E’ stato un mercato mediatico, come spesso capita a gennaio, in linea con il grigiore dei tempi e i pruriti del popolo. Una sessione piena di baratti, di scarti, di «tu chiamale, se vuoi, occasioni». L’operazione più clamorosa è sfumata a furor di popolo: Vucinic-Guarin. Ecco qua le mie valutazioni.
JUVENTUS. Fuori dalla Champions e dalla Coppa Italia, la rosa «estiva» sarebbe stata più che sufficiente per far fronte agli obiettivi residui. Da Vucinic-Guarin a sei punte il passaggio è brusco, ermetico, anche se motivato dal dietro-front dell’Inter e dai rifiuti del montenegrino e Quagliarella. Osvaldo, dunque. Prestito gratuito, ingaggio ridotto con diritto (e non obbligo) di riscatto: una gallianata. Non ha detto che da ragazzo tifava Juventus: è già qualcosa. Sul piano tecnico, non si discute. Sono i nervi, se mai, a renderlo spesso ingestibile. A Torino, sono passati Sivori e Ibrahimovic: Conte se ne farà una ragione. Osvaldo from Southampton è proprio una «bombetta», come Balotelli: può esplodere sull’obiettivo ma anche in mano.
INTER. Mazzarri voleva Vucinic. Ciccia. Voleva Hernanes: Thohir l’ha accontentato. Venti milioni non sono pochi. Il brasiliano ha i colpi del campione, non ancora la continuità, il carisma. Senza esagerare con la propaganda, può giocare sia da regista arretrato sia alla Hamsik, dietro una o due punte. Credo che all’inizio si alternerà con Alvarez alle spalle di Palacio. A proposito di attaccanti: via Belfodil, sono rimasti Palacio, Milito, Icardi. L’Inter ha solo il campionato. Basteranno. Guarin: farei di tutto per recuperarne la potenza anarchica.
ROMA. Mosse di assestamento. Nainggolan mi piace, ma fra lui e Bradley oggettivamente cambia boco. Bastos, piuttosto: un’idea per la sinistra che, perso Balzaretti e bocciato Dodò, deve arrangiarsi con Torosidis.
In risposta all’articolo, di oggi su corriere.it a firma mario sconcerti (ma si può chiamare articolo?)
JUVE E INTER NEMICI INUTILI? (già il titolo promette bene…)
Cercando la verità (e dopo tre sole parole facciamo già fatica a crederle…) di Juve-Inter, la prima cosa da dire è che non è più il derby d’Italia, (azz. già la prima sentenza) non almeno nel senso che gli dette Gianni Brera quando inventò il termine. Per Brera il derby d’Italia era la partita tra le due squadre che avevano vinto più scudetti. (ma l’Inter e la juve hanno vinto più scudetti in Italia… e poi chi gliel’ha detto che Brera non intendesse le squadre che hanno giocato più partite in serie A e in tutti i casi se Brera l’ha battezzato così chi è lei per decidere che non lo è più?) Così come una “classica” era la partita tra squadre che avevano vinto almeno uno scudetto. (e sti cazzi? anzi no! siccome mi stai sul cazzo da oggi la classica è la partita dove giocano le squadre che hanno vinto almeno due scudetti!) Oggi l’Inter ha gli stessi scudetti del Milan, quindi alla lettera, i derby d’Italia per il momento sono due. (e sti grandissimi cazzi? Ma poi chi lo dice che anche milan juve non si può chiamare derby d’italia?) E’ interessante (aaaaaaah interessantissimo…) però vedere come Milan e Juventus abbiano spesso negli ultimi venti anni collaborato insieme a livello commerciale, (e direi anche lobbistico/illegale) siano stati grandi avversari ma non crudelmente nemici. (fatti una domanda e datti una risposta, no?) Mentre l’Inter è stata autorizzata dai tempi (direi molto di più dai fatti) a diventare l’avversario totale della Juve.
