazie per la contro-analisi. In 52 righe qualche concetto per forza deve essere liofilizzato, con il rischio che qualche lettore ne rivendichi uno o più di uno. Come ha fatto correttamente lei. Diciamo che il suo argomento l’ho inserito nel numero globale delle finali disputate dalla Juventus. Grazie ancora.
Gentile Runner68, ha ragione: vada per “vecchio”.
beh, regime forse no, diciamo sovranità limitata, necessaria tra l’altro, vista la minore età degli italioti. che hanno perciò bisogno del tutore. che può essere delle forme più disparate, a seconda della parte da sostenere. quello più adatto agli italiani si è rivelato essere a forma di banana o tuttalpiù a manico di ombrello.
Beck, definire uno di 63 (61+2) anni anziano è come definire spumeggiante il gioco della seconda squadra di milano!
Vedo con piacere che i compleanni degli anziani si “rispettano”.
Grazie a tutti, di cuore.
Il Primario
I migliori auguri di compleanno al Primario Beck.
E buongiorno a tutti.
Buon compleanno, gentile Beccantini.
iamo al comunismo reale. Anzi no. Peggio.
Scritto da Antonio il 20 dicembre 2013 alle ore 09:27
eh, non lo so, cioè, è fuorviante.
Di sicuro siamo in un regime, e la vicenda giudiziaria calciopoli è solo un elemento dei tanti….
Auguri di buon compleanno al Beck.
Buongiorno Beck, auguri.