Era nell’aria, solo i feddayn del tifo non ne avevano colto gli indizi. Non starò qui a fare una tragedia per la seconda sconfitta della Juventus in campionato, e per la prima partita, dopo 43, senza almeno un gol all’attivo, ma è chiaro che il Napoli l’ha buttata giù dal letto. Cruciale il contributo di Callejon e Insigne: hanno costretto Asamoah e Lichtsteiner a fare i terzini.
Il ritmo dei rivali, gli infortuni, le squalifiche, il turnover ridotto al limite, il doppio obiettivo, l’assenza di Tevez: tutto quello che volete. Non si può giocare così, non si può perdere così. A meno che la squadra non sia cotta. Pallida, catenacciara, con Buffon migliore e Reina spettatore, senza attacco nonostante due attaccanti, Pogba e Vidal di basso profilo. Non so cosa potesse fare di più o di meglio, Conte, in questo stato. Sempre che non abbia sbagliato carichi e tabelle.
Dai centimetri di Llorente ai centimetri di Callejon: due gol in fuorigioco, equamente distribuiti, non spostano l’esattezza dei verdetti, 3-0 la Juventus a Torino, 2-0 il Napoli al San Paolo. L’Europa League non so, ma lo scudetto resta nelle mani di Conte, anche se mercoledì la Roma battesse il Parma nel recupero e si portasse a meno otto. Mancano sette partite, e, ripeto, non è un oltraggio perderne una dopo venti vittorie e due pareggi.
La Juventus ha confermato di soffrire gli avversari aggressivi. Anche il Genoa, a Marassi, l’aveva messa in difficoltà . Llorente non si regge in piedi, finora erano stati i singoli – nell’ordine: Tevez, Pirlo, Buffon – a nascondere i problemi e fare man bassa di risultati.
Sono contento per Benitez, un allenatore che i salotti e le cliniche disprezzano. Le rose hanno scolpito la differenza che emerge dalla classifica (17 punti); le squadre, in una notte, l’hanno confusa. La pensa come me.
Scritto da Roberto Beccantini il 2 aprile 2014 alle ore 15:39
notazione ineccepibile, gentile Primario; se Goicoetxea facesse oggi quella… operazione senza anestesia verrebbe probabilmente squalificato a vita.
Runner i primi due anni Maradona ha portato nulla se non i suoi gol..il Napoli vince lo scudetto quando assembla una signora squadra attorno al Pibe e quando.la Juve di Le Roi va in declino. La storia di Maradona che vince da solo è una leggenda metropolitana.
Alex, berlusconi in quel periodo poteva spendere quello che voleva. Ricordo che Mike Bongiorno raccontò che al momento di firmare il contratto per Fininvest vedendo che la cifra era enormemente superiore a quello che prendeva in RAI chiese per quanti anni fosse quel contratto. La risposta di Berlusconi fu: “Per un anno”.
Avrà avuto idee geniali, ci mancherebbe, ma con le tasche piene credo sia più facile. Se dovessi dire chi è stato il più grande presidente penserei a Pozzo che ha sempre tenuto l’ Udinese a ridosso delle grandi senza avere grossi capitali dietro
Gentile Runner68, “improponibile” è parola grossa, ma anch’io prendo Maradona. Meno cannoniere, più leader. E con un regolamento, quando giocava, che privilegiava i difensori. La caccia a Maradona ha favorito la caccia di Messi. Dagli anni Novanta in poi, il potere è passato agli attaccanti.
X de pasquale – L’importante è che altre 20.000.002 persone la pensino in modo diverso. Siamo o non siamo in democrazia?.
Un di calcio di troppo.chiedo venia
@ Il Martinello.
Assieme a feltri, sono le stesse persone che pensano che il porno-nano, evasore e condannato, sia anche un buon politico.
Dunque …
Runner
Sul campionato europeo e berlusconi non sono daccordo.proprio perche’ce lo strapotere degli sceicchi servono piu’soldi da tv e sponsor.a mio avviso berlusconi rimane il piu’grande presidente di calcio della storia del calcio italiano proprio perche’ha sempre ragionato in grande ed in anticipo.chiaramente ora per lui e’finita.
Vero Beck, Messi in nazionale solo a sprazzi lo abbiamo visto. In sudafrica lo ricordo molto deludente, in particolare nel tremendo massacro subito dalla Germania. A mio modo di vedere il paragone con Maradona al momento è improponibile, Messi vince in una squadra che vinceva senza di lui e vincerà senza di lui. Maradona ha portato 2 scudetti in un posto dove lo avevano visto col cannocchiale e dopo 20 anni nonostante una buona squadra e le milanesi a picco al massimo possono competere per il 2° posto.
Gentile Alex, buon pomeriggio. Messi sta al Barcellona come Maradona stava al Napoli. Naturalmente, questo Barcellona è più forte di quel Napoli. Fra qualsiasi allenatore al mondo, per grande che possa essere, e Messi prendo sempre Messi. Tutto ciò premesso, va anche ricordato che il Messi nell’Argentina non è (ancora?) il Messi del Barcellona.