Come siamo arrivati a questo? Non credo ci siano molti precedenti. (infatti il Real Madrid è amatissimo in spagna, per non parlare poi del Manchester in Inghilterra o del Bayern in Germania…)
E’ ormai piccola storia quella protesta dell’Inter che portò a giocare la squadra Primavera a Torino in un lontanissimo campionato in cui esordì Sandro Mazzola. (Piccola storia un cazzo! Non esiste una piccola storia, esiste lo scempio della giustizia fatto dalla prepotenza del più potente nei confronti degli altri ed esiste una memoria che ogni tifoso dell’Inter tramanderà ai propri figli per non dimenticare mai chi nel suo DNA ha fatto di tutto per vincere disonorando ogni principio di lealtà correttezza e onestà. La Grande Storia dell’Inter è fatta di episodi belli e meno belli di vittorie e di sconfitte, ma l’aver risposto ad un sopruso ingiusto con l’aver messo in campo 11 ragazzi della primavera è una delle cose più sublimi che mai una dirigenza della nostra Società è stata in grado di fare e non sarà certo il tempo a cancellare questo infinito atto d’orgoglio )
E abbastanza lontano comincia a essere anche il fallo su Ronaldo, che comunque era una discussione su un rigore dato-non-dato. (mistificare la realtà come professione, aizzare il tifoso per essere letto, triste scelta di vita la sua, ma cado nel tranello e rispondo volentieri. la storia di ogni fatto raggiunge un apice su cui poi ogni persona fa riferimento per ricordarlo, fu così per il rapimento di Aldo Moro nel ricordare i tempi oscuri delle Brigate Rosse, L’olocausto e Auschwitz per il Nazismo, le monetine tirate a Craxi nel simboleggiare tangentopoli. Non che nel terrorismo, nel nazismo o in tangentopoli, non ci siano stati altri episodi eclatanti, ma quei fatti e quelle situazioni li rappresentano e li ricordano al meglio. Episodi e fatti che, come per il rigore su Ronaldo, sono stati scelti da tutto il popolo del calcio e non dai soli tifosi dell’Inter per ricordare quegli anni infami. Quanti gol furono assegnati o tolti in favore della juve quell’anno? e quanti altri episodi smaccatamente favorevoli furono regalati ai bianconeri? E soprattutto caro il mio mistificatore della realtà, quanti episodi infami caratterizzarono quella sola partita, il cui rigore fu solo una goccia di un vaso traboccante di ruberie di ogni tipo? Vedere il solo Gigi Simoni, uomo dai valori umani e sportivi irraggiungibili, entrare in campo disperato per quello che stava succedendo NON all’Inter ma al calcio in generale, è stata una delle pagine più brutte della storia del calcio, non solo italiano, ma mondiale!)
In genere i tifosi non hanno memoria così lunga. (non sa quanto si sbaglia o per meglio dire, sa benissimo di dire una sciocchezza ma anche questa fa parte del suo bagaglio di falsità da sbattere in faccia a chi le conviene di più sfrugugliare ,per farsi leggere)
E’ come se tra la gente, le generazioni del calcio passassero in un attimo, è troppa la cronaca, troppe le partite e gli uomini, per mantenere i ricordi. (È Storia non sono solo ricordi! Cicerone scriveva “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzio dell’antichità.” Maestra della vita! Ma è chiaro per noi che lei intende il suo mestiere di più alla Anatole France che scriveva “Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.” Ci facesse almeno ridere con le sue menzogne… )
