Un film già visto a Firenze. Da un doppio 2-0 la prima della classe ha ricavato un punto. Nessuno è perfetto, d’accordo, ma non vorrei che cominciasse a diventare un alibi. L’imperfezione va gestita. Complimenti a Mandorlini per la mossa Gomez. Complimenti a Toni per il tipo di centravanti che, in barba all’età , continua a essere.
La diagnosi è facile, in questo caso. Non altrettanto la terapia. Primo tempo sequestrato dalla Juventus. Doppietta-lampo di Tevez, torelli panoramici, pisoli a ricami alterni (Vidal, Pogba, Pirlo). In campionato capita spesso che l’avversario si rannicchi. Conte non è riuscito a evitare che la squadra si mettesse a pettinar le bambole (da Enzino Iacchetti, «Striscia la notizia»). Per la cronaca, e non solo, la Juventus prende gol da cinque partite, sei se calcoliamo quella di coppa con la Roma. In tutto, sette reti (otto, con Gervinho). E quasi tutte, incornata di Toni inclusa, da calci d’angolo o di punizione.
Non si tratta di trascurare i meriti. Si tratta, semplicemente, di rammentare il gatto (e il sacco) del Trap. Nelle mischie, e sul gioco aereo, sono dolori. Se Osvaldo, al debutto, ha sfiorato il 3-1, Buffon ha ritardato il 2-2. Mancava Barzagli, e strada facendo è uscito Chiellini. La capolista aveva la partita in pugno, comunque. Il Verona, però, si era svegliato. Ho pensato a Gianni Brera e ai suoi «inglesi»: così stupidi di ribellarsi all’idea di aver perso la guerra che, alla fine, la vinsero.
Un grande Tevez e poco più. Vidal e Pogba di un lezioso imbarazzante: la fotografia del pomeriggio. Non ho capito il cambio Asamoah-Peluso. Il lettore che si firma «Barbabianconera» aveva paura del romano Doveri. Sinceramente: a me non è parso che si sia accanito contro la Juventus. A voi?
AXL: era per dire che anche se criticato ferocemente, Giovinco può sempre guardare con ottimismo il suo avvenire. So bene che ci sono cose molto più serie del cacio. Il quotidiano per esempio. Ma questo è un blog che tratta di calcio e quindi, credo che una battutina ci può anche stare. E non dimentichiamo che i vari Giovinco, Quagliarella, Peluso non hanno accettato trasferimenti al solo scopo di non perdere neppure un cent del loro ricchissimo ingaggio. Insomma non sarebbero andati a patire né a ritrovarsi con il cappello in mano davanti ad una chiesa. Buon pomeriggio,
Il Barone
Bit…Capello è stato poco rispettoso. Capirei se facesse l’opinionista, ma ora fa l’allenatore e quindi è quantomeno di cattivo gusto commentare i fatti di casa altrui senza conoscere i fatti. Poi dice parla anche di campionato mediocre alla base dell’eliminazione di Cl senza accennare alle figuracce da lui maturate con una corazzata come quella Juve li. Per non parlare di come lascio la squadra appena retrocessa perche si sentiva “in imbarazzo”…
ecco….adesso Giovinco è responsabile della piaga della fame nel mondo….
Se sta sparando ad alzo zero sul bastardo di Capello, sarò costretto a mettete una foto Tipo altarino in camera.
Bit, il mister si riferiva chiaramente a gazzettari vari che in settimana avevano indetto referendum e inchieste (giornalismo d’inchiesta eh… da crepare dal ridere) sulla sua reprimenda alla squadra nel lunedì post-Verona, che non è stato poi tale e neanche allenamento punitivo. E il coglione sardo di Porrà non ha capito e ha buttato l’esca. Conte non più di due mesi fa era seduto accanto a Capello a Dubai. Ma per favore. Le polemiche si cercano e basta. Stavolta il mister è stato pure troppo misurato.
Cosa ha detto in Rai Massimo? Scusate sono in giro.
grande anche in rai…
Questione Giovinco: a mio modo di vedere (e la stagione 2011/2012 con maglia del Parma lo dimostra – miglior marcatore con 15 reti e maggior numero di presenze 38 nella rosa) la Formica Atomica subisce le “ingiustizie” ed i soprusi del calcio dei “moderni”. Donadoni, allenatore vintage, lo faceva giocare su tutto il fronte d’attacco, libero di svariare, niente o pochi rientri, assistenza ad una prima punta forte fisicamente (tal Floccari, che gli deve qualcosa a livello di assist). Il buon vecchio cuntrupedu. Conte, il moderno, gli chiede dei movimenti che da uno come lui non si posso ottenere. Giovinco è bravo di piede, dribbling stretto (once, massimo twice), controllo palla ed assist; ma non ha la gamba per superare in velocità il marcatore. Per questo motivo non può essere impiegato esterno nel 4-3-3 né tantomento nel gioco di sponda o apertura spazi per centrocampisti. Allora qualcuno mi deve spiegare perché Conte e Marotta lo hanno rivoluto, spendendo – anzi meglio, bruciando – una cifra esorbitante. Il pubblico lo ha sempre fischiato, come conseguenza del fatto che lui vuole strafare per dimostrare. Domanda: bruciato per bruciato in attacco, non lo si potrebbe provare nel ruolo alla “Pirlo”? In fondo, anche Pirlo nel calcio dei “moderni” non avrebbe avuto un ruolo definito, se non ci fosse stato qualcuno a spostarlo e se lui avesse avuto la voglia e l’umiltà , oltre alla classe, di rimettersi in gioco…
Mi pare che stavolta non sia stato provocato. Evidentemente gli era rimasto qualche “sassolone” nella scarpa.
Ed ha perfettamente ragione. Bello inoltre il fatto che difenda a spada tratta i giocatori, Giovinco compreso.