Dalla giostra è sceso improvvisamente Gonzalo Rodriguez. Fallo su Llorente, secondo giallo. Non era una partita di campionato. Era il ritorno degli ottavi di Europa League. Non dirigeva un arbitrucolo qualsiasi. Officiava sua maestà Howard Webb, il cerimoniere dell’ultima finale del Mondiale, a Johannesburg, e della «bella» di Champions tra Inter e Bayern, al Bernabeu. Al di sopra di ogni sospetto. Molto al di sopra.
La prendo larga perché conosco i miei polli, e le galline degli altri. Come se un colpetto di bisturi, corretto, avesse aperto la pancia di una partita piatta, noiosa. La Juventus stava crescendo, costrettavi dalla contabilità , la Fiorentina stava rannicchiandosi attorno allo 0-0 liberatorio. Le grandi squadre sanno cogliere l’attimo. Conte aveva la fissa del terzo scudetto consecutivo, dei cento punti, di tutta quella roba lì. Per i miei gusti, ne aveva parlato sin troppo. Le scelte non si strillano.
Poi, è chiaro, la punizione di Andrea Pirlo, 35 anni a maggio. Dal Genoa alla Fiorentina. Senza bisogno, questa volta, dei riflessi di Buffon per proteggere il gruzzolo. Non proprio la stessa traiettoria: sempre, e comunque, la stessa malizia balistica. Chiedo anche a voi: cosa conta di più, il gioco o i giocatori? Credo di poter immaginare le risposte di Gasperini e Montella.
Juventus nei quarti, dunque, e Fiorentina fuori. Montella ha costruito una squadra d’attacco: Pepito Rossi non c’è, Gomez, il vero Gomez, non c’è ancora. Tirate pure le somme. Palle-gol concesse da Bonucci e c., due: a Gomez subito e poi a Ilicic. Sono altresì convinto che, a saper pesare i risultati, sarabande come quella di Marassi facciano più bene che male. La Juventus conosce i suoi limiti. E’ un pregio, come ha sottolineato Diego Simeone. Soprattutto a primavera, quando la spia del serbatoio comincia a inclinarsi, pericolosamente.
Grande handanovic.
Sempre per dire che Buffon é finito.
e, ovviamente, ANALA !
Inter-Atalanta, il calcio è anche questo. Ocio!.
grande jack , cuore bianconero, da prendere sin duda
La dea legittima una evidente superiorita tecnica, nonostante la volenterosa opposizione dei padroni di casa, nerazzurri pure loro.
l’idea che mi sono fatto è che pogba andrà via quest’estate. posto che sarà un gran dispiacere, la cosa più importante sarà spendere bene i soldi che ricaveremo dalla cessione. se li sapremo far fruttare, ci toglieremo qualche bella soddisfazione anche l’anno prossimo. la preoccupazione è che fino ad ora marotta si è dimostrato più bravo quando ha dovuto spendere poco o niente. comunque sarà doloroso come con zidane, perchè giocatori che ti fanno fare un “ohhhh” di meraviglia per qualche giocata non ne vedo tanti in circolazione. e pogba è uno di quelli. se cresce, come dovrebbe data l’età , in continuità e in personalità , non ce ne sarà per nessuno.
Ok fabrizio ci siamo.pero’la juve o rinnova e lo tiene almeno per un altro anno oppure lo cede questestate.nel 2015 lo perderebbe a zero o quasi.pero’la tua idea del rinnovo pre-mondiale ha senso.spero::)).
Comunque ho sppena letto le sue dichiarazioni.gatta ci cova.
No sono io che probabilmente non mi sono spiegato granché bene, intendevo dire che secondo me la “strategia comune” potrebbe essere un rinnovo proprio a ridosso del mondiale. Un rinnovo che non arriva mette l’acquolina in bocca ai potenziali acquirenti, poi il rinnovo arriva ma c’é subito la vetrina mondiale, che smorzerà l’effetto-rinnovo… ecco in che senso le due strategie potrebbero essere funzionali l’una all’altra.