Tutto così è riassumibile in Calciopoli, negli scudetti tolti alla Juve e in quello aggiunto all’Inter. Direi di più: alla grande sensazione che per molti anni l’Inter sia stata continuamente stoppata, quasi defraudata, dall’arte della gestione del calcio usata dalla Juve. (tralascio il miserevole utilizzo della parola Arte in un Paese dove l’Arte è stata rappresentata da opere di uomini del livello di Raffaello Sanzio, Leonardo da Vinci, Giuseppe Verdi, Gaetano Doninzetti, Dante Alighieri, Petrarca Boccaccio e qui mi fermo perché potrei tristemente andare avanti per secoli… ma se il rigore di Ronaldo è stato l’episodio “apice” che meglio ha rappresentato calciopoli, calciopoli è stato l’episodio “apice” della storia della juventus che comprende decine e decine di altri episodi ignobili come il processo per doping, l’episodio della Primavera dell’Inter appunto scaturito da un ripensamento della federazione, il cui presidente era Umberto Agnelli che all’epoca era naturalmente anche presidente della juventus, i continui soprusi di una famiglia che per anni non solo ha controllato il calcio italiano ma tutta la nazione e tralascio l’aver alzato una coppa in faccia ai suoi tifosi morti… il famoso stile juve…)
Le cose che accadono e soprattutto si ripetono hanno sempre un senso, ma per fortuna non tocca a me darglielo. (anche su questo non abbiamo dubbi da come scrive) In sostanza non discuterò se la Juve avesse tale forza e organizzazione da riuscire ad alterare i risultati. (Se non ha il coraggio di scriverlo può sempre appellarsi all’unica certezza che esiste in una società civile, se conosce la parola civiltà, ossia ricordare che su calciopoli c’è una sentenza definitiva che ne prova i fatti) Era certamente la società più forte e meglio organizzata. (dal punto di vista arbitrale, sicuramente) Qualunque cosa abbia commesso, è stata anche la società più punita nella storia del calcio. (si faccia una domanda e provi se ci riesce a darsi una risposta… anzi no lasci stare che tanto si direbbe una stronzata da solo anche chiuso a chiave in un magazzino insonorizzato)
Vorrei però tornare al fatto tecnico: (tecnico???) come nasce la grande rivalità?
L’epoca Giraudo-Moggi nasce con lo scudetto di Marcello Lippi nel 94-95 e si chiude all’alba degli scudetti di Capello che sono poi stati tolti. Diciamo per riassumere che siamo tra il 94-95 e il 2003-2004. La stranezza è che in questi dieci anni Juve e Inter raramente sono state davvero avversarie. Quasi non lo sono state affatto. (veramente a parte il milan, che per noi interisti, da quando è stato preso da berlusconi, è il male assoluto esattamente come la juventus e che con la juventus ha condiviso la cupola mafiosa su cui era centrata calciopoli, nessuno poteva considerarsi sportivamente avversario della juventus. Non c’era competizione in tal senso e quelli che per lei sembrano essere dati assoluti sulla forza della juve, per noi, inteso come non tifosi di juve e milan, quindi anche romanisti laziali fiorentini napoletani e via dicendo… sono invece dati assoluti, che certificano quello che il processo sportivo e presto vedrà anche quello penale, ha poi acclarato come un fatto. Ossia la juve rubava!) La Juve è sempre arrivata meglio alla fine. (strano vero?) Ha vinto 5 scudetti, tre volte è arrivata seconda, una volta terza e una settima. L’Inter è arrivata due volte seconda, due volte terza, due volte quarta, una volta quinta, sesta, settima e ottava. In quei dieci anni i punti di distacco tra Juve e Inter sono stati nel complesso 105, oltre dieci a stagione. Difficile parlare di vera rivalità. Molto più avversari della Juve sono stati il Milan, la Roma e la Lazio che in quegli anni hanno vinto. (la media del pollo sarebbe più convincente di queste stronzate…)
Accettiamo per un momento che la Juve cercasse davvero di alterare i campionati. (non gli entra proprio in quel cranio vuoto eh?) Non lo faceva però contro l’Inter. Solo due volte su dieci l’Inter è arrivata seconda in quei tempi, vincevano appunto molto di più altri avversari. I nemici della Juve erano sostanzialmente altri. (ah bene quindi il nostro odio lo dobbiamo mettere in secondo piano e condividerlo con gli altri a cui sono stati rubati i campionati! Come se un assassino uccide tua madre, però siccome ha ucciso pure le madri e i padri di altre persone noi non dobbiamo odiarlo perché fondamentalmente a noi ha ucciso solo la madre… Geniale!)
Non vorrei cascare dal pero, (con quella panza sarebbe miracoloso vederla salirci…) ma è difficile capire realmente quello che è accaduto, quello che sta ancora accadendo, senza ricorrere a una psicologia di gruppo. (In realtà non è difficile capirlo basterebbe essere onesti leali e sportivi, cosa che mi pone fortemente il quesito se lei comprende anche il significato delle sole parole. Ma più che una psicologa servirebbe uno scienziato, uno di quelli che sta studiano le teorie legate alle funzioni del cervello sull’operatività del corpo umano. Mi spiego c’è una scienza che studia alcuni effetti del cervello sul corpo umano, un esempio è quello di coloro che perdono traumaticamente tutta la mano, per anni il cervello continua ad operare come se la mano ci fosse ancora e rilascia input a fare cose non più possibili, convincendo chi purtroppo ha questa realtà che la mano esiste ancora. La stessa cosa avviene su fatti avvenuti alle persone, generalmente anche questi traumatici, il cervello convince l’essere umano che certi fatti sia di natura traumatica ma anche semplicemente che non piacciono a chi li vive, non sono mai avvenuti e li elimina dalla propria “memoria” e dalle proprie convinzioni, facendo vivere più serenamente chi li ha subiti. Con queste teorie si spiegherebbe molto bene, non perché gli interisti si sentono defraudati da anni di soprusi, ma il perché gli juventini non riescono a comprendere che rubare non vale, che le regole valgono per tutti e che se tutto il mondo li odia non è perché sono solo fisicamente brutti, ma perché esistono delle regole, certificate e approvate da tutti che loro non accettano e non rispettano.)
Essendo questo blog quasi esattamente questo, una introspezione generale e gratuita, non troppo forbita ma comunque esperta, vorrei chiederlo a voi che lo avete vissuto sulla pelle: cos’è successo davvero? (Niente Sconcè, nun è successo niente…)
P.S. E’ giusto confessare (se iniziavi e finivi questo articolo con questa frase eri perfetto…) che sto scrivendo un libro sull’argomento. E io sono un terzo, non ho la psicologia del rivale, non vedo dall’interno. (Se non riesci a vedere dall’esterno, come hanno fatto, fanno e, purtroppo faranno ancora, i tifosi e gli sportivi d’Italia, mi è molto difficile comprendere come potrai mai capirlo…) Mi è molto utile dunque il vostro aiuto. (quindi noi tifosi interisti dovremmo aiutarti a scrivere il tuo prossimo libro per chiarirti le idee su come potrai meglio continuare ad infangare la nostra storia e ad esempio quella di Facchetti che in maniera ignobile hai trattato? no grazie stai bene così)
Vedi sconcerti c’è poco da fare se non lo hai capito fino ad oggi, perchè la juve è odiata da tutti e non solo dagli interisti, non lo capirai mai ed è inutile perdere tempo con chi non vuole sentire
oggi il grande franco Causio, il barone, compie 65 anni. Auguri barone, da un altro barone tuo coetaneo per mese ed anno di nascita.
Il Barone
Per tutti gli sfortunati tifosi della prescrittese, copio ed incollo da giùlemanidallajuve, con preghiera di evitare risposte inconcludenti. Chiedo venia al padrone di casa che, benché non mi degni di una risposta, avrà sempre la mia gratitudine per la cortese ospitalità. fatevene una ragione, il palazzo vi ha prescritto ma meritereste la radiazione perpetua. Sappiate che oltre alla giustizia degli uomini renderete conto anche alla giustizia di un tizio al quale non potete raccontare le vostre invenzioni. Lui sa tutto e non si farà abbindolare come certi addetti asi lavori.
“Sul blog del Corriere della Sera sul quale è solito dire la sua, Mario Sconcerti chiama a raccolta i suoi lettori per tornare a discutere di calciopoli (Link). Lo spunto è fornito dall’attesa di quello che il giornalista ribattezza senza peli sulla lingua ex derby d’Italia.
Non si può più definire così la partitissima tra bianconeri e nerazzurri, perché non è più lo scontro diretto tra le due squadre più scudettate, avendo vinto Inter e Milan entrambe 18 titoli italiani.
Sconcerti sta scrivendo un libro su calciopoli e a tale scopo invita i suoi lettori ad aiutarlo in questo approfondimento basato su una sorta di introspezione generale alla quale ciascuno può portare il frutto delle sue esperienze.
Con la speranza che ad affiorare non siano le solite sensazioni, le voci di corridoio e le chiacchiere da bar.