Poi é chiaro che Raiola-Pogba potrebbero sempre puntare i piedi, ma a quel punto la Juve potrebbe decidere di tenere il ragazzo un altro anno e trattarne la cessione nel 2015. Secondo me a Pogba non conviene entrare in questo gioco: dopotutto lui perderebbe un anno di salario quintuplicato, chi glielo fa fare?
x
https://www.facebook.com/emanuele.crotti.7/posts/450104398469386?comment_id=2150925¬if_t=like
Francesco Calabrone Che Roberto Beccantini, spala fango sulla Juventus perche’ detesta Moggi, e una favola che va molto piu’ indietro del 2004, ed e’ stata messa su, quando qualcuno ha cominciato a scrivere lettere ai giornali: gazzetta dello sport prima, e’ La Stampa poi fino all’avvento di interNET, perche’ sentitosi scoperto. Ha cominciato a dire in giro (in primis ai soci di ju29ro) che lui era un tifoso juventino dai tempi di Sivori, ma giornalista super per partes. E’ quando qualcuno gli domandava perche’ calcava la mano contro la Juventus, rispondeva che, era suo dovere da giornalista, e’ perche’ detestava Moggi. Il problema, gli Juventini che gli hanno creduto. Alcuni di questi non vogliono ricredersi perche si vergognano di essere stati presi per il culo da un infame-manipolatore. Con Beccantini, ho cominciato a colloquiare, appena lui ha publicato il suo indirizzo di posta elettronica a La Stampa. Purtroppo, molta gente si fa ammaliare dalla sua gentilezza, e’ dalla fama di grande-giornalista… Fai/fate attenzione ai suoi articoli, infarciti da: “slogan, insinuazioni, allusioni, luoghi comuni Ripetitivi e contorti che il lettore pensa di avere a che fare con un genio…Eppure, lui non perde occasione di dire/scrivere, che non conta quello che dice/scrive ma quello che vuole dire… e’ spesso rimprovera i suoi lettori, di non essere capaci a leggere tra le righe…Beccantini e’ un figlio del diavolo, e’ per capirlo bisogna sapere chi e che fa, e’ analizzare quello che scrive e’ per che’ lo scrive. Beccantini, da ragazzo tifava Milan, poi giovanissimo e’ andato a Torino dove ha imparato ad odiare “gli Agnelli”, e a Tuttosport dove ha imparato ad odiare la Juventus. E’ cominciato’ ad avere simpatie per l’inter dopo aver conosciuto Giovanni Arpino, e ‘ diventandone un divensore e cantatore dopo aver conosciuto la ultra’ interista Liliana Garuti, poi sposata.
===
ECCO ALCUNI DEGLI ATTUALI GIORNALISTI “SCUOLA TUTTOSPORT”.
.
che cosa hanno in comune questi giornalisti?
La SCUOLA DI ANTIJUVENITA’: “tuttosport”!
.
Roberto Beccantini:
ha lavorato a Tuttosport nella sede di Torino.
Giulio Mola:
ha lavorato a Tuttosport nella sede di Torino.
Stefano Agresti
ha lavorato a Tuttosport nella sede di Torino.
Paolo De Paola
ha lavorato a Tuttosport nella sede di Torino.
Il grande professore dell’antijuvenita’
Gianpaolo Ormezzano
Una vita a Tuttosport, a professare l’odio contro la Juventus
.
IN QUESTA TANA (tuttosport) DI SERPENTI
UN SOLO GRANDE JUVENTINO-VLADIMIRO CAMINITI!
E’ QUEI SERPENTI LO HANNO FATTO MORIRE AVVELELENATO
x
Tanto per capirci se pogba vuole cambiare aria ha tutto l’interesse a non far alzare il prezzo del cartellino.