Sconcerti ha messo il dito sulla piaga, anche se per certi versi ha scoperto l’acqua calda. E’ da un po’ di tempo infatti, da quando esattamente la Juventus ha ricominciato a vincere, che le sue disquisizioni girano intorno a un’esigenza di chiarezza su “quello che è accaduto, quello che sta ancora accadendo”, per dirla con le sue parole. Con il senno di poi si è reso conto che sebbene calciopoli, nonostante l’uscita di scena di Moggi, è bastato un giro di valzer per ritrovare le cose esattamente come stavano prima che lo tsunami del 2006 stravolgesse il corso della storia del calcio italiano.
I conti non tornano secondo il giornalista. Sapesse secondo noi.
I dubbi di Sconcerti derivano dalla constatazione espressa fin dal titolo, che Juventus e Inter siano state in tutti questi anni nemici inutili, dato il divario tra le vittorie conseguite dalle due squadre, fin troppo a favore della Juventus. Ne discende la scoperta dell’assenza del movente del reato del quale si è accusata la società bianconera e, come è stato ribadito fino allo sfinimento, dell’arma del delitto.
A rigore il post pubblicato è del tutto scorretto. Calciopoli è stato sottoposto a procedimenti della giustizia sportiva e ordinaria e ci hanno sempre intimato che le sentenze si rispettano. Persino Andrea Agnelli ci ha ammonito ad attendere, costi quel costi, anche la prescrizione, che i processi giungano al giudizio finale della Cassazione. Sconcerti no, vuol cominciare il revisionismo storico.
Basandosi sulle sentenze, tenendo conto dei processi complementari, ci corre l’obbligo di osservare anzitutto che il campionato 2004/2005 non è stato giudicato alterato né dalla giustizia sportiva né da quella ordinaria. Scrive il giornalista: “In sostanza non discuterò se la Juve avesse tale forza e organizzazione da riuscire ad alterare i risultati. Era certamente la società più forte e meglio organizzata. Qualunque cosa abbia commesso, è stata anche la società più punita nella storia del calcio”.
Bisogna discuterne invece, altrimenti si deve ammettere che la Juventus è stata punita sull’onda del sentimento popolare, come una donna la cui bellezza sarebbe non il pretesto, ma la prova del suo adulterio.
1) la Juventus non ha truccato i campionati; 2) designatori e arbitri non sono stati corrotti a mezzo denaro né miglioramenti in carriera; 3) il numero degli arbitri ancora sotto giudizio è troppo esiguo e addirittura in qualche caso basato su incongruenze che le motivazioni della sentenza di secondo grado di Napoli dovrà spiegare; 4) Luciano Moggi non si è servito nemmeno di un presunto potere mediatico, mentre altri lo hanno fatto.
Il processo GEA fin dal primo grado di giudizio ha scagionato Moggi dall’accusa di associazione a delinquere. I processi sui falsi in bilancio hanno assolto con formula piena la Triade e prescritto Inter e Milan tra le altre squadre. Vieri è riuscito a farsi risarcire per gli spionaggi illegali della Telecom, sollevando il sipario sul modello di organizzazione della società nerazzurra, mai smentito da Moratti, che sapeva che qualcuno si offriva di fare qualcosa di illecito e mi piace ribadire sempre che non si adoperava per impedire che lo facesse.
Anche Tronchetti Provera si è sempre chiamato fuori dalle responsabilità di aver spiato mezzo mondo politico, culturale e sportivo, tanto che a pagarne il fio è stato lo stato maggiore della sicurezza della Telecom. Almeno fino a quando una sentenza non ha stabilito che il presidente della Pirelli ha avuto responsabilità nella ricettazione di un cd in merito all’acquisizione di Brasil Telecom.
Ci si potrebbe spingere fino a chiedersi se movente e arma del delitto non fossero in mano non alla Juventus, bensì proprio alla rivale Inter. Che ha raggiunto alla fine l’obiettivo di ottenere per sé lo scudetto agognato, sebbene di cartone. Mai restituito nonostante la relazione di Palazzi.
Su calciopoli i giornalisti si dividono in 3 categorie: i Marco Travaglio, gli Oliviero Beha e gli Sconcerti. I primi hanno chiuso con calciopoli, non ne parlano più, se non quando, a corto di elezioni imminenti e impeachment vari e assortiti, tornano a vergognarsi di essere stati juventini. Per loro la fama di integerrimi e strapagati attori del web e delle platee televisive è stata conquistata calpestando le verità nascoste e adesso possono tornarsene tranquilli in tribuna vip allo JS a vedere giocare la squadra del cuore. I secondi hanno fatto outing e hanno ammesso che Luciano Moggi non era il male del calcio italiano, un calcio forse marcio, ma per responsabilità collettive che del resto l’eliminazione fisica del capro espiatorio predestinato non ha eliminato. I terzi aspirano all’aura di guru a suo tempo emanata dai Brera, i Tosatti e i Cannavò, con i dovuti distinguo. Nel tentativo di ergersi a venerandi manifestano dubbi, aprono dibattiti, raccolgono opinioni. Tenendosi rigorosamente lontani dai fatti. Cioè da quello che conta.
Sconcerti non dovrebbe interrogare i suoi forumisti, c’è troppa gente che lo fa e sta diventando un vizio. Quello di sondare e dare in pasto al pubblico quello che il pubblico vuole. Dovrebbe chiedere un appuntamento a Carraro e un altro a Palazzi. Chiedere al primo perché intimava ai designatori di ammonire gli arbitri a favorire l’Inter, che ha avuto a che fare anche con passaporti falsi, e non la Juventus negli scontri diretti. Domandare al secondo perché ha atteso 10 mesi dall’esposto di Andrea Agnelli per andare a interrogare Moratti. Alla risposta “prescrizione” non accontentarsi.
Qualora non avesse ancora un quadro ben chiaro della situazione rivolgersi a Guido Rossi, maestro di etica e a Francesco Saverio Borrelli, che lasciò l’incarico di superprocuratore sportivo ripetendo che bisognava ancora indagare, che mancavano troppi tasselli. Intanto che si era già condannato.
Ci sarebbero pure la signora Boccassini e l’ex capo della procura di Napoli Lepore, ma allora vorrebbe dire che ha deciso di fare sul serio.
Se Sconcerti nega all’Inter l’onore e l’onere di comprimaria della Juventus, giustamente sposta l’ago della bilancia in favore di Milan, Inter e Lazio. Vada a trovare anche quei signori del calcio che negli ultimi venti anni hanno posseduto e gestito quelle gloriose società.
Siccome però il revisionismo storico è una cosa seria, va fatta senza fare sconti a nessuno. Chieda anche a John Elkann di dire la sua. Anzi, lo preghi di intercedere per fissare un’intervista a quel presidente della Juventus succeduto a Chiusano, in carica dal 2 agosto 2003 allo scoppio dello scandalo nel 2006, oggi presidente onorario della società bianconera.
Allora sì che andrebbe vicino a capire calciopoli. E che renderebbe un servizio allo sport e al giornalismo italiani.”
può anche darsi che domenica vincete, ma non cambierà la vostra stagione che può essere definita solo con un aggettivo: FALLIMENTARE!!!
il Barone
Ti capisco. Ogni tanto un fernet, alla sera, non fa male….
Lions con la risposta che mi hai dato mi è venuto il mal di stomaco vado a prendermi un branca … fernet, mica lo scemo di appiano gentile.
x odio l’inter…non lo so neanche io cos’è il mazembe…ho cercato tra le figurine…non esiste!
x Il Martinello…..io con quello che ho scritto poco fa ho smesso di scrivere su marotta..se poi devo andare a scopare il mare, pettinare le bambole…o se mi merito branca ed ausilio…non lo so!!! Non so chi siano i due branca ed ausilio…perchè scrivo solamente dei miei panni……. .Leo
Lions, cos’è il mazembe? delucidami.
Scritto da 3 il 1 febbraio 2014 alle ore 16:04
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Potenza del sistema caro 3, mettiti il cuore in pace. Voi merdazzurri, ritornare a vincere il campionato dovrete inventarvi un’altra farsopoli, l’hai capito o no?
A leggere questa discussione che si sta facendo sui meriti e/o demeriti di Marotta non so se piangere o ridere. Qualcuno dei più accaniti dell’una e dellìaltra tesi si meriterebbe Audisio e Branca e la Juve lottare per il 6/7 posto. Sapete come dicono a Milano? Andate a scopare il mare.